Ciao a tutti!
Nella stagione autunno inverno adoro bere the e tisane caldissime. Sono freddolosa ed è un ottimo modo per riscaldarsi e rilassarsi.
Da qualche tempo ho abolito le bustine preconfezionate (ho notato che alcuni marchi addirittura imbustano in plastica ogni singolo filtro), e faccio da me le miscele. Per rendere il tutto più semplice ho acquistato qualche filtrino apposito in acciaio da riutilizzare pressochè all'infinito.
Erbe, spezie, the li prendo sfusi nei negozietti, nei banchetti dei mercati o in erboristeria. Qualcosa riesco anche ad autoprodurmelo con le aromatiche dell'orto semplicemente essiccando e ponendo in barattoli di vetro (ad esempio lavanda, melissa, menta, rosmarino, calendula).
Tutto è iniziato poichè ho scoperto che i filtri monouso di the e tisane spesso non sono biodegradabili (info da ricercare sulla confezione). Come credo molti, mi sono sempre limitata a strizzare il sacchettino e buttarlo nel bidone del rifiuto organico ignorando completamente la possibilità che non fosse compostabile... Ma pensandoci.. Se fosse semplice carta una volta tuffato in acqua bollente si romperebbe. A oggi sicuramente qualche ditta avrà pensato a materiali alternativi e biodegradabili, ma rimangono comunque una piccola parte, aggiungiamo poi tutte le confezioni esterne (produzione, spedizione e smaltimento), le energie consumate per far funzionare i macchinari... E ciliegina sulla torta il costo al kg (molto maggiorato nella versione bustine usa e getta rispetto allo sfuso o a confezioni più grandi non monoporzionate).
L'unico vantaggio è come sempre avere il prodotto già pronto e comodo senza sbattimenti. A ognuno le sue scelte, come sempre.
Tornando all'argomento, oggi pubblico la mia miscela per un meraviglioso masala chai tea, bevanda speziatissima indiana tradizionalmente servita dolcissima e fumante, con aggiunta di latte.
Io non amo le cose superdolci e la trovo ottima al naturale con l'aggiunta di un goccino di latte di riso.
Ingredienti per la miscela:
- 2 parti di the nero (ottimo l'english breakfast)
- 1 parte di cannella
- 1 parte di cardamomo verde
- 1 parte di zenzero essiccato
- 1 parte di semi di finocchio
- 1/2 parte di chiodi di garofano
- 1/2 parte di noce moscata
- 1/2 parte di anice stellato (o anice classico)
- 1/4 di parte di pepe nero o bianco
L'ideale sarebbe avere tutte le spezie intere (non in povere) per poterle frantumare grossolanamente con un mortaio o con qualche pulsazione di mixer. Ma se le avete il polvere la miscela si può ugualmente fare .. Da considerare solo che rimarrà un pò di fondo sulla tazza (poichè la polverina sfugge dal filtro).. Ma non è la fine del mondo!
Le spezie necessarie mi rendo conto sono parecchie, ma se vi manca qualcosa o non amate qualcosa, potete omettere e crearvi il vostro personalissimo chai tea.
Io da amante delle spezie in genere, e della cucina indiana in particolare le ho tutte... Ma comprarle, solo a quasto scopo, non sò quanto convenga... Allora molto meglio cercare un'ottima miscela completa sfusa su una bancarella o anche in un bazar etnico.
Preparazione:
Frullare grossolanamente le spezie e il the, far raffreddare qualche minuto (le lame tendono a scaldare) e mettere tutto in un barattolo chiuso ermeticamente.
La dose è un cucchiaino colmo per ogni tazza di acqua bollente, infusione 3-4 minuti.
A questo punto dolcificare a piacere e aggiungere il vostro latte vegetale preferito.
Un'altra ottima variante è aggiungere dopo aver tolto il filtro un cucchiaino di cacao. Superlativo! Otteniamo così lo stesso sapore di una miscela molto nota prodotta da un'azienda leader di the e tisane bio.
"Ma cosa mangi? solo insalata?!" La frase che perseguita ogni veg! Qui propongo piatti vegetali gustosi, preparati con amore e rispetto. Condivido anche quello che imparo e penso possa essere utile sull'orto/giardinaggio, sulla cosmesi naturale e sul fai da te in genere... Cercando di riutilizzare il più possibile.
venerdì 1 novembre 2019
lunedì 28 ottobre 2019
BAINGAN BHARTA
A me la cucina
indiana piace un mondo e questo è uno dei miei secondi preferiti. La mia faccia si sconfortava un sacco quando al ristorante indiano della mia città non
l'avevano. Si tratta di una crema molto saporita e speziata a base di melanzana, un'ottima ricetta per sfruttare gli ultimi ortaggi di stagione.
Oggi proviamo a realizzarlo a casa.
- 1 melanzana grande
- 2 pomodori grandi a
tocchetti
- 1 cipolla
- 1 o 2 spicchi d'aglio
- 1 cucchiaino di semi di cumino
- 1 cucchiaino di curcuma in polvere
- 1 cucchiaio di garam masala (se non l'avete mettere il
curry)
- 1 cucchiaino di chili (paprica)
- 1 cucchiaino di coriandolo in polvere
- sale
- olio di semi di girasole o sesamo
- prezzemolo fresco
Il primo step è abrustolire la melanzana. Io ho visto
diversi video (qui un esempio) dove lo si fà brutalmente direttamente sulla
fiamma del fornello. Io, per questa volta, ho optato per fare delle fette
larghe di melanzana e grigliarle in padella, ma si può utilizzare anche il
forno per arrostirla. A voi la scelta.
L'importante è riuscire poi a schiacciare la polpa (che
dovrà essere molto tenera) con una forchetta.
Prima di schiacciarla la ricetta tradizionale direbbe di
spellare la melanzana (probabilmente poichè sulla fiamma viva si sarà
carbonizzata), io la lascio, per la mia versione, non credo dia fastidio.
In padella mettere un goccio d'olio (chi è contrario al
soffritto si avvalga sempre di un goccio d'acqua), i semi di sesamo, la cipolla
e l'aglio. Lasciarli soffriggere a fuoco medio girando spesso col cucchiaio.
Aggiungere la curcuma, il coriandolo, il chili e poi il pomodoro a tocchetti.
Fare cuocere un paio di minuti o sino a che il pomodoro non si sarà
ammorbidito. Unire la polpa della melanzana e
il garam masala mescolando rapidamente in modo che il composto ben
presto diventi una crema. Salare e aggiustare con le spezie a nostro gusto.
Abbassare la fiamma al minimo, coprire col coperchio e fare cuocere ancora
qualche minuto. Il risultato dovrà essere una crema abbastanza compatta, tipo
un purè di melanzana.
Servire tiepido con una spolverata di prezzemolo ( o
coriandolo fresco se piace), qualche seme di cumino e magari un pò di paprika.
Io lo ho accompagnato al pane naan . Soffici focaccine
indiane. Si può anche (tradizionalmente è così) abbinarlo a del riso in bianco
basmati (meglio se integrale). Comunque sia diventa un appetitoso piatto unico.
venerdì 25 ottobre 2019
DETERGENTE PER LA PULIZIA DEL WC
Ecco una polvere magica che vi aiuterà a pulire,
disincrostare e igienizzare il wc.
Ingredienti
- 1 parte di bicarbonato
- 3 parti di acido citrico
- 3 parti di soda soda solvay
- 3 parti di sale grosso
- 20 gocce di olio essenziale di menta o tea tree (opzionale)
Mescolare tutti gli ingredienti e inserire in un barattolo a
chiusura ermetica (non deve prendere umidità o si trasformerà in un blocco unico).
Versare uno o due cucchiai di polvere nel wc, inserire lo
scovolino e lasciar agire qualche ora (meglio tutta la notte). A questo punto
tirare lo sciacquone. Facile no?
lunedì 21 ottobre 2019
SUSHI 100% VEGETALE
Fare in casa il sushi (nel mio caso totalmente vegetale) è
una cosa piuttosto semplice, ma occorre un pò di tempo. Dò una ricetta
indicativa che come vedrete lascia molta interpretazione.
Occorrente per due rotoli di involtini (ovvero per due
persone):
- 100 gr di riso
Io scelgo quello integrale perchè ha un sapore migliore, ma
noto che è molto più semplice chiudere gli involtini con riso bianco da sushi
oppure quello originario in quanto diventano più "collosi".
- 2 fogli di alga nori
- aceto di mele o di riso
- zucchero o malto o sciroppo
- sale
- verdure crude o cotte a piacere secondo la stagione e il
gusto personale (tagliate a striscioline)
- salse (maionese vegetale, yogurt di soia aromatizzato,
senape, ecc)
- germogli, semini, spezie a piacere
Sciacquare il riso più volte sino che l'acqua non apparirà
limpida. Cuocere il riso in circa il doppio (in volume) d'acqua : per il riso
bianco basteranno 10-15 minuti per quello integrale almeno 30.
A fiamma bassa, lasciare assorbire tutto il liquido. Una
volta cotto trasferire il riso in un contenitore e condire con un pizzico di
sale, un cucchiaio d'aceto di riso o mele e un cucchiaino di malto (o di
zucchero). Lasciare raffreddare completamente.
Nel frattempo organizzatevi per avere tutte le verdure che
volete inserire (crude o cotte) tagliate. Un must del sushi vegan è inserire nel
roll verdure croccanti (come carota, cetriolo, peperoni, rapanelli, ecc...) con
qualche fetta di avocado ben maturo,qualche goccia di salsa di soia e una
spolverata di semi di sesamo.
Stendere un foglio di nori (se avete una stuoietta per
avvolgere è meglio ma non è indispensabile), disporre il riso ben pressato
sulla superficie, avendo cura di lasciare il bordo in alto vuoto (ci servirà
per sigillare il rotolo alla fine). Disporre al centro le verdure, le salse, i
semi e tutto quello che volete. Oltre a tener conto dei sapori, anche l'aspetto
cromatico è molto importante.
Ora prendete il lembo di alga in basso e arrotolarla in modo
che inglobi il ripieno, in pratica chiudendo passando oltre la metà nel senso della lunghezza
dell'involtino. Compattate bene e fate fare un altro giro (sempre dal basso
verso l'alto in modo che l'alga possa aderire con la striscia che abbiamo
lasciato libera all'inizio. Compattare ancora. E' più difficile spiegare che
fare (ecco un video che spero vi aiuterà).
Procedere così anche per il successivo rotolo di sushi.
Lasciare riposare (se fà caldo meglio in frigo).
Ora c'è da tagliare, munirsi di una ciotola d'acqua e un
coltello ben affilato. Bagnare la lama per ogni taglio... Sarà più facile che
gli involtini non si schiaccino. Quanti rotolini verranno dipende dai gusti..
Io ad esempio li amo più sottili (ne taglio 7/8 per foglio di alga), ma c'è chi
li preferisce più spessi e corposi.
E' un ottimo pasto specialmente se lo abbiniamo ad altre
verdure e un'insalata fresca.
venerdì 18 ottobre 2019
COME PROTEGGERE GLI ORTAGGI DALLE LUMACHE
chi ha o ha avuto un orto sà che le lumache sono tremende
... Divorano nel giro di poche ore le piccole piante appena messe a dimora, lasciando
solo la parte centrale della foglia.
Scartando immediatamente le soluzioni cruente che uccidono
la lumaca (chimiche o non chimiche non importa), noi abbiamo escogitato alcune
soluzioni.
Per difendere le nostre culture abbiamo bisogno di una
barriera "fisica" che limacee e chiocce non possano (o siano almeno in
difficoltà a oltrepassare).
Possiamo creare uno strato uniforme di una decina di
centimetri di spessore intorno a piante o zone seminate a spaglio di segatura,
sabbia, trucioli di legno, sassetti ... materiali asciutti e spigolosi che non
permettano di scivolare. Nei garden, a caro prezzo, vendono la bentonite (un'argilla) che assorbe i liquidi e dà molto fastidio alle lumache. Tutto questo
dovrà essere rinnovato quando umido (ad esempio dopo una pioggia).
Quest'anno ripulendo i margini delle strade da un sacco di plastica, abbiamo adottato un altro metodo : tagliamo in due le bottiglie più grandi (quelle da 2 litri ), eliminiamo anche il fondo e il collo. A questo
punto appoggiamo "lo scudo" sopra la piccola pianta sul terreno,
rincalzando leggermente i bordi per fermarla e non fare passare le piccole
lumachine da sotto.
Un' altra opzione utile è utilizzare le piante a nostro
favore. Ortica, menta e tagete tendono a essere sgradite ai parassiti del
terreno.
lunedì 14 ottobre 2019
RAGU' DI LENTICCHIE
Negli anni ho sperimentato vari ragù vegetali: il classico
col seitan (tritato grossolanamente), quello con la soia (magari l'okara di soia "scarto" della bevanda vegetale), quello con sole verdure, con
affettati vegetali a cubetti.. Ma il migliore per me rimane quello con le
lenticchie.
Questo legume che non ha bisogno di ammollo cuoce in una
mezz'ora scarsa (per le lenticchie decorticate anche molto meno.. circa 10
minuti), ha una granulometria gentile nè troppo grande ne troppo piccolo, dà
consistenza e un sapore che si adatta splendidamente al soffritto e alla
passata di pomodoro. Per i ragù bianchi (senza pomodoro) continuo a preferire
l'okara di soia.
Ingredienti per circa 4-6 persone
( o come facciamo noi
una pasta per due e due vasetti da congelare pronti in un lampo per un'altra
occasione)
- 1 cipolla grande
- 1 carota grande
- 2 spicchi d'aglio
- 1 gambo piccolo di sedano
- 1 piccola ciotola di lenticchie secche (meglio se piccole)
- mezzo bicchiere di vino rosso
- 1 bicchiere circa di passata di pomodoro oppure 2 bicchieri di pomodori a pezzi piccoli
- sale, pepe, spezie desiderate (per me un classico è macis,
peperoncino e rosmarino)
- olio extravergine di oliva
- vino rosso (mezzo bicchiere circa)
- vino rosso (mezzo bicchiere circa)
In una padella versare un goccio d'olio e mettere a fiamma
media a rosolare un trito di cipolla, aglio, carota e sedano (più o meno
sottile secondo i gusti). Far soffriggere qualche minuto (per i contrari
all'olio in cottura si può sempre ricorrere a semplice acqua e utilizzare
l'olio a fine cottura direttamente prima di impiattare la pasta), aggiungere le
lenticchie e farle amalgamare. Versare il vino e farlo evaporare quasi
totalmente.
Ora non ci resta che aggiungere la polpa o il pomodoro
fresco, sale, pepe, peperoncino, macis e un rametto di rosmarino che toglieremo
a fine cottura. Mescolare un attimo, versare un pò d'acqua se necessario in
modo da coprire le lenticchie, abbassare la fiamma al minimo e porre il
coperchio sulla padella. Ora dovrà cuocere circa una ventina di minuti, ma ogni
tanto diamo un'occhiata che l'intingolo rimanga abbastanza umido. Aggiustare di
sale, pepe e quant'altro ci piaccia.
Se avete abbastanza tempo io consiglio di prepararlo in
anticipo e farlo riposare, i sapori saranno molto più vividi.
Io di solito lo abbino alla pasta (anche le lasagne o
cannelloni) magari con besciamella vegetale o parmigiano vegetale o ancora
formaggio di anacardi, ma è ottimo anche abbinato a zucca/patate/batate al
forno o lessate.
venerdì 11 ottobre 2019
RACCOGLIERE LA PORTULACA
Ciao a tutti
Oggi parliamo di questa pianta portentosa che cresce
spontanea in varie zone italiane e ci regala un sacco di nutrienti importanti (come vitamina A e C).
Questa "erbaccia" è riconosciuta per le proprietà depurative, anti-batteriche, diuretiche e dissetanti, infatti è usata da millenni sia nella medicina tradizionale che in quella cinese.
Ricordo che anche Franco Berrino (esperto in nutrizione ed epidemiologo) la cita spesso, in quanto è uno dei pochi vegetali a racchiudere in sè anche i famosi
omega3 (che aiutano a combattere colesterolo e trigliceridi ,prevenire diabete e malattie cardiovascolari)
E' ottima consumata cruda in insalata (se i rametti sono
spessi tagliarli sottili) o spadellata o cotta al vapore per pochi minuti come contorno o condimento
per pasta/cereali.
Il sapore è leggermente acidulo e molto rinfrescante. Da provare!
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