venerdì 29 maggio 2020

CAMOMILLA ANARCHICA

Ciao a tutti,

Penso di aver esaurito i modi di dire che tè e tisane in busta non si hanno da fare :) Qui il post per chi non fosse ancora esausto o informato sull'utilità di non acquistare infusi in busta ma sfusi.

E' stagione di camomilla, questi piccoli e profumatissimi fiorellini sbocciano dovunque preferendo le zone secche e assolate.

Perchè non approfittare per una bella passeggiata con scorta di camomilla per tutto l'anno? Cercate una zona senza traffico e campi trattati intensivamente, portatevi una forbice (è fondamentale non strappare le piante), una busta di carta e cotone, buona compagnia (o buona musica) e il gioco è fatto. Una volta a casa, magari davanti a un bel film staccate tutti i capolini e metterteli a essiccare per qualche giorno in un luogo ombreggiato, asciutto e ventilato. Solo quando saranno totalmente secchi si possono conservare per tantissimo tempo, io li pongo in grandi vasi di vetro e mi durano anni conservando profumo e benefiche proprietà.

Con la camomilla non si può solo fare la classica bevanda per piccini, ma utilizzarla in tisane composte, utilizzarla in cucina (esempio nei dolci),
cosmetici per il corpo ( come oleoliti o idrolati che sono semplicissimi) o farla smangiucchiare a conigli e porcellini d'india se condividono con noi la casa.

lunedì 25 maggio 2020

FUSTI DI CIPOLLE IN AGRODOLCE

 Ciao a tutti,

Oggi una ricetta con quello che di solito viene scartato, il fusto della cipolla.

Può utilizzarlo, ovviamente, solo chi ha un orto o si approvvigiona da piccoli agricoltori (entrambe opzioni che dovrebbero essere prese in seria considerazione) che vendono cipolle fresche e non secche, ma per chi per un motivo o un altro non potesse che attingere da una grande distribuzione può usare cipollotti o porri.

Tagliare a tocchetti i fusti, metterli in padella con un filo d'olio e un goccino di acqua.
Aggiungere un pizzico di sale, zucchero integrale e pepe continuando a mescolare.
Unire un paio di cucchiai di aceto e uno di salsa di soia. Abbassare al minimo la fiamma e far cuocere col coperchio per qualche minuto, in modo che i fusti di ammorbidiscano e insaporiscano.

Trovo sia un ottimo contorno, oppure un condimento perfetto per del buon pane tostato.
Ovviamente il sapore è cipolloso, ma molto più delicato delle cipolle vere e proprie.

venerdì 22 maggio 2020

CUSCINI TERMICI CON NOCCIOLI DI CILIEGIA


Ciao a tutti,

questo post ha una storia lunga, lo avevo preparato l'anno scorso... Ma poi tra una cosa e l'altra non lo avevo pubblicato nel periodo utile affinchè chi legge potesse usufruirne, ovvero il periodo delle ciliegie. Quindi eccoci qui, quest'anno sono sul pezzo .

Oggi prepariamo (finalmente!) dei piccoli cuscini di stoffa pieni di noccioli di ciliegia (li ho visti spesso e volentieri in vendita ...Ma perchè non farli praticamente a costo zero?!), che se fatti scaldare in forno (10/15 minuti a 100°C) o sul calorifero, possono essere posti dove si hanno dolori che richiedono una terapia calda (per me la cervicale!). Vi dirò di più, possono anche essere messi in congelatore per una mezz'ora ed essere impiegati dove occorre il classico ghiaccio (di solito botte o traumi). In questo caso, però,  meglio porre il cuscino in una busta di plastica ermetica in modo non prenda umidità.
Essendo piccoli pezzetti legnosi, riescono ad accumulare freddo/caldo e rilasciarlo gradualmente sul punto critico dove poniamo in cuscino. Incredibile no?

L'unica cosa impegnativa è tenere da parte i noccioli delle ciliegie, ma d'altronde, è una giusta motivazione per farne delle belle scorpacciate!

Bisogna lavare ben bene i noccioli, sfregandoli uno contro l'altro in una bacinella d'acqua, in modo che si stacchino i residui di polpa, farli asciugare bene al sole, poi (per essere sicuri siano usciutti e non formino muffe) passarli al forno per a 100°C per 20- 30 minuti.
Un trucchetto potrebbe essere accumularli di volta in volta ponendoli in un sacchetto in congelatore e quando si arriva a un certo quantitativo procedere con la pulizia descritta sopra, così faremo una volta sola in lavoraccio.

Ora formiamo il cuscino. Io trovo ideale la misura 20*30 cm, ma nulla toglie di farlo come vogliamo.
Cucire due rettangoli di cotone ( non tessuto sintetico) della misura desiderata a rovescio, lasciando un lato aperto. Su questo io pongo due strisce di velcro ( per poter svuotare comodamente il cuscino quando andrà lavato), cucio anche queste e rigiro la stoffa. Si possono anche mettere dei bottoni o una zip.
Inserire all'interno i noccioli in modo che custodia rimanga bella piena. Si, tanti noccioli.

Se siete molto (molto) bravi potete creare due fodere : una totalmente chiusa dove inserirete i noccioli (di qualche centimetro più piccola), l'altra con un lato aperto (come quella descritta sopra). In modo da poter inserire una nell'altra e non dover travasare i noccioli sfusi al momento del lavaggio.

lunedì 18 maggio 2020

FOCACCIA BARESE CON LIEVITO MADRE

Ciao a tutti!

Oggi prepariamo un'ottima focaccia dal sapore mediterraneo. Dalla consistenza asciutta ma morbida, che solo il grano duro sà dare. Noi la prepariamo con il lievito madre, ma si può preparare anche con il lievito di birra (fresco o secco che sia).
Squisita appena sfornata ma buonissima anche riscaldata.

Ingredienti:
- 250 gr di semola integrale (o anche farina integrale di grano tenero ma non avrà la consistenza originale)
- 50 gr di lievito madre rinfrescato
- 1 patata lessa piccola
- 25 gr di olio extravergine d'oliva
- 150/200 gr di acqua
-  5 gr di sale
- pomodorini, olive, origano

Sciogliere il lievito madre con l'acqua tiepida, poi unire la patata lessa schiacciata e l'olio. Aggiungere gradualmente la semola, mescolando inizialmente col cucchiaio poi (quando l'impasto prende consistenza con le mani. Aggiungere il sale e impastare (a mano o con una macchina) per almeno dieci minuti.

Oliare una teglia e porre al centro il panetto di impasto.
Lasciare lievitare almeno 8 ore, se si vuole coperto con un coperchio o una terrina capovolta.

A questo punto finire di stendere l'impasto (che durante la lievitazione si sarà già espanso agevolandoci il lavoro) e farcire con pomodorini, olive, origano e sale grosso.

Infornare a forno caldissimo (massimo della temperatura) per circa 20/25 minuti circa.
Se amate l'effetto tostato sulla base porre, alla fine, la teglia per altri 2-3 minuti sulla base inferiore del forno.

venerdì 15 maggio 2020

FERTILIZZANTE ALLA BUCCIA DI BANANA

Ciao a tutti,
un "concime" da realizzare in casa a costo zero? eccolo qui!
Servono solo le bucce delle banane (meglio se bio) e acqua.

Sono dell'idea che un suolo ben tenuto (senza lavorazioni eccessive e trattamenti chimici dannosi) non abbia bisogno di alcun fertilizzante.
Foglie, erbe e materiali vari si decompongono sulla superficie  nutrendolo e riparandolo; mentre microbi e insettini se in un giusto equilibrio completano il quadro.
Il terreno è ricco di vita. Sopra e sotto.

Utilizzo spesso macerati e decotti per favorire le mie piante contro le varie avversità (ricordiamo che i nostri ortaggi da soli non crescerebbero quindi sono una "forzatura" della flora autoctona), trovo utile dare una marcia in più alle piante in momenti ben precisi del loro ciclo vitale.
Ogni azione che facciamo ha conseguenze, quindi và bene analizzata prima di attuarla, anche quella più "naturale".
Il decotto di banana, per esempio, è ricco di minerali (come il potassio), utilissimo nei periodi di fioritura e fruttificazione.

Ma ora prepariamo il "fertilizzante":

Mettere 5 bucce di banana tagliuzzate in un pentolino con un litro d'acqua, portare a bollore e far sobbollire per almeno 15 minuti.
Una volta raffreddato filtrare e utilizzare per le irrigazioni diluito insieme a due litri d'acqua (due parti di acqua e una di decotto). Somministrare idealmente ogni 15/20 giorni. Ma è difficile mangiare così tante banane ! Anche perchè non è un frutto che cresce vicino a noi e questo comporta parecchi problemi.

Ci sono altri metodi per sfruttare le potenzialità della banana nel terreno:

- Fare a piccoli pezzi le bucce e disporle direttamente in campo ai piedi delle piante, magari leggermente interrate;
- Essiccare le bucce (al sole,in essiccatore o al forno), ridurle in polvere con un mixer e spolverare sul terreno;
- Far macerare in acqua fredda le bucce per circa 48 ore, per poi filtrare e utilizzare come il decotto.

lunedì 11 maggio 2020

FINOCCHI AL LIMONE

parte esterna finocchi
Ciao a tutti,

Cosa fare della parte esterna dei finocchi (che di solito è più dura e fibrosa)?
Per me la soluzione è tagliarli cuocerli in modo da spezzare le fibre e ammorbidirle.

La parte interna di questo ortaggio (più tenera e profumata) per noi è d'obbligo mangiarla cruda.

Oggi li prepariamo in padella, semplicissimi.
Per dare lo sprint mi avvalgo di due spezie profumatissime conosciute diverse anni fà in un bazar etnico : il carvi (cumino dei prati) e il ras el hanut. Impossibili da trovare nei negozi nostrani!



Ingredienti :
- finocchi
- olio evo
- aglio
- sale
- spezie (nel mio caso carvi e ras el hanut)
- limone a pezzetti con buccia (non trattata ovviamente)

Mettere in padella i finocchi a tocchetti, uno spicchio d'aglio tritato, un filo d'olio e far leggermente rosolare. Salare, aggiungere un poco di acqua, abbassare la fiamma e porre il coperchio in modo che i finocchi si ammorbidiscano più velocemente (e uniformemente).
Dopo pochi minuti noterete che già sono più teneri, aggiungere le spezie i tocchetti di limone e far ultimare la cottura. Se non avete queste spezie io credo sia ottimo il rosmarino.




venerdì 8 maggio 2020

PESOFORMA, BILANCIA E ALTRE LEGGENDE METROPOLITANE

Bene. Post impegnativo, inizio a scrivere ... Vediamo cosa esce.

Premetto che non ho nessuna "qualifica" per parlare di alimentazione o psicologia in modo professionale, mi rifaccio solamente alla mia piccola esperienza.

Chi non odia la bilancia?

Penso sia una cosa diffusa, specialmente tra donne avere una guerra con i chili.
La mia bilancia stà in un angolo del bagno,guardandomi male. Devo ancora capire ogni quanto sia "giusto" pesarsi, prima lo facevo tutti i giorni, poi una volta a settimana, poi due volte a settimana ... Ora non lo faccio praticamente più. Non ho ancora capito cosa sia davvero "giusto".

E' difficile capire quale è realmente il peso "ideale" (se poi esiste davvero un peso ideale) per una persona; dipende da tanti fattori (età, ossatura, corporatura .... ).
Per cercare di capire qualcosa si può calcolare l' IMC che dà una fascia nel quale bisognerebbe collocarsi (è piuttosto ampia.. ballano circa una decina di kg... es io sono alta 1,58 dovrei pesare tra i 48 e i 61 kg... qui una tabella per calcolarla).

Molti siti più o meno seri, invece,indicano che il celeberrimo "peso ideale" è circa 10 kg in meno rispetto all'altezza (es io sono alta 1,58 dovrei pesare 48 kg, storicamente sono arrivata a 53 ma non mi vedevo così bene come credevo,col tempo ho capito che per me erano pochi).

E' ,quindi , difficile avere un dato oggettivo per valutare se il proprio peso è corretto.
Così si rischia di vedere il cibo come un nemico, tante patologie in ragazzi e non solo ne sono una prova.
Ma, in fondo, il cibo non è solo un ammasso di calorie. E' quello che ci dà la vita.

Cosa ci importa davvero di tutta la faccenda?
Ci importa essere in forma? Essere magri? Essere felici? Essere soddisfatti? Essere tonici come il tale? Quel numero ci descrive?
Capire a cosa siamo interessati sarebbe già qualcosa.

Forse è sbagliato dare un significato troppo importante a un singolo numero, rincorrerlo e starci da schifo se i risultati non arrivano. Forse bisognerebbe essere più elastici. Dirsi: "Io oggi mi vedo bene." senza bilance, nastri da sarta o altre unità di misura.
Posso parlare solo che per me, ho fatto un percorso importante che mi ha portato a perdere molto peso (i vegani non sono tutti magri o tutti in piena salute), e negli anni ho elaborato diverse teorie, metodi, piani alimentari, sbagli e scelte di vita  per arrivare a sentirmi più o meno bene.

Non saremmo mai perfetti come riviste patinate o influencer richiedono, ma questo non toglie che bisogna puntare in alto e cercare di migliorarsi, non essendo troppo severi quando si sbaglia
e volendosi davvero bene.


lunedì 4 maggio 2020

BUDINO DI AVENA (PORRIDGE)


Ciao a tutti,

fino a poco tempo fà avevo abbastanza pregiudizi verso il famosissimo e osannatissimo porridge. 

Praticamente a un certo punto tra blog, social e chi più ne ha più ne metta, sembrava che se non ti fai una scodella di questa pappetta di avena alla mattina non hai capito niente nella vita.

Sarà che a vederlo tutta stà voglia non me la faceva venire, sarà che ho sempre fatto colazioni diverse non me lo sono mai calcolata più di tanto. 
Per me l'avena continuava ad essere la regina sovrana per la granola fatta in casa.

Poco tempo fà ho visto un video di alcuni ragazzi, noti come elefanteveg su you tube, che preparavano questo stramaledetto porrige ma in chiave budino: la svolta.
Incuriosita l'ho preparato e devo dire che per una merenda ricca è l'ideale.

Oggi ripropongo la loro ricetta, semplice, gustosa, vegan, senza glutine e senza zuccheri raffinati.
Con queste dosi ne otteniamo quattro piccoli.

Ingredienti:

- 70 gr di fiocchi di avena frullati fini
- 500 gr di latte vegetale (il riso è per me il migliore) o semplice acqua
- 1 mela a pezzettini
- una manciata di uvetta
- la scorza grattata di un limone (mi raccomando non trattato)
- un pizzico di vaniglia in polvere o estratto di vaniglia naturale (non vanillina)

Mescolare in un pentolino la bevanda vegetale, i fiocchi d'avena, la mela e le uvette. Portare dolcemente in cottura continuando a mescolare, appena si comincia ad addensare unire gli aromi (limone e vaniglia) e continuare a mescolare fino a che non raggiungiamo la densità desiderata.
A questo punto mettere nei barattoli (o contenitori) e quando è totalmente freddo si conserva tranquillamente in frigo per qualche giorno.

A dire il vero io ho provato anche una tecnica alternativa che lo rende ancora più compatto e budinoso. Ovvero utilizzando i fiocchi interni, procedere sempre allo stesso modo, cuocendo tutti gli ingredienti e far addensare. Una volta freddo (o almeno tiepido) frullare col mixer.

venerdì 1 maggio 2020

FINTI CAPPERI DI TARASSACO

Ciao a tutti,

questa è la stagione perfetta per andare in giro tra i campi (mi raccomando in luoghi non contaminati) a raccogliere i boccioli di tarassaco.
Purtroppo in questo periodo di quarantena non tutti potranno farlo, ma confidando nella fortuna e nelle istituzioni, a volte un pò come negli unicorni che sfrecciano in cielo, mi auguro la situazione diventi più vivibile per tutti.

Tornando alla fantastica pianta del tarassaco, dalle proprietà ben note fin dall'antichità diuretiche e depurative, ricca di vitamine e minerali, possiamo davvero inserirlo in molti modi nei nostri piatti. Ad esempio mangiandone fiori e foglie tenere in insalata, spadellando foglie e fusti più adulti come si fà per la catalogna, friggendone i fiori in pastella, ecc..

E' importante non strappare le piante ma tagliarle,in modo possano ricrescere oltre che (ovviamente) prendere solo il necessario senza sprecare.

Oggi ci mettiamo di impegno e raccogliamo i boccioli non esplosi dei fiori (che di solito si trovano alla base della pianta) e li mettiamo sotto sale o in salamoia per consumarli come i capperi (i fiori di).
Quelli perfetti sarebbero piccolissimi e perfettamente chiusi, ma secondo me vanno bene anche quelli che hanno già aperto le foglioline alla base (vedi foto sotto).

Una volta raccolto una buon numero di boccioli sciacquiamoli bene e tamponiamoli con un canovaccio di cotone.

Ora possiamo conservarli in due modi :

- Sotto sale: Pesare i boccioli e un ugual quantità di sale, mescolare in una terrina in modo da rendere la miscela omogenea e inserire in vasetti puliti. Si conservano a lungo.
Io ho utilizzato questo metodo l'anno scorso e sono ancora perfetti. Ovviamente vanno sciacquati prima dell'utilizzo.

- Salamoia: Far bollire 50/60 gr di sale per litro d'acqua, una volta sciolto aggiungere i boccioli e farli sobbollire per circa un minuto.
Filtrare i fiori, metterli in un barattolo e coprire con la salamoia. Una volta freddi si conservano in frigorifero per almeno qualche settimana.
Penso che volendo conservarli in dispensa, si possa eseguire lo stesso procedimento con l'accortezza di usare vasetti sterilizzati, metterli ancora bollenti a testa in giù e una volta raffreddati girarli, assicurarsi abbiamo preso il vuoto, e porli in un luogo fresco e al buio.
Non ho mai provato con i fiori, ma utilizziamo questa tecnica a casa per le verdure in agrodolce e funziona.