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venerdì 10 luglio 2020

GELATO DI FRUTTA (SOLA FRUTTA)

Ciao a tutti,

Per me il gelato in estate deve esserci per forza.

Dopo che sono diventata vegan ho iniziato la ricerca delle gelaterie che facevano gusti sfiziosi (diversi dai soliti tre gusti tristi ghiacciati) senza l'ausilio di prodotti di derivazione animale e infilavo nel carrello della spesa vaschette, stecchi e coni di vari marchi senza pensarci troppo... Ma avete mai visto la lista ingredienti quanto è lunga e quante materie prime non si sà nemmeno cosa siano?
Qualche tempo dopo ho incontrato lei : princess yonanas*. Un magico strumento che mi permetteva tramite la frutta congelata di creare gustosissimi sorbetti.
In pochi secondi un ottimo gelato cremoso : cosa volere di più?!
In questi anni nei mesi caldi ho sperimentato la qualunque (anche se ogni tanto trovo ancora nuovi modi di stupirmi). Posso utilizzare tutta la frutta (anche se la banana rende meglio) e i liquidi congelati nei blocchetti del ghiaccio (quali ad esempio caffè, yogurt, latti vegetali), ma anche la zucca lessata e congelata fà una crema niente male!

Completo il dessert inserendo all'ultimo, mescolando o come topping, granola, frutta secca, biscotti sbriciolati, scaglie di cioccolato, ecc... Posso anche decidere di creare stecchi (con stampini riutilizzabili che si trovano molto comunemente), farcire una brioches, una torta o una crepes.
Gusti sempre nuovi a seconda di come mi gira a un costo ridicolo senza fastidiosi mal di stomaco o eccessi di grassi!

Tutto questo per dire che la soluzione per qualcosa di sano e sfizioso esiste sempre! Facendoci il gelato in casa possiamo: risparmiare economicamente, guadagnare in salute e non produrre rifiuti delle varie confezioni. L'autoproduzione è sempre, o quasi, la soluzione più valida e più semplice.




* Oggi il mercato propone tante macchinette simili, anche i discount le propongono di tanto in tanto. Se avete un frullatore potente... Fatevi il gelato con quello e non comprate altri aggeggi inutili!
Però che sia potente altrimenti lo fondete, la roba ghiacciata è troppo dura! (provato :( )

venerdì 8 maggio 2020

PESOFORMA, BILANCIA E ALTRE LEGGENDE METROPOLITANE

Bene. Post impegnativo, inizio a scrivere ... Vediamo cosa esce.

Premetto che non ho nessuna "qualifica" per parlare di alimentazione o psicologia in modo professionale, mi rifaccio solamente alla mia piccola esperienza.

Chi non odia la bilancia?

Penso sia una cosa diffusa, specialmente tra donne avere una guerra con i chili.
La mia bilancia stà in un angolo del bagno,guardandomi male. Devo ancora capire ogni quanto sia "giusto" pesarsi, prima lo facevo tutti i giorni, poi una volta a settimana, poi due volte a settimana ... Ora non lo faccio praticamente più. Non ho ancora capito cosa sia davvero "giusto".

E' difficile capire quale è realmente il peso "ideale" (se poi esiste davvero un peso ideale) per una persona; dipende da tanti fattori (età, ossatura, corporatura .... ).
Per cercare di capire qualcosa si può calcolare l' IMC che dà una fascia nel quale bisognerebbe collocarsi (è piuttosto ampia.. ballano circa una decina di kg... es io sono alta 1,58 dovrei pesare tra i 48 e i 61 kg... qui una tabella per calcolarla).

Molti siti più o meno seri, invece,indicano che il celeberrimo "peso ideale" è circa 10 kg in meno rispetto all'altezza (es io sono alta 1,58 dovrei pesare 48 kg, storicamente sono arrivata a 53 ma non mi vedevo così bene come credevo,col tempo ho capito che per me erano pochi).

E' ,quindi , difficile avere un dato oggettivo per valutare se il proprio peso è corretto.
Così si rischia di vedere il cibo come un nemico, tante patologie in ragazzi e non solo ne sono una prova.
Ma, in fondo, il cibo non è solo un ammasso di calorie. E' quello che ci dà la vita.

Cosa ci importa davvero di tutta la faccenda?
Ci importa essere in forma? Essere magri? Essere felici? Essere soddisfatti? Essere tonici come il tale? Quel numero ci descrive?
Capire a cosa siamo interessati sarebbe già qualcosa.

Forse è sbagliato dare un significato troppo importante a un singolo numero, rincorrerlo e starci da schifo se i risultati non arrivano. Forse bisognerebbe essere più elastici. Dirsi: "Io oggi mi vedo bene." senza bilance, nastri da sarta o altre unità di misura.
Posso parlare solo che per me, ho fatto un percorso importante che mi ha portato a perdere molto peso (i vegani non sono tutti magri o tutti in piena salute), e negli anni ho elaborato diverse teorie, metodi, piani alimentari, sbagli e scelte di vita  per arrivare a sentirmi più o meno bene.

Non saremmo mai perfetti come riviste patinate o influencer richiedono, ma questo non toglie che bisogna puntare in alto e cercare di migliorarsi, non essendo troppo severi quando si sbaglia
e volendosi davvero bene.


venerdì 3 aprile 2020

CONOSCI LA ZUCCA SPAGHETTI?


 Ciao a tutti,
oggi voglio parlarvi di questa zucca molto speciale.

Sicuramente ora non è un frutto di stagione, ma è certamente stagione di semina, quindi se avete un piccolo pezzo di terra.. Cominciate a sporcarvi le mani!
Amo il mio orto e il periodo della semina, trovo incredibile ogni volta come in un piccolo seme ci sia l'energia per una pianta intera.

Noi la coltiviamo da almeno tre anni e, come tutte le cucurbitacee, è molto produttiva e dà un sacco di soddisfazione.
La particolarità, da cui deriva il nome, è che all'interno è una sorta di matassa di sottili spaghettini. Dopo averla cotta al vapore o al forno (bucherellata o meglio tagliata a metà eliminando i semi) non farete altro che "grattare" la superficie con una forchetta in modo da srotolare i filini. 
La buccia è sottilissima e molto coriacea quindi non edibile.
Se vogliamo mangiare anche i semi sarà necessario, lavarli, tostarli e frullarli poichè sono davvero spessi da sgranocchiare così come sono.

Come coltivarla?

Semina:

Mettere i semini (meglio se tenuti dall'anno precedente, regalati da amici o conoscenti o acquistati in bustine non ibridi e non trattati) in piccoli recipienti forati con terriccio o compost tenendo la punta del seme verso l'alto e coperti con altra terra, un velo sottile. 
Tenere il terreno umido (non zuppo d'acqua) e al tiepido... In pochi giorni, goffi e spessi germogli usciranno in superficie. A questo punto occorre tenere i semi al tiepido ma alla luce (molta luce ma mai sole diretto).
Il periodo di riferimento dipende dalla vostra zona, indicativamente marzo- maggio.
Per velocizzare la germinazione si possono mettere in ammollo i semi una notte.

Messa a dimora (in terra):

Si procede a cambiare casa alla pianta quando la temperatura esterna è mite (no rischio gelo), quando si dimostra abbastanza robusta (almeno 3-4 foglie reali, ovvero foglie oltre le prime due).
Ama un terreno morbido (come tutte le piante praticamente), fertile e soleggiato.
Noi le coltiviamo circa a un metro l'una dall'altra, ma se avete lo spazio meglio arrivare a circa due metri. Con i ricciolini acchiappano tutto quello che arriva a tiro !
Tenere il terreno umido ma non troppo bagnato perchè tende a sviluppare malattie con i ristagni (come l'oidio). Non bagnare il fogliame ma la terra intorno alla pianta.

L'uso della pacciamatura diminuisce le erbe spontanee (dette erbacce), ci fà annaffiare meno spesso perchè il terreno rimane umido e con la deconposizione del pacciame dà nutrimento al suolo (ottimo lo sfalcio delle erbe prima che vadano a fiore, foglie o materiale legnoso fine).

Non sono una grande esperta di concimazione ma trovo sia molto efficace il macerato di ortica o meglio ancora di equiseto (che grazie alla quantità si silice contrasta malattie funginee e muffe). Per nutrire il nostro terreno possiamo utilizzare il compost (ricavato dagli scarti vegetali domestici) o lasciar lavorare la natura avendo sempre cura di coprire il terreno con materiale vegetale o legnoso, mai la terra nuda che secca in superficie e si inaridisce.

La zucca spaghetti produce frutti non troppo grandi (circa 1 kg) dapprima verdi, e pian piano ingrandendosi, prendono la tipica colorazione gialla. Solo a guardarli risaltare nell'orto è una gioia!

Se non utilizzate la pacciamatura, abbiate cura di poggiare le zucche man mano che crescono su qualcosa ... Un asse di legno o una cassetta andranno bene, altrimenti possono ammuffire dove toccano il suolo o ci sono vermetti che le assaggiano.
A noi le hanno sgranocchiate solo i topi o le nutrie .. Per loro non c'è ripiano che tenga, praticamente paghiamo il pizzo.

Raccolta:

Possiamo raccoglierli quando il picciolo (la nonna di Gian lo chiama "pipaio" e a noi fà un sacco ridere) è totalmente secco, come a dirci che mamma pianta ha finito di accudire il piccolo.

Conservazione:

Conservate in luogo fresco, buio e asciutto durano tantissimo, ottime le cassette o i bancali di legno per sollevarle da terra. 
Noi le abbiamo raccolte a settembre- ottobre e le stiamo finendo in questi giorni (marzo- aprile). 
Ci hanno fatto svernare meravigliosamente.

Possiamo anche raccogliere i fiori della zucca spaghetti (per farli ad esempio inpastella), tendo conto di alcune accortezze:
- Raccogliere solo i fiori maschi (quelli che esternamente alla base non hanno un ingrossamento che diventerà la futura zucca) e non tutti poichè deve avvenire l'impollinazione dei fiori femminili per avere un raccolto (no, non è la spiegazione di come nascono i bambini).
- Meglio raccoglierli la sera, per lasciare agli insetti impollinatori la possibilità di lavorare durante il giorno.



venerdì 28 febbraio 2020

FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE

Ciao a tutti,

ci siamo mai chiesti come mai è importante scegliere vegetali nella stagione in cui naturalmente crescono e maturano nella zona geografica il più possibile vicina a dove abitiamo?

- Ogni frutto o ortaggio cresce nella stagione "giusta".

Ad esempio in inverno la maggior parte delle verdure è amara poichè in questo periodo così "tosto" l'organismo ha bisogno di depurarsi. In estate, invece,  i vegetali sono prevalentemente super ricchi d'acqua poichè ne abbiamo bisogno per compensare la calura e la perdita di liquidi tramite la sudorazione.

- La verdura di stagione costa meno ed è più reperibile.

Coltivare o importare i frutti che la stagione del nostro paese non permette di avere è costoso. Servono viaggi (in camion, stive, container o aerei), serre, trattamenti extra che permettano di avere un raccolto che soddisfi la domanda, e un minimo di sapore (anche se non lo avrà mai tutto).

- I vegetali non hanno lo stesso carico di vitamine e sali minerali.

Il modo migliore per attingere a tutto quello che la verdura e la frutta ci offrono è consumarli freschi (e a crudo il più possibile). Spostamenti, celle frigo, maturanti, mancanza di sole o caldo, ecc .. alterano i prodotti che saranno per forza di cose meno "salutari".

- E' consigliabile variare sempre l'alimentazione.

Più tipi di vegetali consumiamo meno ci sarà il rischio di sviluppare carenze o intolleranze.
Il dottor Franco Berrino consiglia di consumare dei piatti colorati, non solo per la vista, ma perchè ogni "colore" apporta nutrienti diversi che svolgono azioni diverse, ma combinate per completarsi all'interno del nostro organismo.
Berrino fà notare spesso nelle conferenze come l'italiano medio consuma pochi vegetali (solitamente pomodori, patate e zucchine) e come il susseguirsi costante degli stessi alimenti spesso raffinati o non adatti (vedi il grano o il latte) crei intolleranze o allergie.

Se proprio non riusciamo a fare a meno del pomodoro a novembre o cose simili, cerchiamo di optare per un prodotto italiano o nelle vicinanze (sarà di serra ma almeno non avrà viaggiato per mezzo globo) e magari che sia una tantum o quando sono scontati poichè ammaccati (altrimenti andrebbero buttati).
Abbiamo una gamma infinita di vegetali in ogni stagione, usiamoli nel loro periodo di massimo splendore!

lunedì 9 settembre 2019

LIEVITO ISTANTANEO FATTO IN CASA


lievito fatto in casa con due ingredienti, aceto bicarbonatoCiao a tutti!

Questa polvere lievitante facilissima di realizzare ci libererà dall'acquisto di lieviti istantanei industriali. Lo possiamo utilizzare per tutte le preparazioni "veloci" come torte, biscotti, pancake, torte salate, ecc..E' facilissimo da realizzare.

Per 500 gr di farina servono:
- 4 gr di bicarbonato (cucchiaini)
- 1 cucchiaino di aceto

In un piccolo contenitore mettere il bicarbonato, aggiungere l'aceto, mescolare (godendoci l'effervescenza della reazione acido-basica), e unire per ultimo ingrediente all'impasto che dobbiamo preparare, lavorandolo come di consueto.

venerdì 7 giugno 2019

COME STARE IN SALUTE, DIGERIRE E DIMAGRIRE

Recensione del libro : LA DIETA COMICA di MIRNA VISENTINI

dieta comica metodo digestivo veloce


Ciao a tutti!
Ho letto il piccolo manuale "La dieta comica" ormai qualche anno fà; dopo averne sentito parecchio parlare da interessati dell'igenismo e alimentazione etica-naturale come Valdo Vaccaro e Marcello Pamio.
La scrittrice è Mirna Visentini, dietologa iscritta a SSNV (società scientifica nutrizione vegetariana) che ha ideato il " metodo digestivo veloce", compone questo manuale di circa 150 pagine in modo molto giocoso e scherzoso (come d'altronde è lei di sua natura) ma affondando colpi profondi sui problemi dell'alimentazione odierna e sulla sofferenza animale.
Mirna, fin da piccina è stata affetta da artrite reumatoide dovuta a un vaccino ed è riuscita a guarirne completamente in età adulta applicando un'alimentazione vegano-igenista (per lo più crudista) e avvalendosi di digiuni disintossicanti, dopo tanti anni di dolori e terapie inutili.

L'autrice dà innanzitutto un'importanza fondamentale alla masticazione. E' fondamentale masticare bene il cibo sino a renderlo liquido (la prima digestione inizia in bocca), per avviarlo nel corpo già scomposto; agevolando l'assorbimento dei nutrimenti e l'eliminazione delle scorie. Una buona digestione avviene in 3-5 ore mentre abbinando male i cibi e non masticandoli possono portarla sino a 20 ore.
La seconda regola è bere nei momenti opportuni. Ad esempio bere poco durante i pasti per non diluire troppo i succhi gastrici. Al massimo un bicchiere (ovviamente meglio d'acqua!).
Nessun problema a bere una mezz'oretta prima dei pasti e un'oretta dopo, consigliato anche un bel bicchiere d'acqua appena alzati al mattino, dopo una notte di parziale disidratazione.
La terza regola sono gli abbinamenti: un primo piatto di verdure crude che più ci piacciono, successivamente un piatto di cereali (pasta, riso, miglio, segale, orzo, farro... Quello che volete) abbinato a tante verdure crude o cotte (meglio preferire una cottura che le preservi come al vapore o una rapida scottata in padella) e legumi. L'importante è non abbinare prodotti di origine animale poichè vengono digeriti in maniera differente rallentando il processo e creando problemi come acidità o gonfiore. Gioco piuttosto semplice per una persona che segue un'alimentazione vegetale; ma un'alternativa di benessere molto interessante per chi soffre di diversi disturbi più o meno gravi.
Comunque sia, per chi vuole continuare un'alimentazione onnivora l'autrice consiglia (dopo il piatto di verdura cruda) di abbinare i prodotti animali a tante verdure (anche per compensare l'acidificazione che inevitabilmente danno) evitando l'abbinamento coi carboidrati.

La frutta è meglio evitarla a fine pasto (piuttosto meglio all'inizio) poichè ha una digestione molto veloce e finirebbe, consumata dopo altri alimenti, a iniziare a fermentare nel nostro corpo in attesa che gli altri cibi più complessi come cereali o legumi vengano digeriti. E' ottima come colazione e come merenda.. A pezzetti, frullati, estratti... come più preferite! A tal proposito è utile sapere che la frutta può essere distinta in tre categorie : acida (esempio agrumi, ananas, frutti di bosco), semi-acida (mele, pere, susine, albicocche, pesche,ecc..) e dolce (banane, datteri, cachi). Per un ottima digestione è meglio non abbinare i due estremi: frutta acida e frutta dolce, ma si può tranquillamente unire frutta acida con semi-acido o frutta dolce con semi-acida.
Tutto questo è atto a rendere il cibo energia e non qualcosa che ci facci sentire gonfi e sonnolenti, non ci avete mai fatto caso dopo un pasto ? Che senso ha mangiare per "ricaricarci"  per poi andare a sonnecchiare sul divano?.
Inutile dire che non siamo tutti uguali e bisogna, andando per gradi, capire cosa il nostro corpo gradisce e come lo gradisce. E' una ricerca personale.
dieta comica metodo digestivo veloceNel libro Mirna fornisce tanti esempi di combinazioni alimentari, nozioni utili sugli alimenti (anche quelli non molto conosciuti) e una visione più etica nel suo insieme.
Inoltre, dimenticavo, l'autrice da brava dietologa ricorda quanto è importante il controllo del peso forma e l'attività sportiva... Magari dolce ma continua come una bella passeggiata tutti i giorni.
Vorrei anche aggiungere che l'emotività ha un grande peso. Se siamo arrabbiati o tristi quello che mangiamo o più spesso ingurgitiamo non ci farà tanto bene. Allo stesso modo se il prodotto che andiamo a consumare è stato "cresciuto" in modo scorretto ne porterà le conseguenze.
Come può farci bene la carne di un animale che è stato cresciuto rinchiuso, alimentato in modo non naturale, torturato e ucciso nella paura sentendo l'odore del sangue e delle urla di chi c'è stato prima di lui ? Al di là dei discorsi nutrizionali.


Vi linko qui le sue conferenze che sono davvero un piacere da ascoltare:

venerdì 31 maggio 2019

SALVA GALLINA E PULCINO (MASCHIO O FEMMINA CHE SIA)

Ciao a tutti!
Oggi mi ributto nella mia personale lotta volta alla tutela del benessere animale (no, non si tratta di essere talebani si tratta di essere coerenti e il più possibile rispettosi).
Sfogliando una rivista leggo un titolo.. "Coop salva il pulcino maschio"
E da cosa lo salva mi sono chiesta? Ma facciamo un passo indietro.

vegan no uova motivi
Dobbiamo aprire una parentesi (spero breve ma ci sono tante cose da dire) sull'allevamento delle galline ovaiole. Ebbene si, ci sono razze di galline attentamente selezionate per essere in grado di produrre più uova (aiutate spesso da mangimi addizionati delle peggiori schifezze) e ci sono razze di polli (ma anche galline) allevate per diventare grosse e in poco tempo per l'utilizzo delle loro carni.
Ingenuamente non capiamo come il consumare uva (o anche latte) implichi l'uccisione di animali.
Ma vediamolo da più punti:

- una gallina in media vive circa otto anni (in alcuni casi scavalla i dieci), in allevamento difficilmente supera i due; in quanto da "anziana" diventa meno produttiva e quindi troppo costosa, meglio rimpiazzarla con una giovane. Quindi direttamente al mattatoio;

- una gallina in natura depone molte meno uova di quelle allevate.. un centinaio in un anno . Io ho fatto una media delle principali razze allevate intensivamente a questo scopo e sono circa 300 uova annue;

- Nei capannoni (allevamento a terra), per non parlare delle gabbie, le galline sono stipate (ogni animale ha a disposizione circa lo spazio di un foglio A4 ) e per evitare che il nervosismo le renda eccessivamente aggressive  viene loro tagliato parte del becco, ovviamente senza anestesia.
Questi ambienti con poca ventilazione, molti animali (spesso le carcasse di quelli morti non vengono tempestivamente rimossi quindi in parte decompongono e vengono mangiati dalle altre galline), poca igiene non sono certo salubri e malgrado l'uso più o meno massiccio di antibiotici e altri farmaci per evitare che gli animali si ammalino spesso ci troviamo di fronte a epidemie (aviaria per dirne una), dove l'intervento è uno soltanto.. Eliminarle tutte.

Ovviamente il cerchio della vita deve (in parte) continuare e un certo numero di uova vengono messe in incubatrici e fatte schiudere per assicurarci una produzione continuativa al "pensionamento" delle più anziane. Si esattamente come pezzi di ricambio guasti da sostituire per continuare a far funzionare gli ingranaggi per alimentare la nostra cultura malata sempre più avida. Avete visto quanto costano le uova?!

Per tornare al titolo del post quando un uovo deve schiudere ci sono metà delle possibilità che sia femmina e metà che sia maschio. I maschi non possono produrre uova, quindi sono inutili e come tali vengono tritati vivi poco dopo la nascita e andranno a costituire alimenti poco pregiati come i mangimi a uso animale.
L'articolo parla di "salvare" il pulcino nel senso che questo verrà allevato come fosse un pollo "da carne" e avranno il buon cuore di macellarlo solo in seguito anche se di razza ovaiola rimarrà più piccolo e si svilupperà in più tempo rispetto a suo cugino broiler. Che gentili eh?!

Non possiamo in alcun modo parlare di uovo cruelty free, poichè la crudeltà esiste per tutte le galline e i polli comunque. Nessun animale vuole stare imprigionato. Nessun animale vuole essere mutilato, nessun animale vuole morire.

Possiamo poi parlare delle diverse tipologie di allevamento: in gabbia, a terra (capannoni stipati) e all'aperto, bio. Possiamo parlare delle famose uova del contadino. Ma chi più o meno intensivamente vorrebbe perdere guadagno? Chi terrebbe una gallina che produce pochissime uova o non ne produce più affatto? Chi investirebbe sulla cura e il benessere di un animale quando non "produce" più?
Pensare a galline che razzolano nei prati con in contadino che le chiama per nome è pura utopia a meno che non siamo noi a gestire un numero limitato di nostre galline.. Pulendo il pollaio, curandole se hanno necessità, facendole razzolare tutto il giorno, nutrendole in modo sano ecc...
Solo così forse si potrebbe parlare di uova "felici". Dico forse perchè mi rimane ancora un interrogativo (in quanto io non ho ancora avuto la fortuna di offrire alloggio a qualche gallina): sarà giusto togliere le uova a una gallina che cerca di covarle pensando alla prole e a quell'istinto naturale che segue? Se qualcuno legge questo articolo e ha qualche risposta in merito apprezzerei molto la sua opinione, come apprezzerai uno scambio di opinioni in modo gentile anche con chi a tutt'altro pensiero.

Esistono molti metodi se vogliamo sbizzarrirci in cucina non utilizzando le uova. La farina di ceci, per esempio, è ottima per ricavare della frittate, l'acqua faba (acqua di governo dei ceci) per meringhe, mousse e molto altro, i semi di lino triturati aggiunti agli impasti delle torte...
 Esiste in commercio anche una bustina che si chiama "senz'uovo" in vendita nei negozi di alimentazione naturale nel reparto dolci/ pasticceria utilizzato con successo in molte ricette.
Le uova, in oltre ,non apportano nulla di fondamentale che non possiamo assumere in altri modi per avere un alimentazione sana ed equilibrata. Ormai sono sempre di più i nutrizionisti ed esperti in alimentazione che promuovono una dieta vegetale.

Insomma le alternative le abbiamo, perchè non proviamo a far capire all'industria che lucra sulla vita animale che questo non ci và più e attuiamo una grande forza : il boicottaggio.
Se non c'è domanda non c'è offerta.


Un pò di link per approfondire da dove ho attinto un pò di info:
https://www.essereanimali.org/2018/06/uova-la-sofferenza-di-galline-pulcini/
https://scienze.fanpage.it/allevamenti-lager-di-galline-ovaiole-in-italia-maltrattate-tra-escrementi-e-carcasse/
https://www.corriere.it/video-articoli/2018/01/29/pulcini-tritati-vivi-schiacciati-video-girato-dove-nascono-futuri-polli-carne/54199362-0521-11e8-8913-7ceabd19f7b3.shtml

giovedì 4 dicembre 2014

MARMELLATA GOLOSA PERE E CACAO

Buonasera a tutti.

Andiamo dritti al sodo. Lo ammetto adoro il cioccolato.

marmellata pere e cacao fatta in casa
Questa è una crema spalmabile (in realtà una semplicissima marmellata di pere con aggiunta di cacao) che ci permetterà di gustarci il sapore del cioccolato senza troppi sensi di colpa.

Questo è il metodo che utilizzo io:

Occorrente:
- vasi di vetro con capsula per il sottovuoto (quella che fà clik clak) di riciclo

- 1 kg di pere mature (perfette quelle tutte ammaccate che sia dal fruttivendolo che al super sono a meno di metà prezzo)
- 300 gr di zucchero di canna integrale
- Limone (succo)
- Cacao amaro

Sterilizzazione dei vasi
(cosa che ho iniziato a fare da qualche mese .. Prima facevo marmellate senza sterilizzare e non è mai successo nulla... Ma meglio essere un pò più precisi)

Metto in una grande pentola i barattoli ben lavati senza il tappo, pieni di acqua foderando la pentola e i vasi stessi tra loro con canovacci, riempo poi la pentola con acqua sommergendoli, aggiungo anche i coperchi.
Porto a bollore il pentolone, calo la fiamma e faccio sobbollire per 20- 30 minuti. Spengo il fuoco.

Ora appena possibile estraggo i vasi e i coperchi, li posiziono nel forno (ben sgocciolati) al minimo per altri 20- 30 minuti ... Sino a che saranno ben asciutti.
Di solito durante quest'ultima operazione preparo la marmellata che ci mette esattamente 20-30 mnuti a cuocersi, così le due fasi coincidono e posso imbararattolare la mia confettura.

Preparazione della marmellata
marmellata pere e cacao fatta in casa
Taglio a pezzetti le pere (tolgo la parte centrale ma non la buccia), aggiungo lo zucchero e mescolo. Metto tutto in una pentola e a fiamma vivace faccio sciogliere, dopo 5-10 minuti frullo con il frullatore a immersione frantumando i pezzi di pera in modo che il tempo di cottura si riduca.
Lascio cuocere un altro pò...
Prima della fine cottura (circa 5 minuti prima) aggiungo il succo di un limone.
Quando la marmellata sarà densa spengo il fornello e aggiungo il cacao. Per verificarla mettetene un cucchiaino su un piatto e fate raffreddare. Avrete idea della densità che raggiungerà una volta pronta.
Ora trasferisco la marmellata nei vasi, avendo cura di lasciare libero circa un centimetro o poco più dal bordo. Chiudo bene col tappo e metto sottosopra.

I vasi vanno girati quando sono freddi. Se qualche capsula non ha preso il vuoto riporla in frigo e consumare entro qualche giorno.

La marmellata ottenuta dura circa 6 mesi, in teoria se il rapporto di frutta zucchero viene portato 2:1 (500 gr di zucchero 1kg di frutta) il vostro preparato durerà 12 mesi.
Io personalmente non amo confetture troppo dolci e mi trovo bene così,

a volte calo anche leggermente lo zucchero.



domenica 6 luglio 2014

VEG CAPRESE

caprese vegana ricette



Ricetta veramente "basic" con cui partecipo alla raccolta di ricette ecozoiche di MAVI.

http://www.cucinaecozoica.com/cucina-ecozoica/per-tutte-le-pecore-nere-laboratorio-della-creativita-ecozoica-con-premi.php 
Ciao a tutti!
L'altra sera abbiamo (io e Gian) acceso il fuoco per fare una bella grigliata di verdure, intanto che si preparavano le braci siamo stati un pò a mettere a posto l'orticello di casa e sono saltati fuori i primi pomodorini.
Ho pensato alla bellezza di raccogliere le cose dalla pianta, dalla terra... Curarle ogni giorno per poi cogliere i risultati e mi sono detta che poteva essere giusta per questa occasione.
Bella, profumata, fresca, fà estate!

Io ho usato
- pomodorini dell'orto tagliati in quattro
- basilico coltivato da noi
- formaggelle autoprodotte (oppure un ottimo vegrino, oppure tofu a cubetti)
- olio extravergine, sale e pepe

Ottima subito oppure anche dopo un oretta in frigorifero.

Abbino al piatto questa canzone, ancora una volta non il mio genere. Ma la trovo deliziosa e fresca.
https://www.youtube.com/watch?v=YJy8UaHZE-s


martedì 17 giugno 2014

FRUTTA A COSTO ZERO

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 Con questo post partecipo a ..

http://www.cucinaecozoica.com/cucina-ecozoica/per-tutte-le-pecore-nere-laboratorio-della-creativita-ecozoica-con-premi.php


E abbino questa canzone che trovo davvero spontanea e fresca, anche se poco il mio genere.

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Ciao a tutti!

Non so voi, ma io ADORO la frutta, specialmente quando fà caldo, specialmente d'estate perchè c'è l'imbarazzo della scelta.

Sono partita con la mia biciclettina e ho raccolto queste cose meravigliose ...


Oltre ai soliti gelsi con cui farò la marmellata, ci sono questi fruttini rossi che sembrano ciliege ma sanno tipo di susina/prugna ... Non ho idea di cosa siano, ma sono davvero buoni!


Non capisco perchè dobbiamo lasciare che questi alimenti fantastici si sfracellino per terra, è così bello cogliere il frutto dall'albero invece di trovarlo invaschettato al super.
Lasciamone sempre una parte per insetti e uccellini, ma godiamoci anche noi i frutti della madre terra, che ci vuole così bene (nonostante noi la bombardiamo ogni giorno) da regalarci tutto quello che ci occorre e anche di più.




domenica 9 giugno 2013

RIFLESSIONI VEGAN E TORRETTE DI ZUCCHINE

Ciao a tutti
Eccomi qui,ultimamente mi è capitato di leggere diversi post sulla posizione più o meno integralista-talebana del mondo vegan verso il mondo onnivoro... E' brutto dire così perchè calpestiamo tutti la stessa terra.. Però davvero l'atteggiamento e il modo di vedere le cose sono davvero molto distanti.
Leggevo, in sostanza, che i vegetariani/vegan dovrebbero essere "più tolleranti" .. e che in fondo se per un occasione si mangiava qualche latticino o uovo non era poi la fine del mondo.
Non so voi.. Io chiaramente posso parlare solo e unicamente per me.
 Sono diventata vegan spinta dalla sola motivazione etica. Ho visto troppa sofferenza da come vengono ricavati latte e uova... Non potevo continuare a finanziarla. Non mi interessa niente se vengo giudicata "estremista", non mi interessa di essere "emarginata" da certi eventi a base di cadaveri... Anzi è pure meglio. Per me la via è una sola ... ed è coerente col mio stile di vita e il mio pensiero.
Alle volte mi sembra sia quasi un sacrificio per gli altri il veganesimo, pieno di rinunce... Io non la vedo così. Sono cose che mi piacevano a livello di papille gustative (sarei un ipocrita a dire il contrario) ma posso tranquillamente farne a meno.C'è un mondo di alimenti ugualmente gustosi che non recano la morte di nessuno.
Forse è anche una questione di carattere. Se io ho un obbiettivo in testa e lo reputo importante non faccio "scivoloni" lungo il percorso. Non mi piacciono molto le vie di mezzo. Penso uccidano le idee.
Se una cosa è sbagliata o cmq non "etica" lo è sempre, non solo qualche volta.

Torniamo alla ricettina... rapida e estiva!

zucchine ripiene tofu ricetta vegan- Zucchine (io ne ho usate 3)
- Circa 100 gr di tofu
- salvia o prezzemolo
- pangrattato o lievito alimentare
- olio, sale, pepe
- semi di sesamo bianchi e neri

Mettere per 5-10 minuti i tocchettoni di zucchina in acqua bollente leggermente salata in modo che si ammorbidissero ma non cuocessero completamente. Scavarli per ricavarne piccole ciotoline.
Intanto frullare insieme tofu, il ripieno delle zucchine, olio, sale, pepe e l'erba aromatica scelta. Assaggiare se giusto di sale/pepe e aggiungere un pò di pangrattato o lievito alimentare per avere una crema più densa.
Riempire le ciotoline e cospargere con i semi di sesamo (anche i semi di lino per me ci stanno benissimo).
Oggi il tempo non è molto estivo ma questa ricetta mi ispira tantissimo preparata in anticipo e tirata fuori dal frigorifero all'ultimo
per cena!

venerdì 19 agosto 2011

CARNE BIO = OMICIDIO BIO

Ciao a tutti
Troppo spesso sento persone che si lavano la coscienza dicendo che si limitano e mangiano poca carne, oppure mangiano carne bio, oppure a km 0, e così via.
Il vero problema è che alla fine dei giochi non cambia nulla. Magari quelle povere creature allevate dal contadino o in allevamenti bio mangeranno alimenti migliori (comunque non adatti alla loro natura), magari viaggeranno per meno km stipati nei camion verso il macello oppure magari vivranno in spazi meno angusti. Ma vengono uccisi barbaramente nello stesso identico modo. E allo stesso identico modo (rispetto gli allevamenti intensivi) si inquina la terra.
Bio se non erro significa vita... non è possibile etichettare con questa dicitura un cadavere, è un controsenso pazzesco.
Un animale per "produrre" un kg di carne deve mangiare in meda 15 kg di vegetali. Non c'è bisogno di fare tanti calcoli per capire lo spreco di risorse impiegate. Con quei 15 kg di vegetali quante persone potrebbero mangiare? E con un solo kg di carne?
Invece si continuano a sprecare cibo, acqua e terreni fertili. Gli animali muoiono, le persone dei paesi poveri muoiono, noi dei paesi "ricchi" ci ammaliamo per patologie in gran parte legate all'alimentazione ovo-latteo-carnea.
Certo negli allevamento bio alcune (non tutte) sostanze chimiche vengono eliminate... Ma questo non risolve il problema ne dal punto di vista ecologico ne tantomeno etico.
Poi sorgono altri problemi : l'enorme quantità di escrementi (biomassa), il disboscamento per alimentare sempre più animali, l'inquinamento dei trasporti....

                                         Questo è un illuminante studio foodwatch

Questo discorso è tranquillamente applicabile a pesce, latte, uova, lana e qualsiasi altro prodotto di origine animale.

Altre info su questo splendido volantino

Anche se all'inizio alcune scelte sembrano difficili da affrontare, dobbiamo avere il coraggio di cambiare le cose che non ci sembrano giuste. Una volta intrapresa la strada, tutto sarà così semplice, naturale e spontaneo che non sembrerà vero di averci perso anche solo un minuto a pensarci. Almeno questa è la mia esperienza.


domenica 17 luglio 2011

L'URLO MUTO DEL PESCE

Ciao a tutti
Mi inferocisco davvero quando leggo (per fortuna loro non ne ho ancora incontrate) che ci sono persone flexitariane ( vegetariane "flessibili" a pesce e carne) o pescetariane (che escludono solo la carne... spesso non proprio per motivi etici). Non ha un minimo di senso... a me le mezze vie non sono mai piaciute. Scegli una cosa e la segui... Non quello che ti piace di una e quello che ti piace dell'altra ... Non puoi metter un piede in due scarpe.
Tornando al titolo del post vorrei oggi parlare dei pesciolini ... Non sò perchè ma tendono a fare meno "pena" degli animali terrestri... Forse perchè non gridano, forse perchè sono molto differenti da noi o forse perchè ci è stato propinato da una vita che il pesce fà "bene".
Il pesci provano dolore anche se non gridano ... avete mai visto come si dimenano per sfuggire??? Hanno un linguaggio corporeo molto complesso, usano la bocca come noi usiamo le mani, hanno una lunga memoria ed emettono suoni che noi non siamo nemmeno in grado di udire.
I pesci che arrivano sulle tavole o vengono pescati in natura o allevati in ridicole buche d'acqua.
Si stima che continuando a pescare come si fà oggi, entro 50 anni non esisterà praticamente più alcun pesce. Nei pescherecci vengono utilizzate reti che spazzano tutto il fondo marino intrappolando anche pesci non adatti al consumo umano, uccelli marini, tartarughe, alghe.... insomma tutto un ecosistema. Successivamente i pesci piccoli vengono buttati direttamente nel ghiaccio i grandi messi sul ponte e presi a bastonate.
Quasi dimenticavo, i pesci quando vengono pescati risalendo velocemente verso la terra subiscono una dolorosa decompressione. Spesso l'elevata pressione interna rompe la vescica natatoria, causa la fuoriuscita dei bulbi oculari e spinge l'esofago e lo stomaco fuori dalla bocca. Non è forse abbastanza doloroso?
I pesci allevati non sono certamente più fortunati, vivono in vere e proprie pozzanghere alimentati a cibi innaturali (a volte anche pesce pescato di scarso valore commerciale o in putrefazione), bombardati di antibiotici, farmaci e sostanze chimiche.
I pesci "in natura" possono accumulare sostanze come metil-mercurio, i pesci d'allevamento registrano forti tassi di PCB e diossina. I famosi grassi OMEGA 3 e OMEGA6 sono molto più presenti in semi e frutta secca che in qualsiasi tipo di prodotto ittico (controllare una qualsiasi tabella nutrizionale per credere)... Oltre al fatto che quelli che si trovano nei vegetali sono di gran lunga migliori (sia come assimilazione sia come tipologia). Altra chiacchiera da smentire ..." il pesce non ingrassa"  il grasso del pesce fà metter sù chili esattamente come il grasso del pollo, del maiale, ecc..
La pesca uno sport/passatempo rilassante? Uccidere per divertimento? Direi che ci sono altri milioni di modi per rilassarsi senza far male a nessuno.


Io ho preso alcune nozioni da questo splendido volantino
Per altre info:
http://www.saicosamangi.info/animali/pesci-pesca.html

venerdì 25 febbraio 2011

LATTE? NO GRAZIE!

Ciao a tutti!
Nell'immaginario di molte persone le mucche vivono felici in pascoli verdi e donano volentieri il loro latte agli umani. Non è così! Nessun allevatore potrebbe permettersi una situazione del genere (nemmeno quello bio).
Le mucche da latte sono legate con catene in capannoni e dopo 4-5 anni di sfruttamento sono destinate al macello. Pensiamo che una mucca in natura potrebbe vivere fino a quarant'anni!
Per gli allevatori quando comincia a essere meno "produttiva" conviene mandarla al macello e sostituirla con una più giovane.
 La mucca (come ogni mammifero) produce latte alla fine di una gravidanza, e ovviamente questa secrezione è l'alimento completo per il suo pargolo. Nelle stalle appena la mucca partorisce il piccolo viene allontanato ( lei continuerà invana a cercarlo per giorni) e nutrito con latte artificiale, mentre a lei viene spremuta fino all'ultima goccia di latte per noi umani (conducendola anche a gravi malattie quali la mastite cronica).
La mucca produce latte per circa 10 mesi dopo il parto ( in natura svezzerebbe completamente il piccolo), ancor prima che finisca il tempo di mungitura viene rifecondata (sempre artificialmente) perchè l'allevatore non abbia troppi mesi di "perdita".
Il vitello? Se maschio viene macellato dopo qualche mese per far sì alle macellerie di avere "la vitella da latte", se femmina farà la stessa fine della mamma.
Comprando il latte noi finanziamo tutto questo.
Da piccola i miei prozii gestivano una piccola stalla e più volte hanno provato a farmi bere il latte appena munto, ma non c'è stato verso. Era così denso e grasso ... imbevibile ... e pensandoci ora capisco perchè era così corposo ... era il sostentamento del vitellino. Quello che si compra a confronto di quello (anche l'intero) sembra acqua sporca .... chissà quali lavorazioni ci stanno dentro.
L'uomo è l'unica specie che continua a bere il latte dopo lo svezzamento ... e per lo più beve il latte di un'altra specie. Non stupiscono poi tutte le intolleranze.
Se una persona è davvero amante di latte, panne e formaggi può acquistare quelli vegetali. Una dieta vegetale varia ed equilibrata ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno.
L'unica vitamina che necessita di essere presa con un integratore è la vitamina B12. Che non viene prodotta dagli animali , ma è un batterio che stà sul suolo... se non ci fosse tutto questo inquinamento noi potremmo mangiare i frutti raccolti dalla terra senza lavarli e avremmo già a nostra quota di B12. Chi mangia carne e derivati animali la assume ( non si sà però se in dosi appropriate) perchè è sato aggiunto un integratore all'alimentazione degli animali (insieme a tante altre schifezze).

per saperne di più:
http://www.infolatte.it/

giovedì 30 dicembre 2010

CROCCHETTE VECAN

cibo per cani vegano crocchette vecan

Ciao a tutti!


"Mangime completo ad altissima digeribilità realizzato con ingredienti naturali accuratamente selezionati. Soddisfa pienamente le esigenze nutritive e contribuisce al benessere della cute e del pelo. In più, protegge da pulci, zecche e zanzare grazie all'integratore naturale SCUDO salus pet".
Queste sono delle crocchette totalmente vegetali (vegan ok) che l'associazione "Vita da cani " distribuisce . Acquistandole non solo non si uccidono animali, ma si finanziano i progetti dell'associazioni volti al recupero di animali da laboratorio, da "carne", cani "pericolosi" o ex combattenti e disabili.
Io le utilizzo da più di un anno e la mia cagnotta stà benone. Bisogna miscelarle alle crocchette abituali (in dose pian piano maggiore), io al momento dò 2/3 di crocchette vacan e 1/3 di crocchette "classiche". Anche se non sò se riuscirò mai a darle interamente crocchette vegetali, così almeno riduco drasticamente il numero di vittime innocenti che si mangiava il mio cane.
 Pensiamo a cosa diamo ai nostri cagnetti, la loro vita vale forse di più di quella di un altro essere vivente ? E poi, nelle crocchette (o nelle scatolette) c'è praticamente tutto lo scarto dell'industria della carne e del pesce. Ricordiamo inoltre di scegliere alimenti che non siano stati testati su animali.


Un pò di info ...
Ingredienti: soia*, mais*, orzo*, piselli*, olio vegetale, olio di semi di lino, polpa di barbabietola, sostanze minerali e vitamine naturali. Antiossidanti ammessi CEE, estratto di rosmarino. Con acidi grassi essenziali Omega 6 ed Omega 3 (vegan), nel rapporto ottimale.                 * da agricoltura bio

Energia metabolizzabile 390 Kcal/100gr
Proteine 25%
Grassi 12%
Fibre 2,8%
Umidità 9%
Ceneri 8%

Prodotte in Italia con AUT. MIN.IT000294BO
Per PETFOOD ITALIA
Distribuitore esclusivo Vitadacani Onlus

Per saperne di più:
www.vitadacani.org
kontropelo@vitadacani.org
349 0581076   -    02.93871132