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venerdì 3 luglio 2020

SOFFRITTO PRONTO ALL'USO

Ciao a tutti,
ecco un 'idea per avere il soffritto porzionato e pronto all'uso.
Invece di tagliuzzare finemente ogni volta le verdure o peggio comprare preparati al supermercato, possiamo considerare l'idea di tagliare in una volta sola molta verdura (ottimo se la troviamo in offerta dal fruttivendolo) e congelarla in comodi cubetti.

E' tutto molto semplice e non ci porterà via molto tempo:

Tagliare le verdure (anche con l'aiuto del frullatore).

Mescolarle insieme in uan terrina in modo da creare un composto omogeneo.

Disporre il soffritto nei cubetti per congelare l'acqua o altri piccoli recipiendi, pressando bene.

Dopo qualche ora sformare i cubetti e riporli in un sacchetto ( o contenitore) chiuso ermeticamente.
A questo punto sono pronti ad essere utilizzati quando più ci pare.

Il mio personale soffritto è fatto da due parti di cipolla, una di carota, una di sedano e mezza di aglio.

Ah dimenticavo! Un consiglio spassionato : o lavate molto bene i recipienti che utilizzate per congelare il soffritto , o li adoperate solo per questa pratica (utilizzandoli magari anche per pesti, sughi... tutte le preparazioni salate liquide che ci è comodo avere in singole porzioni) ... 
Non è bello avere i ghiaccioli d'acqua che sanno di cipolla ^-^ ! La plastica è un materiale carogna che assorbe gli odori (e le sostanze).

venerdì 19 giugno 2020

DISPENSA ECO PER L'AUTOPRODUZIONE



Ciao a tutti,

Si parla spesso di scegliere prodotti più sostenibili : impatto ambientale ridotto, utilizzo di energie rinnovabili, flaconi con una percentuale inferiore di plastica o con materiali riciclati, prodotti sfusi, merci a km 0, materie prime biologiche o da situazioni eque e solidali...
Ci si perde tra certificazioni, etichette e pubblicità più o meno d'assalto.

Sono dell'idea che tutto questo sia semplicemente un meno peggio.
Non c'è una netta differenza tra un prodotto "classico" e uno "verde". Sono sfumature. Qui un post dove parlo di ingredienti cosmetici.
La vera differenza la fà l'autoproduzione e il boicottaggio. Non si può fare tutto da sè è ovvio e non si può improvvisare in materie in cui non si conosce, quindi ampio spazio alle ricerche...
Nulla è innocuo, nemmeno quello che è naturale. Quindi massima attenzione e seguire meticolosamente indicazioni e raccomandazioni.

Oltre a un vantaggio ecologico si ha anche un vantaggio economico.
Qui è utile fare qualche esempio : 1 litro di ammorbidente (10 lavaggi circa) mi costa circa 40 centesimi, 1 litro di detergente per bagno e cucina meno ancora, due tubetti di dentifricio poco più di 2 euro, Più di un kg di sapone solido delicatissimo oll'olio di oliva poco più di 5 euro ... Devo continuare?
Bisogna pure considerare che essendo produzioni senza materie prime dannose o inquinanti non sarebbe giusto equipararli al prezzo dei prodotti commerciali comuni, ma almeno a quelli biologici (veri).

I materiali necessari possono sembrare tanti, ma una volta creato il kit di base dovrete solo prendere di tanto in tanto quello che si esaurisce. Io consiglio di focalizzarsi su due o tre prodotti, prendere il necessario per farseli e poi pian piano allargare il giro.

Attrezzi per autoprodurre (da non utilizzare successivamente per scopi alimentari) :

- mixer a immersione
- caraffa graduala in pirex (resistente al calore)
- contenitori, pentole, cucchiai, utensili di cui tutti disponiamo
- contenitori di vecchi detergenti e cosmetici puliti per bene o vasetti generici.

Ingredienti necessari per produrre detergenti per la pulizia della casa:

- Acido citrico o aceto (meglio preferire il citrico, qui un link per saperne di più)
Reperibile in ferramenta fornite, negozi alimentazione naturale e online

- Bicarbonato
Reperibile al supermercato o nei negozi di detergenti

- Alcol Rosa
Reperibile al supermercato

- Soda solvay (carbonato di sodio) o percarbonato
Reperibile nei supermercati forniti, nei negozi di detergenti o online

- Detergente concentrato per i piatti ecologico
Reperibile al supermercato, negozi di detergenti

- Acqua demineralizzata
Si può recuperare gratis o comprare al supermercato

- Acqua ossigenata a 130 volumi (perossido di idrogeno)
Reperibile nelle ferramenta, nei colorifici, nei negozi di bricolage


Ingredienti per cosmesi e detergenza della persona:

- Olii vegetali
Reperibili al supermercato, dai produttori e nelle erboristerie/ bioprofumerie

- Glicerina vegetale e vitamina e
Reperibili su internet, bioprofumerie ed erboristerie fornite

- Burri e cere vegetali
Reperibili online e delle erboristerie/ bioprofumerie più fornite

- Cere emulsionanti, lecitina di soia, ecc
Reperibili su internet o per la lecitina al supermercato

- Argille e amidi
Reperibili al supermercato, in bioprofumeria /erboristea  o negozi alimentazione naturale

- olii essenziali (non oli profumati)
Reperibili in erboristeria/ bioprofumeria o online

- Soda Caustica
Reperibile al supermercato, negozi di detergenti, negozi di bricolage o ferramente

- Allume di rocca o potassio
Reperibile in negozi di detersivi, bioprofumeria e online

- Gomme vegetali
Reperibili nei negozi di alimentazione naturale, in bioprofumeria e online

- Miche, ossidi e polveri per il make up
Reperibili in bioprofumeria o online

- Erbe, fiori, spezie essiccate o fresche
Reperibili in campagna gratuitamente o in erboristeria

- Cacao, farine, zucchero e sale
Reperibili dallo scaffale della cucina!


Qualche esempio di autoproduzione che continuo a fare e rifare :

detergente lavatrice, detergente vetri e superfici lisce, ammorbidente, sapone per viso e corpofondotinta minerale, burro corpo al cioccolatogel di semi di lino per capelli, deodorante scrub monodose idratante... Il resto è sparso sul blog ^-^


Ecco qualche link di siti che reputo affidabili per fare da sè detergenti per la casa e cosmesi per la persona:

Mammachimica
Saicosatispalmi
Ilcalderonealchemico

Siti dove acquisto materie prime
(nessuno sponsor nessuna fidelizzazione... Non ci ricavo un soldo bucato da questi link... Io ci acquisto e mi sembrano validi. tutto qui!)

- aroma zone
- green sistem
- la saponaria

venerdì 22 maggio 2020

CUSCINI TERMICI CON NOCCIOLI DI CILIEGIA


Ciao a tutti,

questo post ha una storia lunga, lo avevo preparato l'anno scorso... Ma poi tra una cosa e l'altra non lo avevo pubblicato nel periodo utile affinchè chi legge potesse usufruirne, ovvero il periodo delle ciliegie. Quindi eccoci qui, quest'anno sono sul pezzo .

Oggi prepariamo (finalmente!) dei piccoli cuscini di stoffa pieni di noccioli di ciliegia (li ho visti spesso e volentieri in vendita ...Ma perchè non farli praticamente a costo zero?!), che se fatti scaldare in forno (10/15 minuti a 100°C) o sul calorifero, possono essere posti dove si hanno dolori che richiedono una terapia calda (per me la cervicale!). Vi dirò di più, possono anche essere messi in congelatore per una mezz'ora ed essere impiegati dove occorre il classico ghiaccio (di solito botte o traumi). In questo caso, però,  meglio porre il cuscino in una busta di plastica ermetica in modo non prenda umidità.
Essendo piccoli pezzetti legnosi, riescono ad accumulare freddo/caldo e rilasciarlo gradualmente sul punto critico dove poniamo in cuscino. Incredibile no?

L'unica cosa impegnativa è tenere da parte i noccioli delle ciliegie, ma d'altronde, è una giusta motivazione per farne delle belle scorpacciate!

Bisogna lavare ben bene i noccioli, sfregandoli uno contro l'altro in una bacinella d'acqua, in modo che si stacchino i residui di polpa, farli asciugare bene al sole, poi (per essere sicuri siano usciutti e non formino muffe) passarli al forno per a 100°C per 20- 30 minuti.
Un trucchetto potrebbe essere accumularli di volta in volta ponendoli in un sacchetto in congelatore e quando si arriva a un certo quantitativo procedere con la pulizia descritta sopra, così faremo una volta sola in lavoraccio.

Ora formiamo il cuscino. Io trovo ideale la misura 20*30 cm, ma nulla toglie di farlo come vogliamo.
Cucire due rettangoli di cotone ( non tessuto sintetico) della misura desiderata a rovescio, lasciando un lato aperto. Su questo io pongo due strisce di velcro ( per poter svuotare comodamente il cuscino quando andrà lavato), cucio anche queste e rigiro la stoffa. Si possono anche mettere dei bottoni o una zip.
Inserire all'interno i noccioli in modo che custodia rimanga bella piena. Si, tanti noccioli.

Se siete molto (molto) bravi potete creare due fodere : una totalmente chiusa dove inserirete i noccioli (di qualche centimetro più piccola), l'altra con un lato aperto (come quella descritta sopra). In modo da poter inserire una nell'altra e non dover travasare i noccioli sfusi al momento del lavaggio.

venerdì 15 maggio 2020

FERTILIZZANTE ALLA BUCCIA DI BANANA

Ciao a tutti,
un "concime" da realizzare in casa a costo zero? eccolo qui!
Servono solo le bucce delle banane (meglio se bio) e acqua.

Sono dell'idea che un suolo ben tenuto (senza lavorazioni eccessive e trattamenti chimici dannosi) non abbia bisogno di alcun fertilizzante.
Foglie, erbe e materiali vari si decompongono sulla superficie  nutrendolo e riparandolo; mentre microbi e insettini se in un giusto equilibrio completano il quadro.
Il terreno è ricco di vita. Sopra e sotto.

Utilizzo spesso macerati e decotti per favorire le mie piante contro le varie avversità (ricordiamo che i nostri ortaggi da soli non crescerebbero quindi sono una "forzatura" della flora autoctona), trovo utile dare una marcia in più alle piante in momenti ben precisi del loro ciclo vitale.
Ogni azione che facciamo ha conseguenze, quindi và bene analizzata prima di attuarla, anche quella più "naturale".
Il decotto di banana, per esempio, è ricco di minerali (come il potassio), utilissimo nei periodi di fioritura e fruttificazione.

Ma ora prepariamo il "fertilizzante":

Mettere 5 bucce di banana tagliuzzate in un pentolino con un litro d'acqua, portare a bollore e far sobbollire per almeno 15 minuti.
Una volta raffreddato filtrare e utilizzare per le irrigazioni diluito insieme a due litri d'acqua (due parti di acqua e una di decotto). Somministrare idealmente ogni 15/20 giorni. Ma è difficile mangiare così tante banane ! Anche perchè non è un frutto che cresce vicino a noi e questo comporta parecchi problemi.

Ci sono altri metodi per sfruttare le potenzialità della banana nel terreno:

- Fare a piccoli pezzi le bucce e disporle direttamente in campo ai piedi delle piante, magari leggermente interrate;
- Essiccare le bucce (al sole,in essiccatore o al forno), ridurle in polvere con un mixer e spolverare sul terreno;
- Far macerare in acqua fredda le bucce per circa 48 ore, per poi filtrare e utilizzare come il decotto.

venerdì 20 marzo 2020

COVID 19 : OLTRE AI DISAGI UN MOMENTO DI RIFLESSIONE

Ciao a tutti,

Oggi vorrei fare due parole sulla mia personalissima e opinabilissima visione di tutto il manicomio che si è creato riguardo alla questione COVID 19 (CORONA VIRUS).

Bypassando molto rapidamente alcune faccende : che sia giusto o no la pseudo-quarantena, le scene apocalittiche che dipingono i giornali, la psicosi che attanaglia molti concittadini, chi galoppa l'onda per vendere, la veridicità e completezza dei dati forniti dai mass-media, ecc ...

Io vorrei mettere il focus su qualcosa d'altro.
Ho imparato che, anche davanti ai fatti più tragici, c'è sempre (anche se davvero piccolo) un lato positivo, una piccola lezione da portare a casa.

In questi giorni siamo costretti a fermarci o comunque rallentare. A farci delle domande, tante.
Cosa davvero è essenziale e cosa no? Con chi vogliamo davvero stare? E (ultimo ma non per importanza) che cosa vogliamo davvero fare che ci rende sereni o felici?

Il tempo è prezioso, non si ferma e non si conserva.
Occupiamolo sempre al meglio, con i mezzi e le possibilità che abbiamo, possiamo fare tantissime cose. Cose a cui magari, nel tran tran quotidiano, nemmeno si pensa, o forse si rimanda "perchè non ho tempo".

In questa situazione nello specifico forse basterebbe usare il cervello e pensare (oltre che a noi stessi) alla collettività. Non dobbiamo per forza fare la muffa in casa con le persiane chiuse.
E' davvero necessario che le istituzioni facciano un elenco dettagliato delle attività che si possono o non si possono fare? Non credo, cerchiamo di aver buon senso...

Le disposizioni sono essenzialmente:

- Non recarsi in luoghi affollati o comunque non creare aggregamenti (e nel caso mantenere un minimo di distanza);
- Evitare spostamenti non indispensabili ;
- Non mettere in atto manovre "pericolose" che possano portarci ad avere bisogno di cure mediche extra, perchè il servizio sanitario è già abbastanza saturo;
- Cercare di non toccare ovunque e non mettersi le mani sul viso

Possiamo anche arrivarci dai che portare fuori il cane è concesso, senza bisogno di chiedere o sentirci dei trasgressori.

Non voglio in alcun modo sminuire il disagio di chi ha bisogno tutti i giorni di lavorare altrimenti non paga le bollette o dei piccoli imprenditori che non hanno così tanta disponibilità finanziaria per destreggiarsi.. Come non voglio in alcun modo non essere vicina a chi per questo virus (ma anche per una qualsiasi altra causa) stà soffrendo per un caro che non stà bene o non c'è più... O ancora, non voglio nemmeno deridere l'ansia eccessiva di chi è insicuro e ascolta le info dalla tv e le voci di corridoio, pensando seriamente, che probabilmente moriremo tutti.

Ma la situazione è questa. Che lo vogliamo o no.
Il mio messaggio vuole essere uno soltanto : cercare sempre l'altra faccia delle brutte situazioni, reagire in maniera attiva, senza dimenticare per che cosa vale davvero la pena vivere e conquistarlo per poi difenderlo.
Cerchiamo di tenere la mente aperta, di crearci il nostro sapere e la nostra cultura, ascoltare mille campane diverse prima di puntare il dito e giudicare.

.



venerdì 13 marzo 2020

BUSTINE PER THE E TISANE RIUTILIZZABILI



Ciao a tutti!

Mi è già capitato quiqui e qui, di parlare di the e tisane fatte in casa a partire dalle materie prima, bypassando le bustine del supermercato. 

Una volta realizzata la nostra bevanda, passato il tempo di infusione necessario dovremmo filtrare: sono ottimi i filtrini di metallo che si appoggiano sopra la tazza (alcuni galleggiano altri hanno un fermaglio per essere recuperati senza usti

oni), ma spesso hanno fori un pò larghi che permettono alle erbe (e ancora di più alle spezie in polvere) di uscire e fare un grazioso fondo sulla tazzina.

Con un piccolo pezzo di cotone chiaro (meglio non colorato e non sbiancato) e un pezzo di spago (sempre di cotone o canapa o rafia, non sintetico comunque) è possibilissimo realizzare una bustina da poter utilizzare per un bel pezzo... Fino a che non si rompe (io sono mesi che la uso e non è ancora capitato).

Ritagliare due rettangoli di circa 5*7 cm e cucire su tre lati, lasciando aperto uno dei due più corto. Risvoltare verso l'interno della bustina, di circa 1,5 cm, il lato lasciato aperto e cucire creando un "corridoio" per lo spago (o fettuccia) che infileremo aiutandoci con uno stecchino o una matita. 
Fare un paio di nodi per unire i due fili di spago e la bustina riutilizzabile per il the è pronta! 
Se siete un pò maldestri come me tempo stimato circa 5 minuti per sbagliarne una e rifarne una giusta!

Utilizzo: Si riempe con un cucchiaino di the sfuso o un cucchiaio di tisana, si chiude sfruttando il cordoncino inserito, si mette a mollo nell'acqua bollente, si strizza come una normale bustina e una volta fredda la si rigira (io l'ho fatta appositamente un pò più grande delle bustine tradizionali per rendere l'operazione agevole) per estrarre tutto l'infuso, sciacquarla sotto l'acqua e metterla ad asciugare. 

Se proprio non volete crearvi la bustina riutizzabile con praticamente 0 costi, ma non volete perdere il privilegio di crearvi le vostre bevande, potete acquistare le bustine di carta completamente biodegradabili.


venerdì 28 febbraio 2020

FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE

Ciao a tutti,

ci siamo mai chiesti come mai è importante scegliere vegetali nella stagione in cui naturalmente crescono e maturano nella zona geografica il più possibile vicina a dove abitiamo?

- Ogni frutto o ortaggio cresce nella stagione "giusta".

Ad esempio in inverno la maggior parte delle verdure è amara poichè in questo periodo così "tosto" l'organismo ha bisogno di depurarsi. In estate, invece,  i vegetali sono prevalentemente super ricchi d'acqua poichè ne abbiamo bisogno per compensare la calura e la perdita di liquidi tramite la sudorazione.

- La verdura di stagione costa meno ed è più reperibile.

Coltivare o importare i frutti che la stagione del nostro paese non permette di avere è costoso. Servono viaggi (in camion, stive, container o aerei), serre, trattamenti extra che permettano di avere un raccolto che soddisfi la domanda, e un minimo di sapore (anche se non lo avrà mai tutto).

- I vegetali non hanno lo stesso carico di vitamine e sali minerali.

Il modo migliore per attingere a tutto quello che la verdura e la frutta ci offrono è consumarli freschi (e a crudo il più possibile). Spostamenti, celle frigo, maturanti, mancanza di sole o caldo, ecc .. alterano i prodotti che saranno per forza di cose meno "salutari".

- E' consigliabile variare sempre l'alimentazione.

Più tipi di vegetali consumiamo meno ci sarà il rischio di sviluppare carenze o intolleranze.
Il dottor Franco Berrino consiglia di consumare dei piatti colorati, non solo per la vista, ma perchè ogni "colore" apporta nutrienti diversi che svolgono azioni diverse, ma combinate per completarsi all'interno del nostro organismo.
Berrino fà notare spesso nelle conferenze come l'italiano medio consuma pochi vegetali (solitamente pomodori, patate e zucchine) e come il susseguirsi costante degli stessi alimenti spesso raffinati o non adatti (vedi il grano o il latte) crei intolleranze o allergie.

Se proprio non riusciamo a fare a meno del pomodoro a novembre o cose simili, cerchiamo di optare per un prodotto italiano o nelle vicinanze (sarà di serra ma almeno non avrà viaggiato per mezzo globo) e magari che sia una tantum o quando sono scontati poichè ammaccati (altrimenti andrebbero buttati).
Abbiamo una gamma infinita di vegetali in ogni stagione, usiamoli nel loro periodo di massimo splendore!

venerdì 10 gennaio 2020

ACQUA DEMINERALIZZATA GRATUITA

Ciao a tutti!

Oggi voglio dare qualche dritta per avere l'acqua demineralizzata (la classica che si vende in enormi taniche per il ferro da stiro) gratuitamente e senza portarci a casa altra plastica. Sempre utile averla in casa per elettrodomestici, cosmesi e produzione di detergenti.

Abbiamo diversi modi:

- tenere l'acqua del climatizzatore/deumidificatore
- tenere il ghiaccio di quando puliamo il congelatore
- raccogliere l'acqua piovana dalle grondaie (magari non la prima che è quella più "sporca")

Filtriamo l'acqua recuperata nel modo che preferiamo la facciamo bollire una decina di minuti e la riponiamo in vecchie taniche (pulite). Tecnica ninja di mamachimica.

Non sò quanto si conservi ma così facendo non ho mai avuto formazioni di strane alghe.

venerdì 6 dicembre 2019

PEARLY : CONTRACCEZIONE ALTERNATIVA


Ciao a tutti!

Oggi vorrei spendere qualche parola su uno strumento che ha cambiato il mio modo di vivere il ciclo mestruale, la mia sessualità... E in un certo modo conoscermi meglio.

Circa tre anni fà ho comprato "pearly" della ditta baby comp : "l'indicatore di fertilità computerizzato, piccolo, sicuro, intelligente ..." come recita lo slogan.

In pratica questo piccolo strumento ci permette di individuare i giorni fertili (per il concepimento di un bambino) e i giorni sterili con una sicurezza del 99,3%.

Come può farlo? Tutte le mattine (appena ci si sveglia, infatti è anche dotato di questa funzione) la donna deve misurare mettendo sotto la lingua un beccuccio (che in realtà è un termometro di precisione) per misurare la propria temperatura basale.
Dopo qualche tempo che lo si utilizza il computerino comincerà a "prendere le misure" ( fase segnalata con il colore giallo ) del nostro ciclo, per poi successivamente indicare pallini verde (non fertile) e rossi (fertile). Per questa fase di apprendimento dati non c'è un tempo esatto, infatti dipende molto dalla regolarità del ciclo.
I giorni di flusso andranno segnalati a pearly (il più delle volete confermando la lettera M che ci proporrà) .
L'apparecchio ha una discreta memoria, conserva i dati per 99 giorni e ci dà una previsione (che non è da prendere con certezza del 99,3% ma appunto solo una previsione) del ciclo nei successivi 6 giorni.

Pearly ovviamente è pensato per coppie fisse (in quanto non protegge dalle malattie sessualmente trasmettibili  perchè non ha un "effetto barriera"); và anche tenuto conto che lui si limita e segnalare i momenti di fertilità femminile, nei giorni "rossi" se si vuole fare del sesso senza pericolo di gravidanza bisogna pensare ad altri sistemi.
Altra cosa da tenere in considerazione è che la temperatura basale deve essere presa appena si aprono gli occhi, dopo aver dormito almeno 3 ore consecutive o 4-5 totali. Se ci si alza (ad esempio per andare in bagno), bisogna poi avere almeno 60 minuti di sonno poichè la temperatura torni realmente basale, senza falsare il risutato. Quindi a chi a problemi di insonnia non lo consiglierei.
Si può utilizzare anche con cicli irregolari.

La ditta offre anche altri due modelli per l'indicazione della fertilità, più accessoriati (e più costosi) e mirati al concepimento più che alla contraccezione. Ma ovviamente nessuno vieta di utilizzare "l'economico"* Pearly a rovescio, per cercare una gravidanza invece di evitarla.
L'apparecchio che possiedo, ha la funzione di segnalarmi una gravidanza (accendendo tutti e tre i colori) dopo 18 giorni dal concepimento.

Se si vuole, si ha la possibilità di farsi stampare il grafico e l'analisi del ciclo (a pagamento) se abbiamo bisogno di chiarimenti o indagini specifiche perchè verifichiamo che l'apparecchio ci dà troppi giorni rossi o gialli.
Io, semplicemente, ho dedicato un quadernino dove segno i dati e creo da me il grafico (combinando le temperature alle date). Annoto poi le mestruazioni, i giorni con i vari colori e traggo le mie conclusioni.

La mia esperienza dopo tre anni posso dire sia molto positiva, ma ovviamente ci sono delle cose che non mi sono piaciute :

- Sul libretto viene segnalato che dopo circa due anni la batteria và sostiuita (anche se a dire il vero la mia non mi ha ancora dato nessun segno di cedimento) e per questo và mandato in sede pagando una manutenzione dell'apparecchio, viene detto anche si può procedere alla sostituzione a casa però vanificando la garanzia. C'è un lato positivo però : la nuova versione di Pearly non ha questo problema poichè ha un vano batterie più accessibile al cliente che potrà così procedere autonomamente alla sostituzione.

- Il mio modello non ha una retroilluminazione, così di prima mattina devo accendere la luce per vedere di aver misurato bene, e nel caso di flusso aver inserito il dato ( che una volta imparato a riconoscere i tasti al buio, ho aggirato). Anche qui, il nuovo modello in commercio la ha quindi hanno risolto anche questa noia.

* economico non molto, i prezzi a oggi aggirano sui 400 euro, ma a mio avviso, bisogna considerare l'investimento che non richiederà più farmaci.

Per maggiori info questo è il sito del produttore : https://www.babycomp-it.org/it/index.html
Non son stata retribuita in nessun modo per parlare di questo marchingegno, ma è una sana esperienza personale che volevo condividere.



venerdì 4 ottobre 2019

ALTERNATIVE ALL'AMMORBIDENTE COMMERCIALE

Ciao a tutti!


ammorbidente con acido citrico, ammorbidente con acetoQuando ho incominciato a interessarmi alla cosmetica naturale la prima cosa che è stata depennata dalla lista della spesa è stato l'ammorbidente.
E' noto che crea un sacco di problemi cutanei e allergie perchè nel ciclo della lavatrice, dopo l'immissione dell'ammorbidente non viene realmente ben risciacquato e rimane sui tessuti "avvolgendoli" (altrimenti non avremmo quel senso di morbidezza e quel profumo così intenso).
Devo onestamente dire che quel profumo che si sente nell'aria di panni stesi è molto gradevole.. Ma vale la pena ? Per me no, preferisco un profumo più tenue e un pò meno morbidezza "gommosa" dei capi ma un abito che non dà fastidio ne a me ne al pianeta.



Opzioni di ammorbidente ecologico:

- 100 ml di aceto di vino o mele
Si versa nel vano per ammorbidente.
Sui panni non rimane odore di aceto, ma se proprio ci dà fastidio anche aprire la bottiglia...Possiamo o lasciare del normale aceto di vino in infusione un paio di settimane con scorze di agrumi (non trattate) e poi filtrare o utilizzare aceto di mele che è più delicato.

- 100 ml di soluzione con acido citrico (1 litro d'acqua + 200gr di acido citrico)
La soluzione avrà un lontano odore di succo di limone, possiamo aggiungere se vogliamo 10 gocce di olio essenziale (ottimo lavanda, tea tree o menta), ricordandosi di agitare il flacone prima di versarlo. Anche questa si mette sempre nel vano ammorbidente della lavatrice

Un'altra soluzione per i più attaccati all'ammorbidente è sceglierne uno ecologico (magari uno serio non la linea di grandi marchi ultrachimici che crea una versione semplicemente un pò meno chimica).  Il massimo sarebbe ricaricare i flaconi alla spina; alcuni negozi (specialmente bio) tengono una piccola gamma di detergenti sfusi.


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"Mammachimica mi ha spiegato che l'utilizzo dell'aceto nelle ricette non è poi così ecologico poichè tende ad essere corrosivo (specialmente nel lungo periodo) e ha bisogno di molta acqua per disperdersi nell'ambiente . Meglio, preferire l'uso dell'acido citrico.
Qui due link per approfondire l'argomento :


SOSTITUTO PER AMMORBIDENTE:

Ecco qui un sostituto per l'ammorbidente :


Servono:

800 gr di acqua

100/200 gr di acido citrico (dipende dalla durezza dell'acqua)



venerdì 27 settembre 2019

INCI... QUESTO SCONOSCIUTO




Ciao a tutti!
Oggi volevo parlare degli ingredienti del mondo cosmetico (sia cosmetici decorativi che per la cura della persona) facendo un pò chiarezza su alcuni punti.
Preciso subito che io non sono ne chimica, ne estetista, ne niente di niente.. Ma negli anni.. cercando di studiare, capire e provare qualcosa penso di averlo portato a casa. Quindi condivido volentieri :)

Per prima cosa vorrei dire che molto di quello che ci viene sbattuto letteralmente in faccia tramite vari mezzi pubblicitari non ci serve. Esempio : vogliamo idratare la nostra pelle? non serve un prodotto apposito per ogni singola porzione del corpo (crema mani, crema viso, crema contorno occhi, crema per i piedi, ecc..) basterà una buona crema idratante di base oppure un burro o un olio. Uno non dieci.
Ognuno poi conosce i propri bisogni (o li impara a conoscere) e decide cosa gli serve o che che capricci vuole togliersi. L'importante è che siamo NOI a scegliere non i messaggi pubblicitari.

Ogni volta che si fà la spesa è come votare, scegliamo. Non solo una semplice crema... Ma chi finanziare.
Ricordiamo in oltre che la pelle assorbe tutto quello che ci spalmiamo sopra, trattenendo e portando all'interno. Quindi spalmarsi sostanze nocive è un pò come ingerirle.

Ogni prodotto deve avere l'INCI (Interational Nomenclature of Cosmetics Ingredients) riportato sulla confezione o alcune volte lo si trova stampato sull'espositore in negozio; qui troviamo in ordine decrescente tutti gli ingredienti che lo compongono, riportati in latino o in inglese.
E' importante leggerlo, anche se non conosciamo tutte le voci, per capire cosa realmente il prodotto contiene, o quantomeno averne un'idea. Quante volte magari vediamo una crema con un packaging accattivante che recita "con olio di argan"? Si magari l'olio di argan c'è, ma è in fondo alla lista... In pratica ne contiene una lacrima. E il resto? Se leggiamo lo possiamo sapere!
Quindi come i prodotti alimentari, si gira la confezione e si legge tutta l'etichetta non fermandosi allo slogan davanti.

CATEGORIE DI INGREDIENTI SU CUI SOFFERMARSI (E INFORMARSI) :

SOSTANZE GRASSE IDRATANTI
Ovviamente queste sostanze hanno lo scopo di creare un effetto barriera sulla pelle, in modo di proteggerla (ad esempio dal vento), di idratare, ma si potrebbero anche occludere i pori. In teoria la pelle dovrebbe essere autonoma, sviluppa già il suo sebo... Ma in pochi hanno la fortuna che questo materiale non sia nè in eccesso nè in difetto. 

Gli olii (che si riconoscono per il nome botanico dell'olio seguito da "oil" esempio : olio di ricino -ricinus communis seed oil)
I burri vegetali ( che si riconosco per il nome botanico seguita da "butter" esempio burro di karitè - butyrospermum parkii butter). Questi ingredienti possono essere anche idrogenati (hydrogenated) quindi trattati per attenuarne ad esempio i profumi forti e renderli più duraturi nel tempo, in questo caso sarebbe meglio evitarli .

Assolutamente da evitare il grasso animale (di solito bovino scarto di macellazione) indentificabile come tallow (ancora purtroppo diffusissimo il sodium tallowad nelle saponette).

Esistono molti "grassi" dannosi per la pelle di origine petrolchimica che fanno male alla pelle ma hanno il pregio di rendere molto, essere piacevoli al tatto ("effetto seta") ed essere economici. Li possiamo trovare con diversi nome : paraffanum liquidum, petrolatum, mineral oil. Io direi che è meglio evitarli.

Ancora una parola la dedico agli olii esotici come la palma o il cocco  frutto di deforestazioni, frodi ecologiche e maltrattamento di lavoratori, anche l'olio di soia o mais deve farci sorgere qualche dubbio in quanto è facilmente ogm in agricoltura convenzionale.

SILICONI, PARABENI E ALTRI INGREDIENTI DA EVITARE
Questi ingredienti sono ormai nel mirino da parecchio tempo, condannati senza riserve dalla cosmesi naturale. Alcuni affermano che non siano poi così dannosi (specialmente se a piccole dosi), ma perchè rischiare?
 I siliconi rendono creme e trucchi più setosi e duraturi (si riconoscono negli INCI poichè teminano con "one" o "xane" ad esempio gli onnipresenti dimethicone ciclopenthasyloxane).

I parabeni sono conservanti (si indentificano facilmente poichè finiscono con" paraben") da anni sotto accusa perchè penetrano nella pelle e rimangono intrappolati nei tessuti.

Altri conservanti accusati di essere cessori di formaldeide sono l'imidazolidinyl urea e il diazolidynl urea, la cocamide mea, tea o dea oltre a essere aggressiva è potenzialmente cancerogena.

Sicuramente i derivati plastici possiamo cercare di evitarli (ad esempio copolymer, acrylic, styrene)

Un pò di attenzione bisognerebbe prestarla in prodotti lavanti (come shampoo o bagnoschiuma) ai tensionattivi utilizziati ovvero la sostanza che permette la creazione di schiuma all'inizio dell'INCI. Ce ne sono di più aggressivi e di derivazione chimica come il sodium laureth sulfate e il sodium lauryl sulfate .Alcuni meno aggressivi derivati da materie prime di origine vegetale (seppur lavorate) come cocamidopropyl betaine e sodium coco sulfate

Sarebbe meglio evitare anche tutte le sigle con numeri o brevi scritte maiuscole (come PEG, BHA, EDTA, polyquaternum 11) poichè tutti ingredienti inquinanti e sintetici.

Un pò di attenzione andrebbe anche dedicata al triclosan un antibatterico molto potente, registrato come pesticida, tossico e cancerogeno. Mi è capitato anni fà di leggerlo su un dentifricio.

CERE E GOMME
Servono a legare, emulsionare e gelificare.
Le cere possono essere vegetali o di origine animale (come la cera d'api - cera alba) hanno un azione emulsionante e protettiva; sono indicate col termine cera o wax (ad esempio la cera carnauba - copernica cerifera cera). Nei prodotti molto idratanti (come i burri labbra) può anche esserci la lanolina (lonolin) secrezione del manto della pecora.
Le gomme rendono gel i liquidi, ce ne sono tante ... Tra le più famose la xantana, la guar, l'acacia... Attenzione perchè ne esistono anche di origine animale come la gocca lacca (secrezione di un insetto).

COLORANTI
Di origine vegetale (come la clorofilla, la curcuma, la barbabietola in polvere, il carbone) o animale (come la cocciniglia). Identificabili con CI (Color Index)e una serie di numeri.
Da 10.000 a 74.999 sono organici di sintesi, da 75.000 a 75.999 organici naturali, da 76.000 a 76.999 basi a ossidazione e da 77.000 a 77.999 pigmenti inorganici.
Consideriamo che in un prodotto decorativo (make up) sono ovviamente indispensabili, in una crema anche no.

PROFUMI E ALLERGIZZANTI
"Parfum" ovviamente indica una profumazione (di solito artificiale), più in alto è nell'inci più si sentirà e più il prodotto potrebbe essere aggressivo (o con ingredienti che fanno un odore spiacevole da coprire).
Gli allergeni di solito sono al termine della lista (esempio eugenol, limonene, cinnamal).
I prodotti possono anche essere arricchiti e profumati con olii essenziali, che troveremo riportati nell'INCI con il nome botanico della piante seguito da "essential oil (esempio : olio essenziale di limone - citrus essential oil)

SOSTANZE "PREZIOSE"
Queste sono sostanze solitamente messe in minima parte nei cosmetici, ma il solo fatto di averne una goccia rende possibile dichiararla a caratteri grandi e fare presa su tantissimi consumatori.
Inutile che io mi perda in chiacchiere sull'eticità di inserire in un cosmetico veleno d'ape, placenta di non sò quale bestiola o bava di lumaca.

Tra quelle che io personalmente ritengo utili ci sono :

- Olii e burri pregiati meglio se d'agricoltura biologica e solidali, non trattati
- Vit E (allunga la conservazione degli oli ed è idratante)
-  L'aloe vera (idratante e rimpolpante)
- vari estratti di origine vegetale, meglio se posizionati in alto nell'INCI

Possiamo anche definire una regola generale .. Un pò come per i prodotti alimentari: meno ingredienti ci sono e meglio è. L'idea che un prodotto con INCI lungo e complesso sia migliore è una favola che ci viene raccontata, molto meglio un prodotto con pochi ingredienti validi, ben riconoscibili e funzionali.

Mi è impossibile menzionare tutti gli ingredienti più diffusi (ce ne sono tantissimi!) , ma volevo semplicemente dare un'idea generale sulla formulazione di un cosmetico, su quante cose non conosciamo e compriamo senza farci troppe domande (spesso "a scatola chiusa").
Non serve essere un esperto del settore per avere un'infarinatura dell'argomento, basta un pò di ricerca e non cadere nell'acquisto compulsivo (avendo modo di verificare con calma se l'oggetto in questione è adatto alle nostre esigenze).

Voglio anche ricordare che dobbiamo fare massima attenzione ai prodotti cosmetici che applichiamo ogni giorno e stanno tante ore a contatto con la pelle (specie su zone molto sensibili come parti intime, ascelle, bocca, contorno occhi), possiamo invece essere meno rigorosi su prodotti a risciacquo o che utilizziamo saltuariamente o per poco tempo. Questo non vuol dire non controllare !


Per mia etica, nei prodotti che non riesco a creare a casa, scelgo formulazioni totalmente vegetali, non testate su animali e di ditte su cui mi informo e ritengo "serie".

LINK UTILI


venerdì 13 settembre 2019

INTERVIST-ETICHE : ISABELLA (COTTO AL VAPORE)


cotto al vapore alimentazione vegan
Ciao a tutti,

Oggi ho il piacere di pubblicare qualche punto di vista (stimolato da alcune domande) di Isabella Elise Siciliano di Cotto al vapore. Un'altra bellissima intervist-etica.
Isabella è una donna che fin da subito mi ha ispirata a fare e sopratutto a non fermarmi alle etichette o alle risposte facili. Spero apra anche a tutti voi nuovi modi di vedere e affrontare le scelte di tutti i giorni. Nessuno di noi è perfetto e non potremo mai esserlo ma cercare di migliorarsi è sempre possibile.
Se siete curiosi di sapere di più visitate il suo blog, o scrivetele ... gentile e disponibile come è stata con me lo sarà anche con voi

Come sei diventata vegetariana poi vegana? come si è evoluta la tua alimentazione sino a oggi?

Ciao! Innanzitutto grazie per avermi invitata “ospite” del tuo blog! Io ho sempre adorato gli animali e la natura, da che ho ricordi. Sono diventata vegetariana nel 1994 a 14 anni. Volevo esserlo anche prima, ma i miei genitori non sapevano come gestire la cosa e mi imposero pesce e pollame per un po’ di tempo.
E’ stato solo nel 2007, quando è nato il mio primo figlio, che ho cominciato a studiare Nutrizione ed ho realizzato che potevo evitare anche i derivati per vivere in salute, decidendo così di passare ad una alimentazione prevalentemente vegetale.
Con gli studi ed il tempo la mia alimentazione è diventata più sana e attenta anche all’impatto ambientale.
Seguo uno stile di vita vegan poiché cerco di non utilizzare nulla di origine animale anche al di fuori del contesto alimentare (non compro oggetti nuovi di lana o pelle ed evito cosmetici e prodotti per l’igiene testati su animali), ma non mi definisco vegan.
Non amo molto le etichette, che sono utili per non usare molti giri di parole, ma sono spesso limitanti e tendono a creare “barriere”. Non acquisto prodotti animali, ma mi capita di consumare derivati in alcune circostanze e credo che la realtà sia spesso più complicata di quanto le definizioni possano lasciare
intendere. Per esempio, nello specifico del mio contesto di vita, credo sia meno impattante sull’ambiente un miele di piccolissimo produttore della zona, rispetto a un malto di cereale coltivato intensivamente lontano da qui e poi trasformato e trasportato.

Che tipo di alimentazione segue la tua famiglia? Come cerchi di spiegare/avvicinare "gli altri" alla tua cultura alimentare? Come rapportarsi anche con i bambini che potrebbero non capire perchè hanno un alimentazione diversa dai compagni di scuola?

La mia famiglia in casa segue una alimentazione vegetale e integrale. Il più possibile scegliendo anche prodotti locali. I bambini in mensa seguono un menù vegetariano poiché quando hanno cominciato il percorso scolastico ho voluto che fosse loro la scelta sul tipo di menù.
Il fatto di non impormi è, per noi quantomeno, stato di grande aiuto nella gestione dei rapporti con i compagni e maestre, poiché entrambi i bimbi hanno sempre avuto ben chiare le loro motivazioni e sapevano quindi spiegarsi senza sforzo. 
Ora il mio bimbo grande è alle medie e per sua volontà vuole chiedere un menù completamente vegetale!
Non abbiamo mai avuto problemi con altri bimbi o genitori, ma io non vado in giro cercando di cambiare le altrui abitudini se non mi viene esplicitamente richiesto (e sì, lo ammetto, vorrei tantissimo poter far cambiare abitudini alimentari alle persone, ma mi sono semplicemente convinta del fatto che attaccare non funziona, pertanto mi limito a offrire un esempio e fare informazione se c’è uno spiraglio di dialogo sull’argomento).

 Cibi fermentati. Cosa sono e a cosa servono? E' facile autoprodurli in casa? Da cosa iniziare? Ci sono "regole" da rispettare?

I cibi fermentati sono divertentissimi! Io li amo perché sono quanto di più distante dal cibo industriale e omologato. Il cibo fermentato è vivo, mutevole ed i risultati in termini di gusto e consistenze sono sempre diversi!
Alcuni sono facilissimi da fare in casa, altri richiedono un po’ di pazienza e lavoro in più. Consiglio agli interessati di cercare il gruppo facebook Wild Fermentation Italia e di partire con qualche libro come traccia inspirazione (Sandor Katz è l’autore considerato guru sull’argomento).
La preparazione con cui consiglio di partire, a meno di essere in piena estate, sono i crauti. Ma anche la paste madre è un perfetto punto di partenza per prendere famigliarità con batteri e lieviti selvatici.

Hai dei consigli da dare per mettere nel carrello della spesa cibi che fanno bene alla nostra salute e sono il risultato di un lavoro senza sfruttamento (nè animale nè umano) non spendendo una follia, in modo che sia un'alimentazione del tutto sostenibile?

Il primo consiglio che mi viene in mente, sia dal punto di vista nutrizionale che ambientale,
sono i legumi! Riscoprire le infinite ricette (dall’antipasto al dolce, spaziando anche da un continente all’altro con ricette etniche) che si possono fare con ceci, lenticchie e fagioli vari.
Sono economici, non richiedono refrigerazione o imballaggi, migliorano il terreno di coltivazione
anziché impoverirlo. Sono sazianti, ricchi in fibre, minerali e antiossidanti.
Erano il cardine della vera alimentazione mediterranea e tutti dovremmo ridare loro il giusto spazio in
cucina, anche se non si desidera abbandonare del tutto i prodotti animali.
Anche riscoprire le erbe spontanee mangerecce, se si ha accesso a una campagna pulita. Ma serve un poco di esperienza e non si può improvvisare, mentre il fagiolo è veramente alla portata di tutti!
Con un poco di organizzazione la preparazione non è poi così lunga, ma voglio scriverlo subito: per chi crede davvero di non avere tempo di cucinare, vanno bene anche precotti, basta sceglierli nel vetro!

alimentazione vegetale integrale Cosa ne pensi dei movimenti di decrescita/ semplicità volontaria ? Come cerchi di ridurre l'impatto
ambientale nella vita quotidiana? Ci sono state delle scelte che sono state più difficili di quello che
credevi o viceversa?

Apprezzo molto i movimenti di semplicità volontaria, soprattutto quelli che stanno partendo tra i più
giovani, anche se spesso proprio il tema del cibo che scegliamo di portare in tavola è tra i meno discussi.
Nel mio quotidiano cerco di minimizzare l’impatto ambientale della famiglia coltivando (ovviamente
senza pesticidi o concimi di sintesi) quello che posso nell’orto di casa, autoproducendo qualcosa (pane, marmellate, yogurt di soia) e muovendoci a piedi per tutti gli spostamenti in paese.
Ci sono settori in cui trovo in effetti difficilissimo portare avanti una scelta etica ed ecologica, per
esempio il vestiario! Capi in materiali ecologici certificati, di produzione artigianale, sono difficili da
trovare e spesso con prezzi proibitivi. Giusti probabilmente, ma per noi che viviamo con poco pur sempre proibitivi. Vorrei riuscire a evitare le grandi catene, ma non riesco a farlo, in particolar modo per i bambini che crescono in fretta. Prendiamo usato tutto quello che troviamo, ma alcuni acquisti rimangono inevitabili.
Anche cercare di evitare del tutto gli imballaggi in plastica è qualcosa che non sono riuscita ad attuare:
non abbiamo negozio leggero nelle vicinanze, per cui ce la caviamo per quanto riguarda l’ortofrutta
acquistando direttamente dal produttore, alcune cereali e legumi li trovo online in confezioni di grande formato in carta, ma alcune cose le compro ancora imballate (scelgo imballi riciclabili, almeno).

Come è entrato lo yoga nella tua vita? E' una pratica che tutti possono svolgere ? Che benefici dà a
livello mentale e fisico?

Lo yoga mi ha sempre attratta, così come il buddhismo, a pelle. Con curiosità direi quasi scientifica.
Nel tempo avevo accumulato letture, tentativi poco riusciti di inserire una pratica quotidiana di
meditazione e qualche lezione di yoga. Ma non riuscivo a trovare la giusta energia per farne davvero una pratica.
Poi ho trovato uno stile di yoga, l’ashtanga yoga e forse soprattutto una insegnate, che mi hanno dato quel lavoro di disciplina e autocontrollo che mi serviva. Una routine, che richiede impegno e presenza.
Srotolare il tappetino è come aprire uno specchio sulla propria vita in quel momento: sono centrata o
distratta? Cerco il confronto con gli altri o meno? Il mio corpo è bloccato da qualche parte? E’ un
momento in cui essere nel qui e ora e osservare quel che succede (in noi, prevalentemente) nel tentativo di raggiungere o nello stare in una certa posizione. Così pian piano imparo a resistere anche quando vorrei mollare, a respirare quando verrebbe da irrigidirsi, a lasciar andare quando contraggo. Insomma, è un lavoro sul corpo fisico che consente di trasporre quanto imparato sul piano mentale. O quantomeno di provarci!
Io sono convinta possa essere estremamente benefico per tutti, ma come per tutte le cose belle della vita, serve dedizione.

Cosa ne pensi della produzione e dell'utilizzo del miele?

Eh, argomento miele è uno di quelli in cui per me c'è una differenza abissale tra industria e persona con un paio di arnie per passione/favorire impollinazione.
C'è tutta una branca di apicoltura naturale che prevede per esempio di non togliere tutto il miele sostituendolo con zucchero, ma preleva solo l'eccedenza rispetto a quello che serve per passare l'inverno. Ho diversi amici che si occupano di api e che per esempio mai e poi mai hanno tolto le ali alla regina. 
Ovviamente mi dicono che può capitare -sebbene raro facendo attenzione- l'ape che punge e quindi muore, ma davvero non vedo come una monocoltura di riso o mai o orzo per fare il malto possa comportare la morte di meno insetti...
Mi piace anche l'idea che nelle campagne, dove è diffuso il piccolo allevamento di api, si fa attenzione a non usare pesticidi.
Forse se abitassi in piena pianura e conoscessi produttori piccoli di cereali che fanno produzione artigianale di malto, la mia scelta cadrebbe sui loro prodotti! Ma per me è più km0 e meno lavorato e trasportato altro. Credo davvero che a volte dipenda...
Del resto è un consumo del tutto marginale nell'alimentazione, non è un alimento di base!
Se,invece,  abitassi in città e dovessi scegliere un prodotto in supermercato o naturasì prenderei il malto!
Insomma, è complesso

Quale è la tua posizione sull'integrazione della vitamina b12 in un alimentazione vegetale?
Io sono per l'integrazione di b12, specialmente nei bambini.
Ora dirò una cosa che può sembrare buffa, ma è la pura verità: animali del tutto vegan sono ben rari. Immaginate un ruminante che bruca l’erba di un prato: forse scarta formiche, bruchi, parti sporche di terra? Un primate, apre la frutta per controllare che non contenga ospiti?
Certo che no.
La verità è che la questione è talmente lapalissiana che non serve nemmeno spenderci sopra troppe parole.
Nel mondo moderno è possibile raggiungere un grado di “purezza” nella scelta di nutrirsi esclusivamente a base di alimenti vegetali che era impensabile in “natura”. Ed a questo fatto aggiungiamo anche la “purezza” raggiunta intesa come condizioni igieniche, degli alimenti, ma anche -più tristemente- dei terreni.
Può non essere divertente sottolinearlo, ma -ancora una volta- è la semplice verità: i primati e molti altri animali consumano le proprie feci più che volentieri e molti popoli hanno concimato e concimano le proprie coltivazioni con feci umane. E sì che il nostro colon è in effetti ricco di batteri produttori di B12.
Solo che questa viene assorbita prima lungo il tratto intestinale e necessita -per essere “catturata” e assorbita, di essere legata ad una glicoproteina prodotta nello stomaco, il fattore intrinseco.
Non è questione di avercela o meno con gli integratori o di credere nel complotto medico per boicottare l’alimentazione vegetale.
E’ questione di natura e di vita innaturale.
Ora io, avendo fatto anche delle scelte etiche, preferisco acquistare un integratore naturale (B12 prodotta da ceppi batterici selezionati su melassa, un po' come avviene con il lievito alimentare in scaglie, ma con ceppi produttori di b12, che viene poi "isolata"), che non è nemmeno un “farmaco” e quindi non finanzia vivisezione, piuttosto che assumerla tramite lo sfruttamento di animali.

venerdì 30 agosto 2019

MACERATO DI ORTICA


Ciao a tutti!

macerato orto, repellente e fertilizzanteNoi abbiamo deciso ormai da tempo di non utilizzare chimica nell'orto, nè fertilizzanti nè trattamenti vari. Anche sul letame abbiamo molte riserve (negli allevamenti gli animali vengono imbottiti di schifezze e le condizioni igieniche sono molto precarie dubito possano evitare di riversarli nelle deiezioni).
Quando in orto si presenta un problema o uno squilibrio, cerchiamo una soluzione naturale nel rispetto dell'ambiente e se possibile che non uccida i parassiti ma li allontani; sperando che nel lungo termine queste scelte portino a una maggior ricchezza, autonomia ed equilibrio di terreno, dei batteri e di tutti i piccoli abitanti.



Validi alleati che possiamo crearci da soli a costo zero sono i macerati o i decotti.
Oggi parliamo del macerato di ortica.

A cosa serve?
E' un validissimo fertilizzante, allontana pidocchi (afidi), lumache e formiche.

Come si realizza?
Macerazione delle ortiche. 
Io utilizzo un secchio, lo si riempe di ortiche (tagliandole e non strappandole in modo possano facilmente ricrescere), schiacciando in modo che il materiale vegetale sia veramente tanto e lo si ricopre con l'acqua, appena necessaria a coprire le ortiche.
Coprire il secchio con un telo di cotone o una zanzariera fermata con un elestico.
Ogni giorno per circa una settimana (o anche meno se fà caldo) si apre e si mescola. E' pronto quando girando col bastone non produce più schiuma. Lo si può quindi filtrare e riporre in taniche o in secchi ben chiusi e utilizzarlo quando ci occorre.
Puzza tantissimo, ma la sua efficacia è stupefacente. Si dice di aggiungere circa 100gr di bentonite per sfavorire la formazione di cattivi odori.. Ho provato ma sinceramente non ho trovato particolare efficacia.

Come si utilizza?
Si può utilizzare diluito 1 a 5 ( una parte decotto cinque di acqua) per fertilizzare. 1 a 10 nebulizzato sulle foglie contro gli afidi.
 Trattare a seconda delle esigenze ogni 10- 15 giorni la sera. Non ha tempo di carenza ma puzza molto, quindi non raccogliete i vostri ortaggi immediatamente dopo ^_^ lasciatelo decantare un pò!
Alcuni dicono di non utilizzare su cavoli, cetrioli e pomodori. Sui cavoli ho letto (e verificato) tende ad attirare la farfalla cavolaia... Ma sul resto non ho trovato fonti utili che mi spiegassero il perchè non andasse somministrato.

venerdì 23 agosto 2019

CONIGLIO DOMESTICO (CURA DEL)


Ciao a tutti!

Oggi parliamo di lapini, i miei adorati.
Devo premettere che si amo tutti gli animali, ma i conigli hanno un posto speciale nel mio cuore. Honey (il mio piccino che oggi ha 11 anni) mi ha insegnato molto e mi ha avviato verso il percorso veg. Ricordo che in alcune discussioni sui forum sui conigli pensavo tra me e me : " Perchè dovrei mangiare maiale, pollo, manzo, ecc... Se ho tanta cura e rispetto per il coniglio?"
 Non aveva senso e mi sentivo un'ipocrita. Così è iniziato tutto. Grazie mio caro Honey.

Si stima che il coniglio è il terzo animale d'affezione più presente nelle case, ovviamente dopo cane e gatto. Così ci tenevo a fare una breve guida con qualche precisazione. Cerco di condensare quello che ho imparato in undici anni di convivenze.

UNO O PIU'

Evitiamo di comprare un coniglio. Non è un soprammobile! Ci sono molte associazioni che gestiscono dei trovatelli e molti privati che se ne vorrebbero disfare. Troveremo certamente un piccino che verrà a casa con noi. Nani, arieti, teste di leone, giganti.. Troveremo quello che vorremo avere al nostro fianco e quello che ne avrà davvero necessità. I figli non si scelgono, dopotutto.

Queste stupende pallette di pelo non sono così innocue come si crede. Se non vanno d'accordo si danno delle gran botte. E bisogna fare attenzione.
La coppia che di solito funziona meglio è maschio - femmina entrambi sterilizzati. Due maschi difficile vadano d'accorso .. Anche se sono fratelli potrebbe essere che crescendo qualcosa si incrini e anche per due femmine ... Che dire? Non è facilissimo.
Io oltre a Honey, ho due coppie di femmine e alternano periodi di dormite e mangiate vicine guancia-a-guancia a liti e strappi di pelo ...Hanno trovato più o meno un equilibrio, ma non è sempre stato rose e fiori.
D'altro canto uno si annoia e si sente solo.
Si può anche considerare la convivenza tra un coniglio e uno o più  porcellini d'india, di indole più pacifica e esigenze simili, che spesso dà dei buoni risultati.

Per quanto riguarda le spese di vitto e alloggio da uno a due davvero cambia poco.
Le spese veterinarie, si quello un pò cambia ... Poi dipende anche da che necessità avranno nella vita.. E chi può saperlo?

ALIMENTAZIONE

Il coniglio come tutti sanno è un erbivoro, questo significa che il suo cibo d'elezione è l'erba. Per farlo stare bene in salute (soprattutto per la continua limatura di denti e corretto funzionamento dell'intestino) bisogna raccogliere erbette (in posti non contaminati da continui passaggi di cani e gatti o vicino alle strade o vicino a cambi coltivati intensivamente).
Se non abbiamo a disposizione posti dove effettuare la raccolta o in inverno con neve e gelo possiamo acquistare del fieno, che lasceremo a disposizione lungo tutto l'arco della giornata. Consiglio di non acquistare i pacchi piccoli dei pet store ma trovare qualcuno che o li produce in formati rettangolari (contadini o rivenditori) o rivolgersi a maneggi e scuderie (di solito appunto è cibo per i cavalli di primo taglio in gergo). E' più ecologico (zero plastica), spesso (ma non sempre) di migliore qualità e più economico (tantissimo più economico, specialmente per cho ha diverse boccucce da sfamare).
Le erbe per lui commestibili sono molte, ma è necessario conoscerle (qui un link molto ben fatto). Le più comuni sono tarassaco, graminacee, trifoglio, erba medica, borsa del pastore, piantaggine, asprelle,ecc ... In abbinata a queste possiamo proporre verdure e poca frutta (causa fermentazione). Tra i vegetali che mi sento di proporre ci sono tutte le insalate, radicchi, carote (ciuffi compresi), cetrioli, pomodori, peperoni, prezzemolo (poco come tutti gli alimenti ricchi di calcio in quanto possono creare problemi ai reni), mele, arance, bucce dell'anguria.
Sono tossici i legumi (anche i fagiolini), l'avocado, le parti verdi dei pomodori, le patate, aglio, cipolla.


Non consiglio di acquistare mangimi in pellet se non per esigenze particolari come animali con problemi ai denti o debilitati e nel caso molta attenzione poichè non devono contenere tra gli ingredienti nè farine di cereali nè zuccheri.
Invece divieto assoluto per pane o mix di semi e granaglie, non è loro cibo, crea problemi, li fà solo ingrassare (a questo proposito che cibi usano secondo voi negli allevamenti!?).
A proposito di animali che fanno fatica a mangiare o hanno problemi, è molto utile tagliare a pezzi molto piccoli i vegetali preferiti o anche frullare (come nel caso di mele o carote).

Come premio (quindi in piccole dosi) possiamo offrire rondelle di banane o uvetta passa. Vi adoreranno. Lasciate perdere snack, drops o porcherie varie.

Acqua pulita e fresca sempre a disposizione. Il beverino la mantiene più pulita, la ciotola è più immediata. A voi la scelta.
Se potete offrite loro un acqua valida, non tutte le acque del rubinetto così come scendono sono buone nè per noi nè per loro.

coniglio domesticoSISTEMAZIONE

Il coniglio ha bisogno di muoversi, saltare, allungarsi, ecc... quindi la gabbia è da evitare (anche se fosse un coniglio nano).
L'ideale sarebbe predisporre una stanza con alcune lettiere dove il piccolo farà i bisogni e la gabbia aperta con il cibo. La stanza a sua disposizione dovrà essere sicura. Senza fili da rosicchiare a vista (o almeno sopra al metro di altezza),  oggetti pericolosi o tossici (attenzione anche ad alcune piante come la stella di natale o l'oleandro) e dobbiamo tenere presente che alcuni conigli rosicchiano (non tutti), specialmente gli angoli. Per deviare l'attenzione possiamo dare rametti da rosicchiare di legni di alberi per loro non nocivi come faggio, salice, ulivo e molti altri. Mettiamo anche un tappeto di cotone (anche vecchio tanto lo potrebbero mangiucchiare) adorano sdraiarsi sopra.

Mi chiedono spesso se il coniglio sporca. Io rispondo che di certo non pulisce. Ma a parte le battute idiote, generalmente i conigli tendono a fare i bisogni negli angoli e dove mangiano. Quindi una volta assicurati questi posti con delle lettiere saremo tranquilli. Può capitare che facciano qualche cacchina fuori, ma avete mai visto la cacchina di un coniglio? è una pallina totalmente secca e inodore che nemmeno sporca se la si schiaccia, semplicemente si appiattisce.
Quindi credo non ci siano grossi problemi a passare la scopa una volta al giorno.

Il fondo delle lettiere dove il coniglio si recherà dovrà essere assorbente e non deve recare danno alle zampe. Io utilizzo del truciolo (non segatura che è troppo polverosa e irriterà l'apparato respiratorio), ma ci sono anche altre valide alternative come il pellet, il tutolo di mais, la paglia tritata sottile o altre ancora fatte di legno triturato, giornali a striscioline o canapa.
L'importante è assicurarci non ci siano legni tossici, resinosi (come il pino per esempio) o peggio ancora trattati con vernici e solventi. Ovviamente quando è sporca e bagnata và sostituita (e buttata nel compost).

alimentazione coniglio, coniglio malato,SALUTE

Anche se non sembra il coniglio è un animale abbastanza delicato, di solito quando ci si accorge che qualcosa non và è grave. Non voglio fare allarmismo! Ma è giusto non prenderla alla leggera.
Se smettono ad esempio di mangiare i motivi possono essere molti... I principali: un blocco intestinale o problemi ai denti. Vi è un alimento che si trova nei pet-store che si chiama "critical care" e ci è molto d'aiuto in circostanze come queste. Si tratta di una polvere d'erba essiccata che mischiata ad acqua (o succo di frutta non zuccherato) crea una pappetta con la quale potremmo alimentare il pargolo offrendola in una ciotolina o con una siringa molto grande (chiedete in farmacia una siringo per alimentazione forzata detta schizzettone) direttamente in bocca, piano e poco per volta. E' necessario che il coniglio non si debiliti e continui a mangiare. Se lo osservate quando è in salute infatti, se non dorme, è difficile non vederlo smangiucchiare fieno o erba, perchè il suo organismo funziona così. Continuamente.
Bisogna andare da un vet specializzato (già individuato in precedenza per evitare di andare dal primo che si trova e rischiare di peggiorare le cose..) facendo visitare il coniglio a dovere. Sarà lui a dirci dove è il problema e come risolverlo.
Ascessi e masse di varia natura sono abbastanza frequenti, le orecchie delicate da tenere controllate specialmente nei conigli che le hanno all'ingiù, i denti vanno monitorati poichè non crescano troppo e danneggino l'interno della bocca.
Anche i disturbi neurologici sono frequenti. Nella mia esperienza ho avuto animali che da un momento all'altre erano parzialmente paralizzati, altri (Honey e Alice) hanno sviluppato l'encefalite (malattia che partendo da un problema neurologico altera l'equilibrio del coniglio che si presenterà con la testa più o meno inclinata a seconda di quanto forte è il disturbo) in maniera molta diversa, in alcuni casi molto difficile da gestire.. Ma con l'aiuto del vet, un pò di inventiva e tanta pazienza siamo riusciti a riportare un minimo di tranquillità nelle loro vite. Siamo una famiglia è così che si fà.
Le cure di routine che consiglio sono il taglio delle unghie (potete farlo voi se siete sicuri o meglio farsi spiegare come fare se non lo siete o le unghie della bestiola sono scure e non si vedono i capillari), pesarlo frequentemente in modo da capire subito se qualcosa non và e se al coniglio piace spazzolarlo per agevolare la muta. Un coniglio in salute ha pelo e occhi lucidi e si dimostra vitale e goloso.
E' consigliato il vaccino annuale che in teoria copre per le due malattie principali (la paramixomatosi e la malattia emorragica virale), come per cani e gatti non esiste alcun obbligo legale, la scelta e le valutazioni del caso stanno sempre a noi affidatari.
Diciamo che vaccino o no una visitina all'anno sarebbe meglio farla.

Mi sento anche di parlare un attimo di sterilizzazione. Per le femmine è consigliata per questioni di salute (tumore ovaie molto frequenti in animali interi), per i maschi è consigliata in caso di aggressività (mai vista personalmente), monta compulsiva (raccontata da un 'amica) o pipì per colonizzare i territori (vista e pulita tante volte).

Alcuni link per saperne di più:




Non credo di aver detto tutto, nel caso voleste chiedere qualcosa rimango a disposizione :)