giovedì 17 novembre 2011

CAVOLO, CHE CREPES

crepes senza latte senza uova,ricetta veganCiao a tutti
Oggi propongo una ricetta davvero sfiziosa e non troppo laboriosa :) Un secondo /piatto unico/ antipasto (se fatto in versione mini).
Impasto delle crepes (nella versione originale che trovate qui c'era anche il latte di soia che io non avevo in casa)

- 1/2 tazza di farina integrale
- 1/2 tazza di farina di ceci
- acqua frizzante
- un pizzico di sale

Mischio il tutto con una frusta da cucina sino a ottenere una pastella piuttosto liquidina. Preparo una padella (antiaderente, piatta e con i bordini bassi) ungendola leggermente con olio e tamponando con un  pezzo di carta da cucina per uniformare l'unto su tutta la superficie della padella, quando sarà calda (fuoco medio) metto un mestolo di "impasto" e ruotando il tegame cerco di fare in modo che la pastella si stenda per bene coprendo tutto il tondo (siate rapidi perchè tende a rapprendersi in fretta). Ora mando i bordini verso l'interno con una paletta di legno per fare in modo che si giri meglio. Ora le strade si dividono ...I più avventurosi possono tentare la capovolta per aria (tipo frittelle americane), per chi come me è più imbranato si appoggia un piatto sulla padella e si capovolge, facendo poi riscivolare la crepes dal lato crudo per cuocerla.
 Per cuocere una crepes (ambo le parti) non ci vorranno più di 3-4 minuti.

Finito l'impasto io ho fatto un ripieno facendo saltare in padella cipolla rossa, cavolo verza (che adoro), poi aggiustando di sale,pepe e un goccio d'olio.

Prendo le crepes, metto al centro due cucchiaiate di ripieno e avvolgo. Pongo tutto un una teglia oliata (o con carta forno) e metto in forno in modalità grill al massimo per 10 minuti.




Sono venute davvero buone, sarebbe interessante provare anche a fare dei cannelloni vegan, con besciamella e  ragù vegetale.

lunedì 14 novembre 2011

RIUTILIZZO DELLE RETINE

riciclo creativo,retine agrumi riutilizzoCiao a tutti
Io di solito prendo frutta e verdura sfusa, riutilizzando successivamente i sacchettini di plastica sino a che non sono esausti. Ma al super non tutto si trova sfuso, e quando si è di corsa non si ha sempre il tempo di fermarsi a destra e sinistra.
Mi viene da sorridere perchè mia nonna utilizzata la rete dei limoni sopra ai bigodini ... A volte quando sei così immatura non ti accorgi delle cose che puoi imparare ...
Tornando a noi ! Io ho usato la retina dell'aglio per fare il cappuccio del vaso-germogliatore ... ed è anche migliore della vecchia zanzariera ! Se l'avete perso, questo è il post dove spiego come avere in casa germogli freschissimi.

giovedì 10 novembre 2011

LATTE DI MANDORLA

latte di mandorla fatto in casaCiao a tutti
Ho fatto diverse volte questa ricetta e questo latte è davvero delizioso, non ha nulla da spartire con quelli che si comprano (acidini o iperzuccherati).

Occorrono:

-200gr di mandorle (io le uso con la buccia)
- 500 ml + 500 ml d'acqua
- 2 cucchiai di malto/sciroppo (o due cucchiai di zucchero di canna)

Metto a mollo le mandorle in 500 ml di acqua per 10/12 ore (la ricetta diceva 24 ore ma a me così è venuta una schifezza) ... chiaramente se fà caldo mettete il contenitore in frigorifero. Ora aggiungo gli altri 500 ml d'acqua e i due cucchiai di dolcificante scelto (nel mio caso malto di riso) e frullo il tutto (con il frullino a immersione). Poi filtro con un canovaccio di cotone o lino separando la polpa dal "latte".
La bevanda si conserva in frigo per 3/4 giorni. E' una bevanda molto rinfrescante (e io da furba metto la ricetta in novembre :/) dal sapore delicato e dal profumo inebriante.
Con la polpa (che ormai saprà poco di mandorla) possiamo fare un "formaggio fresco" aggiungendo olio, limone, sale e pepe, possiamo fare uno scrub delicato al viso, metterlo nella torta,  nel riso all'indiana, farci delle polpettine ... mille cose, ma non sicuramente gettarlo!

martedì 8 novembre 2011

CREMA DI FAVE E BURGER DI RICICLO

crema di fave ricetta veganCiao a tutti
La settimana scorsa mio marito ha messo in ammollo le fave ed eravamo indecisi su come cucinarle. Io cucino spesso i legumi, ma non molto spesso le fave. Così ho deciso di trattarle come gli altri legumi.
Chiaramente parlo di fave secche (nel mio caso intere con buccia) che devono stare in ammollo una notte e poi bollite per un'oretta con l'aggiunta di qualche foglia d'alloro, dopo di che possiamo sbizzarrirci.
Io le ho semplicemente frullate (con l'aggiunta di un pò d'acqua), rimesse un attimo sul fuoco per amalgamare sale e pepe, servite con un filo d'olio e del timo (ottimo anche il rosmarino).
Il giorno dopo non ci andava mangiare ancora la crema così ho aggiunto un pò di salsa di soia (2- 3 cucchiai), pangrattato e due spicchi d'aglio tritati, e ho formato delle polpette schiacciate. Sono andata un pò ad occhio, ho aggiunto pangrattato fino a che l'impasto non mi consentiva di appallottolare delle polpettine.
Ho unto leggermente una padella e le cotte sino a che non si è formata una deliziosa crosticina (possono anche essere cotte al forno magari con il grill).

Noi ci siamo fatti un panino con i mini- burger ottenuti, ed era ottimo, una bella variante :)

sabato 5 novembre 2011

LA TERRA DEI CACHI

cachi da raccogliere Ciao a tutti
Che ridere... Mi è venuta in mente ora che scrivo questo post questa canzone di anni fà di Elio e le storie tese, esilarante. E' un piacere riascoltarla.
 Qui dove abito io è davvero "la terra dei cachi" ci sono tanti alberi anche nei giardini pubblici, ma inesorabilmente quando i frutti sono maturi si sfracellano al suolo... eppure sono così buoni.
I miei ne hanno una pianta che ne fà tantissimi, che distribuiamo a parenti, amici e scrocconi :)
Vi invito a raccoglierli (se sono in un giardino privato magari è meglio chiedere, difficilmente diranno di no) quando non sono ancora completamente maturi, mettendoli poi in casa vicino a delle mele che accelerano la maturazione (trucchetto di mia suocera). Raccoglietene un pò per volta, scegliendo quelli più colorati.

mercoledì 2 novembre 2011

FORTUNATO, ALMENO SPERO

Ciao a tutti
Due giorni fà sotto la legnaia abbiamo trovato questo colombello... Bel piumaggio, bello robusto, senza parassiti ... ma c'è un dettaglio ci vede pochissimo.
Un occhio a detta della veterinaria non si riprenderà (io spero che si sbagli), l'altro ha qualche problemino ma sembra salvo. Abbiamo subito iniziato la terapia, collirio, mix di farine amalgamate con acqua date con la siringa (ho dubbi che da solo mangi la granaglia nella ciotola), mix di vitamine ... ora dobbiamo solo aspettare.
Non mi vede arrivare verso di lui, solo quando lo tocco si agita... E con questi requisiti sarebbe sotto attacco di chiunque.
Mi hanno detto che con un occhio solo la sua vita non sarebbe comunque semplicissima, quindi non sò se potrà mai tornare davvero libero, ma sperando nel finale migliore io l'ho sistemato in entrata dove è riparato ma comunque all'esterno (non vorrei abituarlo al tepore delle mura domestiche se c'è la possibilità che torni a librarsi fuori).
L'ho chiamato Lucky perchè la Dea fortuna è cieca (un pò come lui), e non si sà mai che per empatia gli dia una manina :)



Aggiornamento (9 novembre 2011)
Per i fans del piccione ho novità. Dopo diverse visite veterinarie ho cambiato alimentazione (mangime in polvere per piccoli pappagalli reidratato da dare con una canula giù per la gola del tato e dei semi idratati per alcune ore da dare interi in modo che il suo organismo lavori meglio ) perchè Lucky era magrolino,
Malgrado collirio antibiotico, antibiotico ad ampio spettro e cortisone non ci vede, e fà dei mezzi giri con il collo ripetutamente, a volte prende a girare intorno, Povero, è davvero confuso.
Io sono contraria ai farmaci, ormai da anni. Credo non portino a niente di buono. Sugli animali però penso il discorso sia diverso (es profilassi filaria per il cane) .. Io da bambina ho visto il cane dei miei nonni morire di filaria, e vi assicuro che per lui è stato un inferno. Mi sento davvero in colpa quando somministro (o faccio somministrare) un farmaco ai miei pargoli. Sò che probabilmente fà male a loro e sicuramente a fatto male a milioni di animali da laboratorio. Ma che alternative ci sono? Cerco di darne solo in casi eccezionali dopo aver provato con terapie alternative.

martedì 1 novembre 2011

LOZIONE/TONICO LENITIVO

Ciao a tutti
Mixando diverse ricette di tonici Aromazone ho creato questo. Io mi ci trovo molto bene, specialmente in questo periodo che la temperatura scende e la pelle ha bisogno di conforto.
Serve:
tonico lenitivo fai da te- 40 /50 gr di infuso di fiori misti  (circa 40/50 ml)
Io lo ottengo scaldando leggermente l'acqua (non arrivare al bollore) e mettendoci dentro 5/6 cucchiai di fiori secchi. Nel mio caso ho scelto fiori con proprietà lenitive (camomilla, malva, rosa, calendula e fiori d'arancio), e lascio raffreddare completamente l'acqua.
- 2 cucchiaini di gel d'aloe (facoltativo)
- mezzo cucchiaino di amido di riso (nel mio caso ho messo la allantoina di aromazone)
- conservante facoltativo (io ho messo 10 gocce di cosgard)

Ho messo tutto in uno spruzzino (madornale sbaglio perchè grazie alla polvere ogni tanto si intasa, quindi siate furbetti optate per una bottiglietta).
 Come scritto il gel d'aloe è facoltativo come il conservante...Mi spiego meglio:
- Il gel d'aloe è una chicca in più ma già di per sè l'idrolato ottenuto sarà lenitivo
- il conservante si può aggirare in due modi: mettere il tonico in frigo (e durerà almeno 7/10 giorni), aggiungere mezzo cucchiaino di alcol per liquori (cosa che non consiglio se avete la pelle particolarmente sensibile)