Ciao a tutti,
oggi parliamo di tatto, o meglio nel dettaglio della scelta
e della cura del tatuaggio. Io ho iniziato a tatuarmi qualche anno fà (qundi stando alle medie di età piuttosto tardi) e da
allora di tanto in tanto aggiungo parti alla mia personale mappa dei tatuaggi, sono diventata un'appassionata (siamo in realtà io e Gian).
A me piacciono molto sia esteticamente, sia per quello che mi trasmettono. Quando incontro una persona che ha un tatuaggio mi interrogo sempre su cosa voglia dire, su come sia arrivato a farselo, ecc... E' come l'inizio di una caccia al tesoro.
Non
dimenticherò mai come in un certo periodo della mia vita il fatto di avere impresso nella pelle del semplice inchiostro mi abbia fatta
sentire meglio, quando mi è stato tolto quasi tutto ... Sentivo che ero ancora io e ce la potevo fare.
Ci sono molte ragioni che ci portano a imprimerci sulla
pelle un simbolo, un'immagine, una frase ... Ognuno ha la sua storia e trovo
inutile mettersi a discutere su raccomandazioni bigotte e commenti non richiesti con citazioni del tipo
: "Guarda che è per tutta la vita", "E se poi te ne penti",
"Chissà cosa pensa di te la gente", " Attenzione alle
malattie", ecc.. ecc..
Trovo invece utile focalizzarsi su alcuni punti:
- SVILUPPARE L'IDEA
Non occorre essere artisti ! Dobbiamo sapere esattamente
cosa vogliamo. Possiamo buttare giù disegni, fare ricerche in rete, attingere
da tatuaggi simili che personalizzeremo poi in seguito.
Inutile dire che specialmente su simboli e scritte straniere
dobbiamo essere certi sul significato, anche quello più profondo per non avere
poi addosso qualcosa che non avevamo considerato e non sentiamo nostro.
E poi pensiamoci, molto bene.
- TROVARE UN TATUATORE/TATUATRICE
Che oltre a piacerci come persona (dobbiamo intenderci
subito e sentirci a nostro agio), deve avere uno stile che ci piace... Chiediamo
di curiosare dai suoi lavori e facciamoci fare un bozzetto di quello che vorremo (o che pensiamo di volere). Dalla carta alla
pelle cambia molto.. Ma così giusto per aver un'idea.
Ovviamente le eccezioni ci sono, ma di norma un tatuatore
più "navigato" sà il fatto suo e farà in modo che il vostro tatuaggio
regga negli anni nel migliore dei modi oltre che a essere esattamente quello
che volevate (se non addirittura meglio). A mio parere non vale la pena
risparmiare con il rischio di avere un lavoro fatto male.
Consideriamo che spesso è necessario prendere appuntamento
mesi prima.
- ASSICURARSI CHE I COLORI UTILIZZATI SIANO VEGAN E CRUELTY
FREE
Ormai quasi tutti i colori per tatuaggi non sono testati, ma
non tutti (anche se molti per fortuna) sono vegan (la glicerina non è sempre
vegetale e alcune colorazioni sono ottenute da pigmenti di origine animale).
Sempre bene chiedere al professionista scelto quali utilizza e poi documentarsi
tramite il web.
- MATERIALE STERILE, AGO APERTO DAVANTI AI NOSTRI OCCHI
Su questo non transigete. Io consiglio sempre di rivolgersi
a un studio che goda di buona reputazione (è facile coi social capire se i
clienti sono contenti) e non a una persona alle prime armi che magari lavora in
casa. Attrezzatura sterile, colori versati appositamente per noi, guanti, pellicola di copertura sulle superfici di contatto (panche, braccioli, sedie).
Una volta che avremo impresso sulla pelle la nostra
creazione non ci resta che prendercene cura al meglio, specialmente nei giorni
successivi. Usciremo dallo studio con la parte del corpo selezionata gonfia,
rossa, dolente e spurgante. E' tutto normale .. Non dimentichiamo mai che per
il nostro corpo è una ferita. E come tale viene trattata.
Teniamo otto/dieci
ora la pellicola che ci avranno applicato.
Ci sono due scuole di pensiero per i tre giorni successivi:
- Sostituire tre/ quattro volte al giorno la
pellicola (quella per alimenti, magari femandola con del nastro carta) dopo aver sciacquato il tatuaggio con un pò di
sapone neutro, tamponato e messo un velo di crea idratante (meglio senza olii
essenziali o profumazioni) o burro di karitè o olio.
A meno che il tatuatore non ci abbia applicato uno speciale
cerotto adesivo che per tre giorni possiamo dimenticare ... Anche se poi
toglierlo non è simpatico. E' molto adesivo e aderente. Comunque a quel punto
dovremmo sciacquare bene, lavare e idratare.
- Togliere la prima pellicola (quella messa dal tatuatore) e
tenere solo pulito e idratato al bisogno avendo molta cura di non prenderci
contro e indossare magari abiti in fibra naturale.
Per l'ultimo tatuaggio io ho adottato la seconda tecnica (consigliatami) e mi
sono trovata piuttosto bene, penso sia guarito più velocemente e spurgando
meno.
Trovo che le creme vedute negli
studi o anche in profumeria "per tatuaggi" non abbiano niente di
eccezionale che ne giustifichi il prezzo, ma se vogliamo comunque acquistarle
ricordiamo di controllare l'INCI per non immettere sulla pelle schifezze quali
petrolati, paraffine, sostanze di sintesi e magari neanche sostanze di origine
animale :) .
Il tatuaggio nel corso di sette/quindici giorni si spelerà
in superficie è tutto normale, vedrete che alla fine riaffiorerà bello e
nitido (si,come una fenice). Se qualche linea o parte dovesse risultare meno marcata potrete dopo un
mese andare a far riprendere il lavoro dal tatuatore e perfezionare se qualcosa
non convincesse. Ma certamente un professionista ve lo dirà!
Concludendo, in genere è sempre meglio optare per zone che con l'età non
si rilassano, più le parti anatomiche sono esposte più sbiadiranno o saranno a
rischio di graffietti o altro.
Ovviamente ci sono zone più o meno dolorose e
zone adatte e non adatte per certe tipologie di disegno ma di questo vi accorderete al momento di pianificare il progetto quando andrete in studio. Ognuno fà poi le sue
considerazioni personali.
C'è anche da dire che nella peggiore delle ipotesi (il
tatuaggio non ci piace o si è molto rovinato) potrà essere
ripreso, corretto o studiato per essere totalmente coperto o completamente
stravolto.
Ma se non arriviamo a questo è meglio :)
Ah dimenticavo! Ci sono anche tecniche laser molto costose per rimuovere il tattoo... Ma sinceramente non ne sò nulla e neanche ne voglio sapere. A voi la rete nel caso siate interessati.