Buongiorno a tutti!
Oggi uno spunto per una torta un pò diversa, non spaventatevi sempre solito impasto trito e ritrito (non lascio la mia strada!), ma con l'aggiunta gelato.
Mi spiego meglio : una vaschetta di gelato era rimasta fuori dal congelatore così ho provato a utilizzarla sostituendola all'olio e al latte vegetale che prevedeva il solito impasto.
Il risultato è stato una torta morbissima (effetto plum-cake) dal sapore nocciolato (il gelato era appunto nocciola).
Ho utilizzato:
- 200gr circa di farina integrale
- 2 cucchiai di zucchero di canna grezzo
- un terzo di bustina di lievito per dolci
- gelato sciolto
- qualche quadratino di ciocciolata fondende tritato grossolanamente
(trovo che le gocce sono tanto belle, ma fatte con un cioccolato che non vale niente e non sa di niente)
Impasto farina, zucchero e lievito aggiungendo il liquidoso exgelato che mi occorre per avere un impasto morbido. Aggiungo il cioccolato (se le avete perfette anche le nocciole tritate grossolanamente).
Inforno la tortina per circa 20 - 25 minuti a 200 °C.. Come al solito controllate con lo stecchino che è fedele e non mente mai ^-^.
"Ma cosa mangi? solo insalata?!" La frase che perseguita ogni veg! Qui propongo piatti vegetali gustosi, preparati con amore e rispetto. Condivido anche quello che imparo e penso possa essere utile sull'orto/giardinaggio, sulla cosmesi naturale e sul fai da te in genere... Cercando di riutilizzare il più possibile.
venerdì 12 giugno 2015
sabato 30 maggio 2015
TORTA DI MELE "AL CUCCHIAIO"
Buonasera a tutti!
Oggi condivido una ricetta molto semplice (e molto buona) che mi sono ritrovata a preparare più volte. Unica particolarità : non usiamo la bilancia come unità di misura ma il cucchiaio.
Dosi per una torta da 20/25 cm di diametro :
- 4 cucchiai colmi di farina
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 2 cucchiai d'olio
- mezza bustina di lievito per dolci o una punta di cucchiaio di cremor tartaro
- latte vegetale, succo di frutta o acqua
- 3 mele piccole tagliate a fettine sottili
- aromi a piacere (vaniglia, buccia di limone, cannella ... ecc)
- marmellata (opzionale)
- cannella (opzionale)
Impastiamo (nel mio caso rigorosamente con le mani) farina, zucchero, agente lievitante, aroma a scelta, olio e piano piano aggiungiamo il liquido che occorre (nel mio caso latte di riso) a formare una bella frolla compatta.
Stendiamo la pasta col mattarello dando una forma tondeggiante, adagiamo nella teglia e modelliamola avendo cura di sbordare leggermente sui lati. Bucherelliamo la superfice con una forchetta, stendiamo un velo di marmellata (omettibile .. io ho provato sia con che senza il risultato ovviamente cambia ma rimane comunque buono) e le fettine di mela.
Ripieghiamo il bordino verso l'interno (per contenere le mele), spolveriamo con lo zucchero e inforniamo per 20- 25 minuti a 200°C.
Sforno , lascio raffreddare un pochino e prima di servire per me è d'obbligo una bella nevicata di cannella.
Ah quasi dimenticavo!
Sono maturi i gelsi ^_^ ... Non ditemi che non li avete mai mangiati !
Oggi condivido una ricetta molto semplice (e molto buona) che mi sono ritrovata a preparare più volte. Unica particolarità : non usiamo la bilancia come unità di misura ma il cucchiaio.
Dosi per una torta da 20/25 cm di diametro :
- 4 cucchiai colmi di farina
- 1 cucchiaio di zucchero di canna
- 2 cucchiai d'olio
- mezza bustina di lievito per dolci o una punta di cucchiaio di cremor tartaro
- latte vegetale, succo di frutta o acqua
- 3 mele piccole tagliate a fettine sottili
- aromi a piacere (vaniglia, buccia di limone, cannella ... ecc)
- marmellata (opzionale)
- cannella (opzionale)
Impastiamo (nel mio caso rigorosamente con le mani) farina, zucchero, agente lievitante, aroma a scelta, olio e piano piano aggiungiamo il liquido che occorre (nel mio caso latte di riso) a formare una bella frolla compatta.
Stendiamo la pasta col mattarello dando una forma tondeggiante, adagiamo nella teglia e modelliamola avendo cura di sbordare leggermente sui lati. Bucherelliamo la superfice con una forchetta, stendiamo un velo di marmellata (omettibile .. io ho provato sia con che senza il risultato ovviamente cambia ma rimane comunque buono) e le fettine di mela.
Ripieghiamo il bordino verso l'interno (per contenere le mele), spolveriamo con lo zucchero e inforniamo per 20- 25 minuti a 200°C.
Sforno , lascio raffreddare un pochino e prima di servire per me è d'obbligo una bella nevicata di cannella.
Ah quasi dimenticavo!
Sono maturi i gelsi ^_^ ... Non ditemi che non li avete mai mangiati !
lunedì 11 maggio 2015
I SOLDI NON COMPRANO TUTTO
Oggi volevo scrivere il solito "post-ricettina"... Ma ... Cambio di programma; avverto sarò polemica e verbalmente aggressiva.
Ci sono tante ragioni per non comprare un animale, ma adottarlo.
La prima (e credo più importante) è che una vita non ha un valore economico quantificabile.. Si sceglie e si compra un soprammobile, un vestito o tutto al più una pianta, ma non una creatura!
Ho sentito l'altro giorno un a frase che mi ha fatto gelare il sangue :
"E ma quell'allevatore non è uno di quegli ufficiali.. Lo fà per passione."
Eh no, l'unica passione è quella dei soldi cari miei, Uno che ama l'animale (di qualunque specie o razza sia) non lo fà riprodurre in continuazione, non ne fà nascere sapendo perfettamente quanti senza casa ci sono e non ne da un prezzo con relativo tagliando di qualià. Non si lucra su chi si ama.
A tal proposito a noi del rifugio GLI ULTIMI è arrivata una richiesta d'aiuto la settimana scorsa da una ragazza della zona di Milano dicendo che possedeva alcuni ratti e non poteva più occuparsene per problemi economici.
Togliendo il fatto che quando entra nella tua vita un esserino tu devi esserci anche quando avrà più bisogno (salute compresa), al massimo cerchi di fare una colletta, ti impegni a raccogliere soldi con piccoli incontri benefit, fai lavoretti extra.. O i sacrifici valgono solo per scarpine e viaggetti?
Tagliando corto, ci siamo recati sul posto a recuperare i sei ratti malcapitati, tenuti in condizioni molto discutibili. Il giorno seguente visita veterinaria d'obbligo : rogna (trascinata da tempo) e stato di salute precario per diversi soggetti ( genealogia con deficit? malnutrizione? condizioni igeniche non idonee? ).
Come ciliegina sulla torta, veniamo a conoscena che il soggetto in questione (che per bontà personale definirò "la ragazza"), è un allevatrice amatoriale. A tal proposito ecco i suoi dati:
https://www.facebook.com/people/Mondo-Ratto/100007723905866
Una che vende vite anche a chi li usa per nutrire i serpenti, una che ha avuto animali altamente infetti e infettivi non curati per mesi, una che ci ha dato un ratto maschio con testicoli interni e atrofizzati che non si regge in piedi e lo ha deriso con un "non ce la fà" a montare le femmine, una che ci ha aspettato coi ratti in strada (una ratta in una scatola di cartone e gli altri in una sorta di trasportino pieno di urina fino alla maniglia), una che non ha capito nemmeno la gravità della cosa.
Io non mando accidenti alle persone, non fà per me e non serve poichè ho la certezza che la vita le regalerà quello che merita. Semini vento e raccogli tempesta.
Aggiungo solo che al rifugio ci sono tanti ratti con la propria storia che cercano un posto da chiamare casa, che merita una vita dignitosa.
http://www.gliultimi.org/
Ci sono tante ragioni per non comprare un animale, ma adottarlo.
La prima (e credo più importante) è che una vita non ha un valore economico quantificabile.. Si sceglie e si compra un soprammobile, un vestito o tutto al più una pianta, ma non una creatura!
Ho sentito l'altro giorno un a frase che mi ha fatto gelare il sangue :
"E ma quell'allevatore non è uno di quegli ufficiali.. Lo fà per passione."
Eh no, l'unica passione è quella dei soldi cari miei, Uno che ama l'animale (di qualunque specie o razza sia) non lo fà riprodurre in continuazione, non ne fà nascere sapendo perfettamente quanti senza casa ci sono e non ne da un prezzo con relativo tagliando di qualià. Non si lucra su chi si ama.
A tal proposito a noi del rifugio GLI ULTIMI è arrivata una richiesta d'aiuto la settimana scorsa da una ragazza della zona di Milano dicendo che possedeva alcuni ratti e non poteva più occuparsene per problemi economici.
Togliendo il fatto che quando entra nella tua vita un esserino tu devi esserci anche quando avrà più bisogno (salute compresa), al massimo cerchi di fare una colletta, ti impegni a raccogliere soldi con piccoli incontri benefit, fai lavoretti extra.. O i sacrifici valgono solo per scarpine e viaggetti?
Tagliando corto, ci siamo recati sul posto a recuperare i sei ratti malcapitati, tenuti in condizioni molto discutibili. Il giorno seguente visita veterinaria d'obbligo : rogna (trascinata da tempo) e stato di salute precario per diversi soggetti ( genealogia con deficit? malnutrizione? condizioni igeniche non idonee? ).
Come ciliegina sulla torta, veniamo a conoscena che il soggetto in questione (che per bontà personale definirò "la ragazza"), è un allevatrice amatoriale. A tal proposito ecco i suoi dati:
https://www.facebook.com/people/Mondo-Ratto/100007723905866
Una che vende vite anche a chi li usa per nutrire i serpenti, una che ha avuto animali altamente infetti e infettivi non curati per mesi, una che ci ha dato un ratto maschio con testicoli interni e atrofizzati che non si regge in piedi e lo ha deriso con un "non ce la fà" a montare le femmine, una che ci ha aspettato coi ratti in strada (una ratta in una scatola di cartone e gli altri in una sorta di trasportino pieno di urina fino alla maniglia), una che non ha capito nemmeno la gravità della cosa.
Io non mando accidenti alle persone, non fà per me e non serve poichè ho la certezza che la vita le regalerà quello che merita. Semini vento e raccogli tempesta.
Aggiungo solo che al rifugio ci sono tanti ratti con la propria storia che cercano un posto da chiamare casa, che merita una vita dignitosa.
http://www.gliultimi.org/
venerdì 10 aprile 2015
CREME DOLCI SPALMABILI
Buonasera a tutti!
Qualche tempo fà mi ero preparata la strepitosa CARRUBELLA di MaVi .
Unica differenza (a parte un pò di dosaggi), io non la pongo sul fornello.
Per cui occorrono :
- una manciata di nocciole ridotte in polvere col macinacaffè o un frullatore potente
- 100/150 gr di fagioli rossi
- qualche chucchiaio di malto (o zucchero di canna)
- qualche cucchiaio di carruba in polvere o cacao amaro
- vaniglia in polvere
- un pò di latte vegetale o acqua se occorre
Frullo i fagioli col minipimer, unisco il malto e il cacao che occorrono (dipende da quanto dolce e cioccolatosa la desideriamo), la vaniglia, alla fine le nocciole.
Se è troppo densa aggiungo un goccino di latte vegetale.
Si conserva in frigorifero per almeno 3 giorni (quello che è durata al massimo qui a casa!).
Oggi ho scimmiottato un pochino creando una sorellina bianca.
- una manciata di mandorle ridotte in polvere col macinacaffè o un frullatore potente
- 100/150 gr di fagioli bianchi (io ho messo i cannellini)
- qualche cucchiaio di malto
- vaniglia in polvere
- aroma naturale di mandorla (opzionalissimo)
- un pò di latte vegetale o acqua se occorre
Stesso procedimento della ricetta sopra. ^-^
A noi è piaciuta molto; e così immancabile finisce sul blog. E poi è bello fare qualche ricettina semplice, "a occhio", senza stare li con caraffe graduate e bilancine. Riusciamo a essere più rilassati e spontanei.
Qualche tempo fà mi ero preparata la strepitosa CARRUBELLA di MaVi .
Unica differenza (a parte un pò di dosaggi), io non la pongo sul fornello.
Per cui occorrono :
- una manciata di nocciole ridotte in polvere col macinacaffè o un frullatore potente
- 100/150 gr di fagioli rossi
- qualche chucchiaio di malto (o zucchero di canna)
- qualche cucchiaio di carruba in polvere o cacao amaro
- vaniglia in polvere
- un pò di latte vegetale o acqua se occorre
Frullo i fagioli col minipimer, unisco il malto e il cacao che occorrono (dipende da quanto dolce e cioccolatosa la desideriamo), la vaniglia, alla fine le nocciole.
Se è troppo densa aggiungo un goccino di latte vegetale.
Si conserva in frigorifero per almeno 3 giorni (quello che è durata al massimo qui a casa!).
Oggi ho scimmiottato un pochino creando una sorellina bianca.
- una manciata di mandorle ridotte in polvere col macinacaffè o un frullatore potente
- 100/150 gr di fagioli bianchi (io ho messo i cannellini)
- qualche cucchiaio di malto
- vaniglia in polvere
- aroma naturale di mandorla (opzionalissimo)
- un pò di latte vegetale o acqua se occorre
Stesso procedimento della ricetta sopra. ^-^
A noi è piaciuta molto; e così immancabile finisce sul blog. E poi è bello fare qualche ricettina semplice, "a occhio", senza stare li con caraffe graduate e bilancine. Riusciamo a essere più rilassati e spontanei.
domenica 5 aprile 2015
FROLLINI ALLA CAMOMILLA
MMM... che profumo questi biscottini!
Ciao a tutti!
Ho visto la ricetta qui (sito che tra l'altro consiglio di consultare in lungo e in largo) e ammaliata dall'uso della camomilla e della farina gialla non ho potuto resistere!
Ho fatto un paio di aggiustamenti ma la ricetta è praticamente la stessa.
Secondo me sono ottimi per colazioni e merende.
Ingredienti:
- 100 gr di farina gialla (io ho usato la fioretto)
- 100 gr di farina integrale
- 50 gr di malto o di zucchero di canna
- 40 gr di olio di girasole bio
- 4 gr di cremor tartaro (o mezza bustina di lievito per dolci)
- vaniglia in polvere
- 4 cucchiai di camomilla ridotta in polvere
Devo ottenere un impasto compatto tipo frolla. Infarino il piano, stendo la pasta col coraggioso mattarello e taglio i biscotti.
Splendido se avete la formina a fiore.
Dispongo sulla placca centrale del forno, 15 minuti circa a 180°C.
Controllate mi raccomando che il forno è un pò maledetto, ognuno funziona a modo suo!
Fatto! E non sapete che atmosfera magica in cucina ^-^
domenica 29 marzo 2015
TORTA VENTINOVE
Buongiorno a tutti. Oggi è il mio 29esimo compleanno.
Giornata di riflessione, volente o nolente, l'ultimo giro di boa prima dei trenta.
Tra le altre cose, oggi pensavo al mio rapporto col cibo.
E' cambiato nei mesi e negli anni. E' cambiato nella quantità, nella qualità, nella scelta della tipologia andando via via a selezionarsi sempre di più e allo stesso tempo a ricercare/riscoprire.
Da cibi industriali o di dubbia fattura (origine animale annessi) a quelli vegetali, sempre più verso la semplicità, verso l'essenziale, verso un'alimentazione più "pulita". Alla ricerca della pace con la bilancia, non ancora totalmente trovata.
Perchè si, siamo quello che mangiamo.
E'questa la nostra medicina, non la pillolina che bigpharma ci fà mandare giù nel momento più sbagliato (ovvero quando il nostro fisico manda un segnale forte che qualcosa non và e noi pensiamo bene di soffocare il sintomo non interessandoci alla causa).
Gli scivoloni non sono mancati, e non essendo perfetta non mancheranno in futuro, ma un pochino meno spero. Cerco di migliorare, di evolvere, di mettere in discussione.
Cucinare è creatività, l'ho amato da sempre. Cucinare è prendersi cura di se e degli altri.
E' come coltivare una piantina e vederla crescere e raccogliere i frutti.
Ok, stò diventando logorroica ^-^ , ecco la ricetta della torta che ho preparato per oggi; in pratica un torta di carote e mandorle con crema pasticcera al limone.
Per la torta
(spunto della ricetta qui)
- 130 gr di farina integrale (o quella che vi piace di più)
- 350 gr di carote grattugiate (o tritate)
- 100 gr di malto
- una manciata di mandorle tritate
- un bicchierino di liquore dolce (io ho usato un rum al cocco)
- 40-50 gr di olio di girasole bio
- 3 gr di cremor tartaro
- mandorle a lamelle
- vaniglia in polvere
Per la crema:
(spunto della ricetta qui e qui)
- mezza tazza di cous cous
- una o due tazze di acqua
- buccia di limone
- vaniglia in polvere
- 3- 4 cucchiai di malto (io avevo quello di mais)
Partiamo dalla base.
Impastiamo con le mani le carote, la farina, l'olio, il liquore, il lievito, le mandorle tritate, la vaniglia e il malto. A me è andato bene così... Ma se vi pare secco potete aggiungere all'impasto un goccio d'acqua o latte vegetale.
Io ho voluto creare una base bassissima in una teglia per poterla stratificare, ma nulla vieta di fare una torta vera e propria o perchè no dei cupcake.
Mi sono regolata col forno a 180-200°C per 40- 50 minuti nel ripiano centrale.
Una volta cotta (prova stecchino), l'ho messa a intiepidire.
Nel frattempo procediamo con la crema.
Mettiamo un paio di bicchieri d'acqua in una casseruola e portiamo a bollore. Tuffiamo il cous cous, copriamo e aspettiamo che si idrati per bene almeno 15- 20 minuti.
A questo punto valutiamo la quantità d'acqua:
- Se è stata totalmente assorbita ne mettiamo un altro pò (poco per volta) frullando fino a ottenere una bella crema densa;
- Se ne è "avanzata" già di quella calda ne togliamo una parte e aggiungiamo solo quella che serve.
Ovviamente questa crema si presta a una miriade di preparazioni. Io la prima volta l'avevo fatta troppo densa ed era ottima come budino ma non speciale come crema, questa volta tenendola più liquida è perfetta come pasticcera.
Aggiungiamo il malto e tutti gli aromi scelti (in questo caso buccia di limone e vaniglia).
Per rendersi conto di come sarà la crema sarebbe opportuno aspettare fosse fredda, io non l'ho fatto ed è risultata un pochettino troppo liquida. Mea culpa.
Ora taglio a metà la torta, su una prima parte metto la crema, poi ricopro con l'altra metà della base.
Sulla superficie dispongo uno strato sottile di malto e le mandorle a lamelle che rimarranno al loro posto.
Una cosa totalmente estetica... Ma anche l'occhio vuole la sua parte.
Il cibo lo si gusta anche con gli altri sensi in fondo.
giovedì 26 marzo 2015
PATE' SFIZIOSO MELANZANE E PORCINI
Buondì a tutti,
Oggi voglio condividere con voi una salsina ottima per accompagnare i cibi neutri (come verdure grigliate o al vapore) o da spalmare sul pane o sui crostini.
La avevo comprata al supermercato più volte una crema di questo tipo, e tutte le volte mi lamento che è troppo unta, buona ..Ma c'è troppo olio.
Difetto che riscontro in quasi tutte le salse "salate" (es. patè di olive, carciofi, pomodori secchi ecc ecc.. ).
Così questa mattina ho dato un occhiata agli ingredienti sulla confezione cercando di riprodurla il più fedelmente possibile.
Ci occorrono :
- una melanzana grande
- due manciate circa di porcini secchi messi in acqua calda per almeno un oretta
- uno spicchio d'aglio
- sale, pepe, origano
- un filo d'olio exravergine
Per prima cosa cuociamo la melanzana, io ho tagliato verticalmente delle fette spesse e passate in padella; avendo più tempo la si può cuocera al cartoccio in forno (facciamo dei tagli sulla melanzana e la avvogiamo con carta allunminio, poi in forno a 200°C circa per almeno mezz'ora) o perchè no al vapore.
Ora quando si è un pochino raffeddata togliamo la pelle e la frulliamo con lo spicchio d'aglio e i funghi... Se occorre aggiungiamo acqua.
Ora regoliamo sale e pepe, aggiungiamo origano e un filo d'olio. Pronta!
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