"Ma cosa mangi? solo insalata?!" La frase che perseguita ogni veg! Qui propongo piatti vegetali gustosi, preparati con amore e rispetto. Condivido anche quello che imparo e penso possa essere utile sull'orto/giardinaggio, sulla cosmesi naturale e sul fai da te in genere... Cercando di riutilizzare il più possibile.
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venerdì 19 giugno 2020
DISPENSA ECO PER L'AUTOPRODUZIONE
Ciao a tutti,
Si parla spesso di scegliere prodotti più sostenibili : impatto ambientale ridotto, utilizzo di energie rinnovabili, flaconi con una percentuale inferiore di plastica o con materiali riciclati, prodotti sfusi, merci a km 0, materie prime biologiche o da situazioni eque e solidali...
Ci si perde tra certificazioni, etichette e pubblicità più o meno d'assalto.
Sono dell'idea che tutto questo sia semplicemente un meno peggio.
Non c'è una netta differenza tra un prodotto "classico" e uno "verde". Sono sfumature. Qui un post dove parlo di ingredienti cosmetici.
La vera differenza la fà l'autoproduzione e il boicottaggio. Non si può fare tutto da sè è ovvio e non si può improvvisare in materie in cui non si conosce, quindi ampio spazio alle ricerche...
Nulla è innocuo, nemmeno quello che è naturale. Quindi massima attenzione e seguire meticolosamente indicazioni e raccomandazioni.
Oltre a un vantaggio ecologico si ha anche un vantaggio economico.
Qui è utile fare qualche esempio : 1 litro di ammorbidente (10 lavaggi circa) mi costa circa 40 centesimi, 1 litro di detergente per bagno e cucina meno ancora, due tubetti di dentifricio poco più di 2 euro, Più di un kg di sapone solido delicatissimo oll'olio di oliva poco più di 5 euro ... Devo continuare?
Bisogna pure considerare che essendo produzioni senza materie prime dannose o inquinanti non sarebbe giusto equipararli al prezzo dei prodotti commerciali comuni, ma almeno a quelli biologici (veri).
I materiali necessari possono sembrare tanti, ma una volta creato il kit di base dovrete solo prendere di tanto in tanto quello che si esaurisce. Io consiglio di focalizzarsi su due o tre prodotti, prendere il necessario per farseli e poi pian piano allargare il giro.
Attrezzi per autoprodurre (da non utilizzare successivamente per scopi alimentari) :
- mixer a immersione
- caraffa graduala in pirex (resistente al calore)
- contenitori, pentole, cucchiai, utensili di cui tutti disponiamo
- contenitori di vecchi detergenti e cosmetici puliti per bene o vasetti generici.
Ingredienti necessari per produrre detergenti per la pulizia della casa:
- Acido citrico o aceto (meglio preferire il citrico, qui un link per saperne di più)
Reperibile in ferramenta fornite, negozi alimentazione naturale e online
- Bicarbonato
Reperibile al supermercato o nei negozi di detergenti
- Alcol Rosa
Reperibile al supermercato
- Soda solvay (carbonato di sodio) o percarbonato
Reperibile nei supermercati forniti, nei negozi di detergenti o online
- Detergente concentrato per i piatti ecologico
Reperibile al supermercato, negozi di detergenti
- Acqua demineralizzata
Si può recuperare gratis o comprare al supermercato
- Acqua ossigenata a 130 volumi (perossido di idrogeno)
Reperibile nelle ferramenta, nei colorifici, nei negozi di bricolage
Ingredienti per cosmesi e detergenza della persona:
- Olii vegetali
Reperibili al supermercato, dai produttori e nelle erboristerie/ bioprofumerie
- Glicerina vegetale e vitamina e
Reperibili su internet, bioprofumerie ed erboristerie fornite
- Burri e cere vegetali
Reperibili online e delle erboristerie/ bioprofumerie più fornite
- Cere emulsionanti, lecitina di soia, ecc
Reperibili su internet o per la lecitina al supermercato
- Argille e amidi
Reperibili al supermercato, in bioprofumeria /erboristea o negozi alimentazione naturale
- olii essenziali (non oli profumati)
Reperibili in erboristeria/ bioprofumeria o online
- Soda Caustica
Reperibile al supermercato, negozi di detergenti, negozi di bricolage o ferramente
- Allume di rocca o potassio
Reperibile in negozi di detersivi, bioprofumeria e online
- Gomme vegetali
Reperibili nei negozi di alimentazione naturale, in bioprofumeria e online
- Miche, ossidi e polveri per il make up
Reperibili in bioprofumeria o online
- Erbe, fiori, spezie essiccate o fresche
Reperibili in campagna gratuitamente o in erboristeria
- Cacao, farine, zucchero e sale
Reperibili dallo scaffale della cucina!
Qualche esempio di autoproduzione che continuo a fare e rifare :
detergente lavatrice, detergente vetri e superfici lisce, ammorbidente, sapone per viso e corpo, fondotinta minerale, burro corpo al cioccolato, gel di semi di lino per capelli, deodorante, scrub monodose idratante... Il resto è sparso sul blog ^-^
Ecco qualche link di siti che reputo affidabili per fare da sè detergenti per la casa e cosmesi per la persona:
Mammachimica
Saicosatispalmi
Ilcalderonealchemico
Siti dove acquisto materie prime
(nessuno sponsor nessuna fidelizzazione... Non ci ricavo un soldo bucato da questi link... Io ci acquisto e mi sembrano validi. tutto qui!)
- aroma zone
- green sistem
- la saponaria
venerdì 29 novembre 2019
INTERVIST-ETICHE : SARA MAMMACHIMICA
Ciao a tutti!
La cosa che in molti mi scrivono è che “non hanno tempo” di autoprodursi i prodotti, e questo lo capisco, ognuno ha le sue priorità e necessità. Una minoranza ha paura di fare pasticci e di usare l'ossigenata a 130 volumi, e anche questo lo capisco. Ma c'è solo bisogno di un po' di attenzione. Inoltre a volte è solo una falsa percezione del pericolo: al supermercato vedo gente mettere nel carrello, assieme ai figli e spesa, il famoso disgorgante liquido. Quel coso è molto più pericoloso del perossido (nell'etichetta è scritto che provoca gravi ustioni) ma dato che lo vendono al super nessuno ci presta attenzione...
C'è poi da fare una distinzione tra cosmetici e detersivi.
Altra intervista a una persona che ha davvero molto da
raccontarci, stavolta in una chiave diversa.
Si parla spesso di cibo sul mio blog, come legare una
dieta salutare all'amore per la terra e gli animali, come supportare i
lavoratori e non sprecare energie e materie prime, di come autoprodurre.
Oggi parliamo di un argomento molto importante :
l'autoproduzione dei detergenti per la casa.
Sara ( in arte Mammachimica) ci
aiuterà a capire cosa funziona e cosa no (e soprattutto perchè visto che ha una
formazione scientifica in materia!), un pò di chiarezza è necessaria in quanto
non tutte le info che impazzano sul web sono corrette o prive di rischi.
Bisogna comprendere dall'inizio che con i prodotti
ecologici occorre pazienza, non aspettarsi da subito l'effetto bomba del
detergente acquistato, sapendo trarre le proprie conclusioni sui perchè e sui
percome non danno gli stessi risultati.C'è da mettere in preventivo anche di
dedicarsi del tempo (assicuro poco in fondo.. Forse non molto di più che andare
al supermercato), per preparare le soluzioni che poi ci dureranno parecchi
mesi.
In realtà non sappiamo neanche cosa contengono i
flaconi che compriamo (la pubblicità non è che ci aiuti tanto tra la casalinga
distratta e il bambino vivace), anche se dovremmo starci molto attenti perchè
entrano in contatto con la nostra pelle, con il nostro apparato respiratorio,
ecc ..
E i simbolini riportati dietro le confezioni? Le
certificazioni sono tutte uguali o spesso sono specchietti per allodole?! Un
armadietto pieno di sostanze (spesso tossiche) con ognuna un uso specifico è
davvero necessario? Di questo e di altro oggi parliamo con Sara.
www.mammachimica.it |
Come hai iniziato a interessarti di cosmesi
ecologica?
Mi sono laureata in Chimica Analitica Ambientale
vent'anni fa, quando ancora l'eco bio non andava di moda. Quindi il mio
interesse per la sostenibilità e l'ecologia c'è da tanto! Però la spinta a
cambiare le mie abitudini nel campo della cosmesi e della detergenza in
generale, l'ho avuta con la nascita di Emiliano, il mio primo figlio. Nessun
cosmetico in commercio è ovviamente tossico o pericoloso, perché deve
sottostare a un regolamento e limiti di legge per quanto riguarda la quantità
non dannosa per l'uomo di ogni singolo ingrediente. Però per esempio l'aspetto
ambientale non è ancora presente nel regolamento cosmetici (mentre lo è per i
detersivi). Quindi non si può negare che alcuni prodotti siano assolutamente
più sostenibili di altri.
E inoltre, tra le migliaia di sostanze ammesse dal
regolamento, alcune risultano più problematiche di altre in base a nuove
ricerche scientifiche in corso. Ecco perché ho cominciato a “spulciare” bene
gli INCI e selezionare quello da spalmare addosso a mio figlio e a me, o con
cosa lavare i panni. Diventando mamma avevo una responsabilità in più. E il
forum di Fabrizio Zago è stato di enorme aiuto. Con la laurea in chimica ho gli
strumenti per comprendere delle cose. Ma la chimica è tutto...ed è
matematicamente impossibile conoscere tutto!
Fabrizio si occupa da anni di detergenza e cosmesi
ecologica ed è senza dubbio il massimo esperto in questo. Leggendo il suo blog
ho imparato e imparo ogni giorno come davvero rispettare l'ambiente e noi
stessi, perché sono consigli basati sulla chimica, una scienza esatta e quindi
obiettiva.
E' difficile prodursi in casa il proprio "kit
per pulizie"? quali sono gli ingredienti base? A parte la soddisfazione
personale e la salubrità nostra e dell'ambiente, è anche vantaggioso economicamente?
C'è qualche "pericolo" in cui possiamo imbatterci?
Prepararsi i detersivi a casa è facilissimo, ma il
punto è proprio questo: usare gli ingredienti giusti. Non perché li ha
consigliati Tizio o Caio, ma perché chimicamente hanno le proprietà per fare
quello che vogliamo.
Se devo lavare ci vogliono i tensioattivi e i più potenti sono nel detersivo piatti, in commercio ce ne sono di efficienti, economici ed a basso impatto, tipo quelli a marchio Ecolabel.
Se devo lavare ci vogliono i tensioattivi e i più potenti sono nel detersivo piatti, in commercio ce ne sono di efficienti, economici ed a basso impatto, tipo quelli a marchio Ecolabel.
Se voglio sgrassare, e quindi potenziare
il tensioattivo, ci vuole una sostanza con pH elevato, tipo la soda
solvay o la cenere del camino (entrambe a bassissimo impatto
ambientale e costo bassissimo se non nullo!).
Se voglio decalcificare serve una
sostanza acida, ma se voglio essere anche ecologica la devo scegliere bene. In
chimica anche un solo atomo cambia le cose. Meglio allora usare l'acido
citrico piuttosto dell'aceto, che ha un impatto più elevato ed è
corrosivo nei confronti degli acciai (tutto calcolato scientificamente).
Se voglio igienizzare serve un ossidante, come il perossido di idrogeno e il percarbonato.
Se non voglio buttare la lavatrice perché si riempie di schiuma, ci serve un po' di sapone tipo marsiglia, che non ha un elevata capacità lavante se messo in lavatrice da solo (calcolata anch'essa scientificamente), ma è un ottimo antischiuma e la distrugge. E rimane comunque un ottimo pretrattante, quando usato 100% sulla patacca.
Se voglio igienizzare serve un ossidante, come il perossido di idrogeno e il percarbonato.
Se non voglio buttare la lavatrice perché si riempie di schiuma, ci serve un po' di sapone tipo marsiglia, che non ha un elevata capacità lavante se messo in lavatrice da solo (calcolata anch'essa scientificamente), ma è un ottimo antischiuma e la distrugge. E rimane comunque un ottimo pretrattante, quando usato 100% sulla patacca.
Per non ritrovarmi i panni ingrigiti, a causa di acqua
troppo dura, allora bisogna anche prepararsi il citrato di sodio,
che si ottiene dalla reazione tra citrico e bicarbonato di sodio.
Su Mammachimica ci sono tutte le ricette, spiegate per
filo e per segno, anche con i video per qualcuna. Tutti i detergenti che
preparo non sono altro che la copia di quelli tradizionali, che ovviamente per
essere efficienti devono contenere anch'essi le sostanze giuste! Ma spesso
contengono anche altro che non serve o che inquina tipo: il profumo, il
colorante, il perlante, gli sbiancanti ottici, i riempitivi.
Personalmente ho grande soddisfazione ad autoprodurmi
i detersivi, per molti motivi. Innanzitutto perché sono ecologici ed efficienti
allo stesso tempo, essendo creati con criterio scientifico, hanno ingredienti a
basso impatto e riciclo sempre gli stessi flaconi. Inoltre, non hanno profumi,
che a me danno estremamente fastidio e sono inquinanti. E certamente si
risparmia: lo sgrassatore costa pochi centesimi, anche di meno se fatto con la
cenere e 1kg di detersivo lavatrice sarà circa 2 euro (di cui ne uso 30-40ml a
lavaggio).
Non l'ho mai calcolato perfettamente, magari lo farò e
aggiungerò alla ricette.
L'unica cosa a cui fare attenzione nelle preparazione
dei detergenti fai da te, è quando si deve diluire il perossido di idrogeno a
130 volumi (l'acqua ossigenata ad elevata concentrazione). E' la cosa più
biodegradabile che conosco (a parte l'acqua) ma è molto potente, va maneggiata
con cura, senza bimbi o amici pelosi nelle vicinanze. Ma anche quando scolate
la pasta o togliete la teglia dal forno dovete farlo!
Quali sono le perplessità che più ti vengono fatte
notare rispetto il fai da te di detergenti e cosmetici? Come convincere gli
scettici almeno a provare? Perché prodursi il detergente se al supermercato è
disponibile bello e pronto a poco costo, magari anche "eco"?
La cosa che in molti mi scrivono è che “non hanno tempo” di autoprodursi i prodotti, e questo lo capisco, ognuno ha le sue priorità e necessità. Una minoranza ha paura di fare pasticci e di usare l'ossigenata a 130 volumi, e anche questo lo capisco. Ma c'è solo bisogno di un po' di attenzione. Inoltre a volte è solo una falsa percezione del pericolo: al supermercato vedo gente mettere nel carrello, assieme ai figli e spesa, il famoso disgorgante liquido. Quel coso è molto più pericoloso del perossido (nell'etichetta è scritto che provoca gravi ustioni) ma dato che lo vendono al super nessuno ci presta attenzione...
C'è poi da fare una distinzione tra cosmetici e detersivi.
Per i cosmetici sono in realtà la prima ad
autolimitarmi, almeno per adesso.
A parte il deodorante, il dentifricio e poco altro,
non ci sono cosmetici su Mammachimica.
Il motivo è che autoprodursi i cosmetici necessita di
un'attenzione maggior rispetto a farsi i detersivi. La crema me la spalmo sulla
pelle, se non ho lavorato con estrema attenzione rispetto all'igiene degli
strumenti, dei contenitori e delle materie prime, rischio di avere nel
barattolino una coltura batterica...e mettermela addosso non è una buona idea.
I cosmetici necessitano dell'aggiunta di un buon
conservante, scelta cruciale tra efficacia, compatibilità e pH del prodotto. I
invece detersivi si autoconservano perché posso contare su pH estremi, che
ovviamente non posso applicare ai cosmetici perché rischierei di bruciarmi
letteralmente la pelle! Inoltre, per fare i cosmetici ci vuole una profonde
conoscenza degli ingredienti usati. Vedo molte ricette in cui si mettono gocce
di oe come se fosse acqua...gli oli essenziali, nonostante siano naturali, sono
estremamente potenti, proprio perché sono l'essenza concentrata di alcune
molecole chimiche efficaci contenute nella pianta. A seconda della concentrazione
o del tipo di oe, potrebbero diventare molto pericolosi.
Ma questo non significa che non si debbano fare i
cosmetici fai da te! Ci sono siti seri e rigorosi in cui tutto viene analizzato
e spiegato con cura. Come c'è Mammachimica per i detergenti.
Per convincere gli scettici a cimentarsi nel fai da te
posso dire che ho giornalmente riscontri di persone che mi ringraziano perché
gli ho “cambiato la vita”: hanno la soddisfazione di non dipendere dal
supermercato, di inquinare meno, di spendere meno e di lavare bene! E si
chiedono sempre: perché non l'ho fatto prima?
Ma certamente, per tutti quelli che non si sentono ancora pronti o non hanno tempo, ci sono finalmente cose buone anche al supermercato e vi assicuro che quando ho iniziato non c'erano! Questa è una cosa positiva, tutto è migliorabile ma credo che siamo sulla buona strada.
Ma certamente, per tutti quelli che non si sentono ancora pronti o non hanno tempo, ci sono finalmente cose buone anche al supermercato e vi assicuro che quando ho iniziato non c'erano! Questa è una cosa positiva, tutto è migliorabile ma credo che siamo sulla buona strada.
A cosa fare attenzione sulle etichette dei
detergenti in commercio? Come mai sono riportati solo parte degli ingredienti?
Cosa evitare o preferire?
Sulle etichette dei detergenti per la casa o il bucato
quasi sempre non sono scritti tutti gli ingredienti (a differenza dei
cosmetici) perché possono farlo per legge.
Ma la legge dice anche che deve essere indicato un
sito web dove gli ingredienti devono essere scritti tutti. Purtroppo non c'è un
linguaggio inci univoco come per i cosmetici, ma l'ecobiodizionario di Fabrizio
Zago (ww.ecobiocontrol.bio) è adesso anche per i detergenti e con pazienza
stanno inserendo tutti i vocaboli con cui è indicato uno stesso ingrediente nei
detersivi. E aiuta veramente tanto nella valutazione del prodotto.
Però nelle etichette è scritto quello a cui fare
attenzione. Personalmente non tollero gli sbiancanti ottici (o azzurranti
ottici): sono una truffa, fanno apparire bianco quello che non è perché
ricoprono il tessuto con una pellicola che fa riflettere e raggiungere ai
nostri occhi una colorazione bianca. Oltre prenderci per i fondelli, gli
azzurranti sono anche molecole non proprio sostenibili e possibili
allergizzanti.
Se invece vedo indicate parole tipo: amilase,
proetease, ecc. allora il prodotto ha una marcia in più: contiene enzimi che in
dosi bassissime rendono più efficiente il detergente.
Di certo se sull'etichetta compare il simbolo del
“fiorellino europeo”, allora state tranquilli che ci trovate davanti ad un buon
prodotto: avrà un basso impatto ambientale ed elevate prestazioni (entrambe
calcolati scientificamente) e prezzi simili a quelli pubblicizzati se non più
bassi. Sono i prodotti Ecolabel, la certificazione europea di qualità, e si
trovano in tutti i supermercati, anche nei discount.
Ancora meglio se trovate il logo di Ecobiocontrol, sia
sui cosmetici che sui detersivi. Anche l'etica dell'azienda e stata tenuta
conto per avere tale simbolo.
Come avere un effetto "disinfettante" su
capi e superfici? E' davvero necessario "sanificare"? se si cosa?
Possiamo ottenere buoni risultati col fai-da-te o è meglio preferire prodotti
dalla grande distribuzione?
Come scritto sopra, possiamo igienizzare in modo
ecologico ed efficiente con il fai da te utilizzando un ossidante: l'acqua
ossigenata alle opportune concentrazioni (non quella per le ferite) per le
superfici e i bucati colorai o delicati, cioè quelli che non possiamo lavare ad
alte temperature; il percarbonato invece è perfetto per il bucato di bianchi e
resistenti, perché funziona ad elevate temperature.
Ma di certo non è necessario igienizzare tutto, anzi!
A meno di infezioni in corso o problematiche varie (tipo panni che puzzano perché a lungo nella cesta o perché abbiamo sudato molto o li abbiamo usati in ambienti particolari), sanificare tutto potrebbe essere anche controproducente. Fortunatamente in Italia la maggior parte delle persone vive in ambienti salubri e puliti. Su tutte le superfici e sul nostro corpo sono ovviamente presenti dei batteri, spesso innocui e tranquilli. Se facciamo sempre piazza pulita di tutto, lasceremo più spazio libero ai germi “cattivi” che magari sono pochini all'inizio ma forti e lo conquistano facilmente (senza alcun ostacolo).
Ma di certo non è necessario igienizzare tutto, anzi!
A meno di infezioni in corso o problematiche varie (tipo panni che puzzano perché a lungo nella cesta o perché abbiamo sudato molto o li abbiamo usati in ambienti particolari), sanificare tutto potrebbe essere anche controproducente. Fortunatamente in Italia la maggior parte delle persone vive in ambienti salubri e puliti. Su tutte le superfici e sul nostro corpo sono ovviamente presenti dei batteri, spesso innocui e tranquilli. Se facciamo sempre piazza pulita di tutto, lasceremo più spazio libero ai germi “cattivi” che magari sono pochini all'inizio ma forti e lo conquistano facilmente (senza alcun ostacolo).
Aceto. Viene menzionato in tantissime ricette per la
detergenza di casa e persona, perché credi non sia ecologico e anche poco
funzionale? Suggerisci di sostituirlo con acido citrico.. Ma la creazione, il
confezionamento e spesso il trasporto (poiché non sempre facilmente reperibile)
di questa polvere bianca non avrà i suoi aspetti negativi?
Si l'aceto è spesso l'ingrediente principale di chi
vuole proporre pulizie eco-bio, ma purtroppo non ha la competenza per dare
informazioni del genere.
Il fatto che non sia ecologico “non lo credo io”. Qui
non stiamo parlando di religione. Lo dice la scienza e i calcoli appositi per
questo tipo di problematiche. E quelli relativi all'acido citrico sono i
calcoli dell'Unione Europea, non di un ente qualsiasi.
Gli strumenti di calcolo sono gli stessi che studiavo io 20 anni fa a Chimica degli Inquinati, ma ora le conoscenze sono maggiori.
Se per degradare/eliminare un litro di acido acetico (contenuto nell'aceto e il responsabile del suo impatto ambientale) ci vogliono1666 litri di acqua ed
invece per degradare un litro di citrico ce ne vogliono 31, non credo serva una
laurea in chimica per concludere chi sia meglio usare...
Inoltre l'acido acetico è usato come sostanza per testare la bontà o meno degli acciai, perché li corrode. Ripeto, in chimica anche solo un atomo di differenza tra due molecole cambia totalmente le proprietà chimiche o fisiche della sostanza. In questo caso acido citrico e aceto sono entrambe acidi, ma uno è molto più corrosivo dell'altro. Si sono trovati metalli nell'acqua di scarico delle lavatrice che usano aceto come ammorbidente...qualcosa si sta corrodendo piano piano...
Gli strumenti di calcolo sono gli stessi che studiavo io 20 anni fa a Chimica degli Inquinati, ma ora le conoscenze sono maggiori.
Se per degradare/eliminare un litro di acido acetico (contenuto nell'aceto e il responsabile del suo impatto ambientale) ci vogliono
Inoltre l'acido acetico è usato come sostanza per testare la bontà o meno degli acciai, perché li corrode. Ripeto, in chimica anche solo un atomo di differenza tra due molecole cambia totalmente le proprietà chimiche o fisiche della sostanza. In questo caso acido citrico e aceto sono entrambe acidi, ma uno è molto più corrosivo dell'altro. Si sono trovati metalli nell'acqua di scarico delle lavatrice che usano aceto come ammorbidente...qualcosa si sta corrodendo piano piano...
Infine, ma non di meno importanza, i detergenti che
usano acido acetico come unico principio attivo sono fuori legge vigente.
Per quanto riguarda la produzione dalla polvere di
acido citrico, tempo fa il processo aveva degli inconvenienti relativi
all'impatto ambientale. Ora è tutto prodotto tramite biotecnologia, come
avviene anche per l'insulina (indispensabile per i diabetici, ma che non si
avrebbe in quantità adeguata a soddisfare la richiesta se non si ricorresse alla
biotecnologia).
L'acido citrico in pratica si ottiene
tramite fermentazione biologica: dei fermenti modificati geneticamente*
“digeriscono” scarti alimentari (frutta, verdura, ecc) e trasformano questi
vegetali in molecole di acido citrico (assolutamente identiche e
indistinguibili a quelle contenute nel limone).
Il processo è sostenibile e ricicla scarti vegetali,
la polvere che si ottiene viene trasportata in barattoli o buste che certamente
pesano meno delle bottiglie di vetro dell'aceto e quindi richiedono meno
energia per il trasporto.
Davvero non vedo aspetti negativi nell'uso dell'acido
citrico come alleato nelle eco pulizie.
E' vera la credenza che in lavatrice più detersivo
si mette più sarà efficace? E per quanto riguarda la temperatura?
Per la dose di detersivo è vero il contrario!
Se mettiamo troppo detersivo rischiamo di fare una marea di schiuma, che sottrae acqua alla serpentina e ci rompe la lavatrice. Non solo, troppa schiuma attutisce lo sbattimento dei panni e quindi peggiora la capacità lavante.
Se mettiamo troppo detersivo rischiamo di fare una marea di schiuma, che sottrae acqua alla serpentina e ci rompe la lavatrice. Non solo, troppa schiuma attutisce lo sbattimento dei panni e quindi peggiora la capacità lavante.
Il dosaggio scritto in etichetta dal produttore di
detersivo ci può dare un'indicazione di massima, soprattutto in base alla
nostra acqua, se dura o dolce. Ma poi dobbiamo fare delle prove o regolarci in
base a “cosa” stiamo lavando. Il formulatore infatti fa una media degli
“sporchi standard”, ma non può sapere quanto è zozzo il nostro personale
bucato! Magari ne basta molto meno..anche perché spesso mettiamo cose
praticamente pulite in lavatrice (ci laviamo e cambiamo tutti i giorni e viviamo
in ambienti puliti).
La temperatura invece ha un grande effetto
sull'efficacia del lavaggio, se non ricordo male ogni 10 gradi possiamo quasi
dimezzare la dose di detersivo. Ma alcune cose non possiamo lavarle ad alte
temperature e quindi per avere un bucato bello pulito dobbiamo pretrattare le
patacche e usare un po' di candeggina delicata a base di acqua ossigenata,
efficace anche a freddo.
Profumazioni e oli essenziali. Sul tuo sito consigli
spesso di non inserirli, come mai? Il profumo di un detergente (per quanto
chimico) è innegabilmente attrattivo, forse perché siamo un po' assuefatti?
Non ci sono mai aggiunte di profumazioni nelle ricette
di Mammachimica, sia con oli essenziali che sintetici per vari motivi.
Innanzitutto perché il profumo non lava! Quindi è
assolutamente inutile in un detersivo, tutto ciò che non serve inquina o è
sprecato.
Inoltre la maggior parte degli allergeni sono
contenuti proprio nelle profumazioni, questi potrebbero causare fenomeni di
sensibilizzazione, quindi, soprattutto per i bambini, sarebbe meglio non usare
detergenti profumati (da nulla, ne sintetico ne oe).
Dal punto di vista ambientale, i profumi sintetici,
soprattutto quelli usati negli ammorbidenti che devono durare addirittura 15
giorni, sono molecolone grosse e inquinanti. Ma anche gli oe lo sono. Sono
naturali è vero, ma non tutto ciò che è naturale è automaticamente buono
(l'amianto, il botulino, il petrolio è naturale, ma non significa che sia una
cosa buona con cui venire a contatto).
A volte i detergenti con profumazioni derivanti da oe
risultano addirittura più impattanti di quelli con profumo sintetico, quindi
sta al formulatore dosarli molto bene.
C'è poi una nuova lista e nuovi studi che faranno
togliere parecchi oe dalla circolazione, perché dannosi per la salute.
Infine c'è l'aspetto pratico/chimico: gli oe sono oli,
pertanto non si mescolano con le soluzioni acquose di cui sono fatti tutti i
detergenti fai da te. Lo sanno anche i bambini che acqua e olio non si
mescolano...Metterli per esempio in un detersivo per lavatrice liquido
significa che galleggeranno in superficie, li travaserai al primo prelievo e li
sprecherai nella lavatrice. Andranno dritti dritti nello scarico al primo
risciacquo, perché non hanno fissativi come quelli commerciali, non si fissano
ai tessuti e quindi non li profumeranno.
Sono dell'idea che vale la pena provarci, prendere
coscienza di cosa usiamo per la nostra cura e quella della nostra casa... E
riversiamo nell'ambiente.
Poi siamo davvero liberi di scegliere, ma con le
informazioni giuste! Magari sentendo tante campane.
Avete altre domande? Dubbi? Curiosità? visitate il
sito MAMMACHIMICA approfondendo
alle voci che più vi attanagliano e se non trovate risposta consultate Sara che
sarà certamente felice di aiutarvi (abbiate la gentilezza di leggere prima
perchè è un sito intriso di informazioni e magari potete rispondere da soli
alle vostre domande)
*I microorganismi modificati vengono
appunto sottoposti alla tecnica del DNA ricombinante, inserendo un gene che gli
consenta di produrre quello che vogliamo (basta fornirgli il materiale di
base).
Come un piccolo robot il microorganismo userà le
istruzioni per assemblare la proteina/enzima/sostanza di cui abbiamo
bisogno (simile a ciò che avviene durante la fermentazione del mosto d'uva o
della birra, dove i microrganismi producono nuove sostanze a partire dagli
zuccheri presenti nelle sostanze vegetali di partenza).
L'acido citrico, l'acido ialuronico (che
prima si estraeva dalle creste di gallo..o dall'umor vitreo delle mucche), l'insulina,
l'ormone della crescita, la chimosina (per far cagliare
il latte e fare il formaggio, che prima si estraeva dal vitellino..dopo averlo
ucciso ovviamente), la tripsina (per far digerire il latte
artificiale ai neonati), la vitamina B2, l'enzima
che sbianca i jeans, gli enzimi nei detresivi, il collagene,
parecchi farmaci salvavita, sono TUTTI derivanti da
microoorganismi modificati.
Perchè non ci sarebbe modo di averli in altro modo
nelle quantità che servono per tutti e inoltre queste molecole sintetiche sono
più pure (es l'insulina o la tripsina, non dà i problemi di allergia che invece
dava prima).
I microrganismi che le hanno prodotte hanno il DNA
modificato, ma loro non sono modificate! perchè loro non hanno DNA.
La molecola di acido citrico
non ha DNA, è esattamente identica a quella nel limone, non darà problemi alla
biodiversità o alla natura, e inoltre sono cose prodotte in laboratorio e stop
(non vengono immessi microorganismi nell'ambiente)
venerdì 27 settembre 2019
INCI... QUESTO SCONOSCIUTO
Ciao a tutti!
Oggi volevo parlare degli ingredienti del mondo cosmetico
(sia cosmetici decorativi che per la cura della persona) facendo un pò
chiarezza su alcuni punti.
Preciso subito che io non sono ne chimica, ne estetista, ne niente di niente.. Ma negli anni.. cercando di studiare, capire e provare
qualcosa penso di averlo portato a casa. Quindi condivido volentieri :)
Per prima cosa vorrei dire che molto di quello che ci viene
sbattuto letteralmente in faccia tramite vari mezzi pubblicitari non ci serve.
Esempio : vogliamo idratare la nostra pelle? non serve un prodotto apposito per
ogni singola porzione del corpo (crema mani, crema viso, crema contorno occhi,
crema per i piedi, ecc..) basterà una buona crema idratante di base oppure un
burro o un olio. Uno non dieci.
Ognuno poi conosce i propri bisogni (o li impara a conoscere)
e decide cosa gli serve o che che capricci vuole togliersi. L'importante è che
siamo NOI a scegliere non i messaggi pubblicitari.
Ogni volta che si fà la spesa è come votare, scegliamo. Non
solo una semplice crema... Ma chi finanziare.
Ricordiamo in oltre che la pelle assorbe tutto quello che ci
spalmiamo sopra, trattenendo e portando all'interno. Quindi spalmarsi sostanze
nocive è un pò come ingerirle.
Ogni prodotto deve avere l'INCI (Interational Nomenclature
of Cosmetics Ingredients) riportato sulla confezione o alcune volte lo si trova
stampato sull'espositore in negozio; qui troviamo in ordine decrescente tutti
gli ingredienti che lo compongono, riportati in latino o in inglese.
E' importante leggerlo, anche se non conosciamo tutte le
voci, per capire cosa realmente il prodotto contiene, o quantomeno averne
un'idea. Quante volte magari vediamo una crema con un packaging accattivante
che recita "con olio di argan"? Si magari l'olio di argan c'è, ma è
in fondo alla lista... In pratica ne contiene una lacrima. E il resto? Se
leggiamo lo possiamo sapere!
Quindi come i prodotti alimentari, si gira la confezione e
si legge tutta l'etichetta non fermandosi allo slogan davanti.
CATEGORIE DI INGREDIENTI SU CUI SOFFERMARSI (E INFORMARSI) :
SOSTANZE GRASSE IDRATANTI
Ovviamente queste sostanze hanno lo scopo di creare un
effetto barriera sulla pelle, in modo di proteggerla (ad esempio dal vento), di
idratare, ma si potrebbero anche occludere i pori. In teoria la pelle dovrebbe
essere autonoma, sviluppa già il suo sebo... Ma in pochi hanno la fortuna che
questo materiale non sia nè in eccesso nè in difetto.
Gli olii (che si riconoscono per il nome botanico dell'olio
seguito da "oil" esempio : olio di ricino -ricinus communis seed oil)
I burri vegetali ( che si riconosco per il nome botanico
seguita da "butter" esempio burro di karitè - butyrospermum parkii
butter). Questi ingredienti possono essere anche idrogenati (hydrogenated) quindi
trattati per attenuarne ad esempio i profumi forti e renderli più duraturi nel
tempo, in questo caso sarebbe meglio evitarli .
Assolutamente da evitare il grasso animale (di solito bovino
scarto di macellazione) indentificabile come tallow (ancora purtroppo diffusissimo
il sodium tallowad nelle saponette).
Esistono molti "grassi" dannosi per la pelle di
origine petrolchimica che fanno male alla pelle ma hanno il pregio di rendere
molto, essere piacevoli al tatto ("effetto seta") ed essere
economici. Li possiamo trovare con diversi nome : paraffanum liquidum,
petrolatum, mineral oil. Io direi che è meglio evitarli.
Ancora una parola la dedico agli olii esotici come la palma
o il cocco frutto di deforestazioni,
frodi ecologiche e maltrattamento di lavoratori, anche l'olio di soia o mais
deve farci sorgere qualche dubbio in quanto è facilmente ogm in agricoltura
convenzionale.
SILICONI, PARABENI E ALTRI INGREDIENTI DA EVITARE
Questi ingredienti sono ormai nel mirino da parecchio tempo,
condannati senza riserve dalla cosmesi naturale. Alcuni affermano che non siano
poi così dannosi (specialmente se a piccole dosi), ma perchè rischiare?
I siliconi rendono
creme e trucchi più setosi e duraturi (si riconoscono negli INCI poichè
teminano con "one" o "xane" ad esempio gli onnipresenti dimethicone
ciclopenthasyloxane).
I parabeni sono conservanti (si indentificano facilmente
poichè finiscono con" paraben") da anni sotto accusa perchè penetrano
nella pelle e rimangono intrappolati nei tessuti.
Altri conservanti accusati di essere cessori di formaldeide
sono l'imidazolidinyl urea e il diazolidynl urea, la cocamide mea, tea o dea
oltre a essere aggressiva è potenzialmente cancerogena.
Sicuramente i derivati plastici possiamo cercare di evitarli
(ad esempio copolymer, acrylic, styrene)
Un pò di attenzione bisognerebbe prestarla in prodotti
lavanti (come shampoo o bagnoschiuma) ai tensionattivi utilizziati ovvero la
sostanza che permette la creazione di schiuma all'inizio dell'INCI. Ce ne sono
di più aggressivi e di derivazione chimica come il sodium laureth sulfate e il
sodium lauryl sulfate .Alcuni meno aggressivi derivati da materie prime di
origine vegetale (seppur lavorate) come cocamidopropyl betaine e sodium coco
sulfate
Sarebbe meglio evitare anche tutte le sigle con numeri o
brevi scritte maiuscole (come PEG, BHA, EDTA, polyquaternum 11) poichè tutti
ingredienti inquinanti e sintetici.
Un pò di attenzione andrebbe anche dedicata al triclosan un
antibatterico molto potente, registrato come pesticida, tossico e cancerogeno.
Mi è capitato anni fà di leggerlo su un dentifricio.
CERE E GOMME
Servono a legare, emulsionare e gelificare.
Le cere possono essere vegetali o di origine animale (come la cera d'api - cera alba) hanno un azione emulsionante e protettiva; sono indicate col termine cera o wax (ad esempio la cera carnauba - copernica cerifera cera). Nei prodotti molto idratanti (come i burri labbra) può anche esserci la lanolina (lonolin) secrezione del manto della pecora.
Le cere possono essere vegetali o di origine animale (come la cera d'api - cera alba) hanno un azione emulsionante e protettiva; sono indicate col termine cera o wax (ad esempio la cera carnauba - copernica cerifera cera). Nei prodotti molto idratanti (come i burri labbra) può anche esserci la lanolina (lonolin) secrezione del manto della pecora.
Le gomme rendono gel i liquidi, ce ne sono tante ... Tra le
più famose la xantana, la guar, l'acacia... Attenzione perchè ne esistono anche
di origine animale come la gocca lacca (secrezione di un insetto).
COLORANTI
Di origine vegetale (come la clorofilla, la curcuma, la
barbabietola in polvere, il carbone) o animale (come la cocciniglia).
Identificabili con CI (Color Index)e una serie di numeri.
Da 10.000
a 74.999 sono organici di sintesi, da 75.000 a 75.999 organici
naturali, da 76.000 a
76.999 basi a ossidazione e da 77.000
a 77.999 pigmenti inorganici.
Consideriamo che in un prodotto decorativo (make up) sono
ovviamente indispensabili, in una crema anche no.
PROFUMI E ALLERGIZZANTI
"Parfum" ovviamente indica una profumazione (di
solito artificiale), più in alto è nell'inci più si sentirà e più il prodotto
potrebbe essere aggressivo (o con ingredienti che fanno un odore spiacevole da
coprire).
Gli allergeni di solito sono al termine della lista (esempio
eugenol, limonene, cinnamal).
I prodotti possono anche essere arricchiti e profumati con
olii essenziali, che troveremo riportati nell'INCI con il nome botanico della
piante seguito da "essential oil (esempio : olio essenziale di limone -
citrus essential oil)
SOSTANZE "PREZIOSE"
Queste sono sostanze solitamente messe in minima parte nei
cosmetici, ma il solo fatto di averne una goccia rende possibile dichiararla a
caratteri grandi e fare presa su tantissimi consumatori.
Inutile che io mi perda in chiacchiere sull'eticità di inserire
in un cosmetico veleno d'ape, placenta di non sò quale bestiola o bava di
lumaca.
Tra quelle che io personalmente ritengo utili ci sono :
- Olii e burri pregiati meglio se d'agricoltura biologica e
solidali, non trattati
- Vit E (allunga la conservazione degli oli ed è idratante)
- L'aloe vera
(idratante e rimpolpante)
- vari estratti di origine vegetale, meglio se posizionati
in alto nell'INCI
Possiamo anche definire una regola generale .. Un pò come
per i prodotti alimentari: meno ingredienti ci sono e meglio è. L'idea che un
prodotto con INCI lungo e complesso sia migliore è una favola che ci viene
raccontata, molto meglio un prodotto con pochi ingredienti validi, ben
riconoscibili e funzionali.
Mi è impossibile menzionare tutti gli ingredienti più
diffusi (ce ne sono tantissimi!) , ma volevo semplicemente dare un'idea
generale sulla formulazione di un cosmetico, su quante cose non conosciamo e
compriamo senza farci troppe domande (spesso "a scatola chiusa").
Non serve essere un esperto del settore per avere un'infarinatura
dell'argomento, basta un pò di ricerca e non cadere nell'acquisto compulsivo
(avendo modo di verificare con calma se l'oggetto in questione è adatto alle
nostre esigenze).
Voglio anche ricordare che dobbiamo fare massima attenzione
ai prodotti cosmetici che applichiamo ogni giorno e stanno tante ore a contatto
con la pelle (specie su zone molto sensibili come parti intime, ascelle, bocca,
contorno occhi), possiamo invece essere meno rigorosi su prodotti a risciacquo
o che utilizziamo saltuariamente o per poco tempo. Questo non vuol dire non
controllare !
Per mia etica, nei prodotti che non riesco a creare a casa,
scelgo formulazioni totalmente vegetali, non testate su animali e di ditte su
cui mi informo e ritengo "serie".
LINK UTILI
venerdì 30 agosto 2019
MACERATO DI ORTICA
Ciao a tutti!
Noi abbiamo deciso ormai da tempo di non utilizzare chimica
nell'orto, nè fertilizzanti nè trattamenti vari. Anche sul letame abbiamo molte
riserve (negli allevamenti gli animali vengono imbottiti di schifezze e le
condizioni igieniche sono molto precarie dubito possano evitare di riversarli
nelle deiezioni).
Quando in orto si presenta un problema o uno squilibrio,
cerchiamo una soluzione naturale nel rispetto dell'ambiente e se possibile che
non uccida i parassiti ma li allontani; sperando che nel lungo termine queste scelte portino a una maggior ricchezza, autonomia ed equilibrio di terreno, dei batteri e di tutti i piccoli abitanti.
Validi alleati che possiamo crearci da soli a costo zero
sono i macerati o i decotti.
Oggi parliamo del macerato di ortica.
A cosa serve?
E' un validissimo fertilizzante, allontana pidocchi (afidi), lumache e formiche.
Come si realizza?
Macerazione delle ortiche.
Io utilizzo un secchio, lo si
riempe di ortiche (tagliandole e non strappandole in modo possano facilmente
ricrescere), schiacciando in modo che il materiale vegetale sia veramente tanto
e lo si ricopre con l'acqua, appena necessaria a coprire le ortiche.
Coprire il secchio con un telo di cotone o una zanzariera
fermata con un elestico.
Ogni giorno per circa una settimana (o anche meno se fà
caldo) si apre e si mescola. E' pronto quando girando col bastone non produce
più schiuma. Lo si può quindi filtrare e riporre in taniche o in secchi ben
chiusi e utilizzarlo quando ci occorre.
Puzza tantissimo, ma la sua efficacia è stupefacente. Si dice di aggiungere circa 100gr di bentonite per sfavorire la formazione di cattivi odori.. Ho provato ma sinceramente non ho trovato particolare efficacia.
Come si utilizza?
Alcuni dicono di non utilizzare su cavoli, cetrioli e pomodori. Sui cavoli ho letto (e verificato) tende ad attirare la farfalla cavolaia... Ma sul resto non ho trovato fonti utili che mi spiegassero il perchè non andasse somministrato.
venerdì 23 agosto 2019
CONIGLIO DOMESTICO (CURA DEL)
Ciao a tutti!
Oggi parliamo di lapini, i miei adorati.
Devo premettere che si amo tutti gli animali, ma i conigli
hanno un posto speciale nel mio cuore. Honey (il mio piccino che oggi ha 11
anni) mi ha insegnato molto e mi ha avviato verso il percorso veg. Ricordo che
in alcune discussioni sui forum sui conigli pensavo tra me e me : " Perchè
dovrei mangiare maiale, pollo, manzo, ecc... Se ho tanta cura e rispetto per il
coniglio?"
Non aveva senso e mi
sentivo un'ipocrita. Così è iniziato tutto. Grazie mio caro Honey.
Si stima che il coniglio è il terzo animale d'affezione più
presente nelle case, ovviamente dopo cane e gatto. Così ci tenevo a fare una
breve guida con qualche precisazione. Cerco di condensare quello che ho
imparato in undici anni di convivenze.
Evitiamo di comprare un coniglio. Non è un soprammobile! Ci
sono molte associazioni che gestiscono dei trovatelli e molti privati che se ne
vorrebbero disfare. Troveremo certamente un piccino che verrà a casa con noi. Nani,
arieti, teste di leone, giganti.. Troveremo quello che vorremo avere al nostro
fianco e quello che ne avrà davvero necessità. I figli non si scelgono,
dopotutto.
Queste stupende pallette di pelo non sono così innocue come
si crede. Se non vanno d'accordo si danno delle gran botte. E bisogna fare
attenzione.
La coppia che di solito funziona meglio è maschio - femmina
entrambi sterilizzati. Due maschi difficile vadano d'accorso .. Anche se sono
fratelli potrebbe essere che crescendo qualcosa si incrini e anche per due
femmine ... Che dire? Non è facilissimo.
Io oltre a Honey, ho due coppie di femmine e alternano
periodi di dormite e mangiate vicine guancia-a-guancia a liti e strappi di pelo
...Hanno trovato più o meno un equilibrio, ma non è sempre stato rose e fiori.
D'altro canto uno si annoia e si sente solo.
Si può anche considerare la convivenza tra un coniglio e uno
o più porcellini d'india, di indole più
pacifica e esigenze simili, che spesso dà dei buoni risultati.
Per quanto riguarda le spese di vitto e alloggio da uno a
due davvero cambia poco.
Le spese veterinarie, si quello un pò cambia ... Poi dipende
anche da che necessità avranno nella vita.. E chi può saperlo?
Il coniglio come tutti sanno è un erbivoro, questo significa
che il suo cibo d'elezione è l'erba. Per farlo stare bene in salute
(soprattutto per la continua limatura di denti e corretto funzionamento
dell'intestino) bisogna raccogliere erbette (in posti non contaminati da
continui passaggi di cani e gatti o vicino alle strade o vicino a cambi
coltivati intensivamente).
Se non abbiamo a disposizione posti dove effettuare la
raccolta o in inverno con neve e gelo possiamo acquistare del fieno, che
lasceremo a disposizione lungo tutto l'arco della giornata. Consiglio di non
acquistare i pacchi piccoli dei pet store ma trovare qualcuno che o li produce
in formati rettangolari (contadini o rivenditori) o rivolgersi a maneggi e
scuderie (di solito appunto è cibo per i cavalli di primo taglio in gergo). E'
più ecologico (zero plastica), spesso (ma non sempre) di migliore qualità e più
economico (tantissimo più economico, specialmente per cho ha diverse boccucce
da sfamare).
Le erbe per lui commestibili sono molte, ma è necessario
conoscerle (qui un link molto ben fatto). Le più comuni sono tarassaco, graminacee,
trifoglio, erba medica, borsa del pastore, piantaggine, asprelle,ecc ... In
abbinata a queste possiamo proporre verdure e poca frutta (causa
fermentazione). Tra i vegetali che mi sento di proporre ci sono tutte le
insalate, radicchi, carote (ciuffi compresi), cetrioli, pomodori, peperoni,
prezzemolo (poco come tutti gli alimenti ricchi di calcio in quanto possono
creare problemi ai reni), mele, arance, bucce dell'anguria.
Sono tossici i legumi (anche i fagiolini), l'avocado, le
parti verdi dei pomodori, le patate, aglio, cipolla.
Non consiglio di acquistare mangimi in pellet se non per
esigenze particolari come animali con problemi ai denti o debilitati e nel caso
molta attenzione poichè non devono contenere tra gli ingredienti nè farine di
cereali nè zuccheri.
Invece divieto assoluto per pane o mix di semi e granaglie,
non è loro cibo, crea problemi, li fà solo ingrassare (a questo proposito che
cibi usano secondo voi negli allevamenti!?).
A proposito di animali che fanno fatica a mangiare o hanno
problemi, è molto utile tagliare a pezzi molto piccoli i vegetali preferiti o
anche frullare (come nel caso di mele o carote).
Come premio (quindi in piccole dosi) possiamo offrire
rondelle di banane o uvetta passa. Vi adoreranno. Lasciate perdere snack, drops
o porcherie varie.
Acqua pulita e fresca sempre a disposizione. Il beverino la
mantiene più pulita, la ciotola è più immediata. A voi la scelta.
Se potete offrite loro un acqua valida, non tutte le acque
del rubinetto così come scendono sono buone nè per noi nè per loro.
Il coniglio ha bisogno di muoversi, saltare, allungarsi,
ecc... quindi la gabbia è da evitare (anche se fosse un coniglio nano).
L'ideale sarebbe predisporre una stanza con alcune lettiere
dove il piccolo farà i bisogni e la gabbia aperta con il cibo. La stanza a sua
disposizione dovrà essere sicura. Senza fili da rosicchiare a vista (o almeno
sopra al metro di altezza), oggetti
pericolosi o tossici (attenzione anche ad alcune piante come la stella di
natale o l'oleandro) e dobbiamo tenere presente che alcuni conigli rosicchiano
(non tutti), specialmente gli angoli. Per deviare l'attenzione possiamo dare
rametti da rosicchiare di legni di alberi per loro non nocivi come faggio,
salice, ulivo e molti altri. Mettiamo anche un tappeto di cotone (anche vecchio
tanto lo potrebbero mangiucchiare) adorano sdraiarsi sopra.
Mi chiedono spesso se il coniglio sporca. Io rispondo che di
certo non pulisce. Ma a parte le battute idiote, generalmente i conigli tendono
a fare i bisogni negli angoli e dove mangiano. Quindi una volta assicurati
questi posti con delle lettiere saremo tranquilli. Può capitare che facciano
qualche cacchina fuori, ma avete mai visto la cacchina di un coniglio? è una
pallina totalmente secca e inodore che nemmeno sporca se la si schiaccia,
semplicemente si appiattisce.
Quindi credo non ci siano grossi problemi a passare la scopa
una volta al giorno.
Il fondo delle lettiere dove il coniglio si recherà dovrà
essere assorbente e non deve recare danno alle zampe. Io utilizzo del truciolo
(non segatura che è troppo polverosa e irriterà l'apparato respiratorio), ma ci
sono anche altre valide alternative come il pellet, il tutolo di mais, la
paglia tritata sottile o altre ancora fatte di legno triturato, giornali a
striscioline o canapa.
L'importante è assicurarci non ci siano legni tossici,
resinosi (come il pino per esempio) o peggio ancora trattati con vernici e
solventi. Ovviamente quando è sporca e bagnata và sostituita (e buttata nel
compost).
Anche se non sembra il coniglio è un animale abbastanza
delicato, di solito quando ci si accorge che qualcosa non và è grave. Non
voglio fare allarmismo! Ma è giusto non prenderla alla leggera.
Se smettono ad esempio di mangiare i motivi possono essere
molti... I principali: un blocco intestinale o problemi ai denti. Vi è un
alimento che si trova nei pet-store che si chiama "critical care" e
ci è molto d'aiuto in circostanze come queste. Si tratta di una polvere d'erba
essiccata che mischiata ad acqua (o succo di frutta non zuccherato) crea una
pappetta con la quale potremmo alimentare il pargolo offrendola in una
ciotolina o con una siringa molto grande (chiedete in farmacia una siringo per
alimentazione forzata detta schizzettone) direttamente in bocca, piano e poco
per volta. E' necessario che il coniglio non si debiliti e continui a mangiare.
Se lo osservate quando è in salute infatti, se non dorme, è difficile non
vederlo smangiucchiare fieno o erba, perchè il suo organismo funziona così.
Continuamente.
Bisogna andare da un vet specializzato (già individuato in
precedenza per evitare di andare dal primo che si trova e rischiare di
peggiorare le cose..) facendo visitare il coniglio a dovere. Sarà lui a dirci
dove è il problema e come risolverlo.
Ascessi e masse di varia natura sono abbastanza frequenti,
le orecchie delicate da tenere controllate specialmente nei conigli che le
hanno all'ingiù, i denti vanno monitorati poichè non crescano troppo e
danneggino l'interno della bocca.
Anche i disturbi neurologici sono frequenti. Nella mia
esperienza ho avuto animali che da un momento all'altre erano parzialmente
paralizzati, altri (Honey e Alice) hanno sviluppato l'encefalite (malattia che
partendo da un problema neurologico altera l'equilibrio del coniglio che si
presenterà con la testa più o meno inclinata a seconda di quanto forte è il
disturbo) in maniera molta diversa, in alcuni casi molto difficile da gestire..
Ma con l'aiuto del vet, un pò di inventiva e tanta pazienza siamo riusciti a
riportare un minimo di tranquillità nelle loro vite. Siamo una famiglia è così
che si fà.
Le cure di routine che consiglio sono il taglio delle unghie
(potete farlo voi se siete sicuri o meglio farsi spiegare come fare se non lo
siete o le unghie della bestiola sono scure e non si vedono i capillari),
pesarlo frequentemente in modo da capire subito se qualcosa non và e se al
coniglio piace spazzolarlo per agevolare la muta. Un coniglio in salute ha pelo
e occhi lucidi e si dimostra vitale e goloso.
E' consigliato il vaccino annuale che in teoria copre per le
due malattie principali (la paramixomatosi e la malattia emorragica virale),
come per cani e gatti non esiste alcun obbligo legale, la scelta e le
valutazioni del caso stanno sempre a noi affidatari.
Diciamo che vaccino o no una visitina all'anno sarebbe
meglio farla.
Mi sento anche di parlare un attimo di sterilizzazione. Per
le femmine è consigliata per questioni di salute (tumore ovaie molto frequenti
in animali interi), per i maschi è consigliata in caso di aggressività (mai
vista personalmente), monta compulsiva (raccontata da un 'amica) o pipì per
colonizzare i territori (vista e pulita tante volte).
Alcuni link per saperne di più:
http://www.lavocedeiconigli.it
https://www.mondocarota.it/
https://ilmioconiglionano.it/
Non credo di aver detto tutto, nel caso voleste chiedere
qualcosa rimango a disposizione :)
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