Nell'ultimo anno mi sono resa conto di quanto sia
indispensabile la pacciamatura per le nostre culture (in orto specialmente, ma
anche in vaso). Abbiamo provato a lasciare un area coperta (nel nostro caso da
vecchio fieno molto spesso) e un area con la terra esposta. Non è successo
intenzionalmente (nel senso che non ci eravamo ancora occupati delle zone), ma
questo ci ha dato l'occasione di notare le peculiarità della zona pacciamata :
- C'è meno bisogno di innaffiare in quanto la terra rimane
umida più a lungo che si trasforma in minore stress per la pianta. In caso di piogge violente non si formerà una sorta crosta;
- La terra è di migliore qualità, meno compatta, senza spaccature (la nostra terra è argillosa), che ostacolano l'assorbimento uniforme dell'acqua e lo sviluppo delle piantine, in particolar modo quelle a semina
diretta a terra;
- Le erbe infestanti
si sviluppano meno. Riceveranno meno luce ritardano la crescita e rimangono
meno fitte. Questo non vuol dire che non ce ne saranno ! Però non consideriamo
le "erbacce" per forza come nemici da sterminare ; il nostro suolo è
fertile e loro sono la flora autoctona. Basta solo contenerle.
- Contrasta il percorso dei parassiti che si rintanano nel
terreno,limacee e lumache che non riuscendo
agevolmente a strisciare non ci mangeranno le foglie delle culture.
I Tipi di pacciamatura
che possiamo utilizzare sono tantissimi, alcuni biodegradabili (che
andranno al bisogno aggiunti) altri non biodegradabili che saranno più duraturi
ma andranno spostati e poi riposizionati in un secondo momento in caso di cambio
di cultura, lavorazione del terreno o rinvaso.
Scegliamo sempre materiali non trattati in modo che non rilascino sostanze nocive nel terreno. Alcuni esempi:
Scegliamo sempre materiali non trattati in modo che non rilascino sostanze nocive nel terreno. Alcuni esempi:
- paglia ( la si trova a basso costo dagli agricoltori) ;
- fieno o erbe di sfalcio. Una risorsa che da scarto
nell'orto può diventare una risorsa. L'unico problema è che l'erba potrebbe
contenere dei semi che cadendo nel terreno daranno origine a nuove piante;
- fibre di legno o potature biotriturate o foglie secche.
Utilissimi al terreno poichè è la cosa più simile alla situazione che si
verifica nei boschi (osserviamo cosa fà la natura e potremmo imparare molto).
Io utilizzo il truciolo di scarto delle lettiere di conigli e roditori. per i
vasi ho utilizzato alcuni gusci delle noci di cocco fatte a pezzetti.
Occorre informarsi poichè non tutti i legni o le foglie
vanno bene.
- Teli di yuta o teli pacciamanti biodegradabili. Si vendono nei garden o consorzi
specializzati, oppure possiamo recuperare vecchi teli o sacchi. Un'alternativa ai classici
teli in plastica inquinanti.
- cocci di vasi ti terracotta rotti o mattoni. Se vengono
ridotti in piccoli pezzi (con un martello) possono rivelarsi molto utili, è
meglio non siano colorati ma "grezzi";
- palline di argilla espansa . Acquistabili nei garden o
dove vendono prodotti giardinaggio a prezzi contenuti.
- sassolini e sassi. A volte ne abbiamo a disposizione
poichè li abbiamo raccolti al fiume o utilizzati a scopi decoravi. Anche questa
una buona alternativa
Probabilmente mi sarò scordata altri materiali o ci saranno
soluzioni che non conosco, se volete lasciare un contributo al blog nei
commenti o sui social ne sarei molto felice.
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