venerdì 13 settembre 2019

INTERVIST-ETICHE : ISABELLA (COTTO AL VAPORE)


cotto al vapore alimentazione vegan
Ciao a tutti,

Oggi ho il piacere di pubblicare qualche punto di vista (stimolato da alcune domande) di Isabella Elise Siciliano di Cotto al vapore. Un'altra bellissima intervist-etica.
Isabella è una donna che fin da subito mi ha ispirata a fare e sopratutto a non fermarmi alle etichette o alle risposte facili. Spero apra anche a tutti voi nuovi modi di vedere e affrontare le scelte di tutti i giorni. Nessuno di noi è perfetto e non potremo mai esserlo ma cercare di migliorarsi è sempre possibile.
Se siete curiosi di sapere di più visitate il suo blog, o scrivetele ... gentile e disponibile come è stata con me lo sarà anche con voi

Come sei diventata vegetariana poi vegana? come si è evoluta la tua alimentazione sino a oggi?

Ciao! Innanzitutto grazie per avermi invitata “ospite” del tuo blog! Io ho sempre adorato gli animali e la natura, da che ho ricordi. Sono diventata vegetariana nel 1994 a 14 anni. Volevo esserlo anche prima, ma i miei genitori non sapevano come gestire la cosa e mi imposero pesce e pollame per un po’ di tempo.
E’ stato solo nel 2007, quando è nato il mio primo figlio, che ho cominciato a studiare Nutrizione ed ho realizzato che potevo evitare anche i derivati per vivere in salute, decidendo così di passare ad una alimentazione prevalentemente vegetale.
Con gli studi ed il tempo la mia alimentazione è diventata più sana e attenta anche all’impatto ambientale.
Seguo uno stile di vita vegan poiché cerco di non utilizzare nulla di origine animale anche al di fuori del contesto alimentare (non compro oggetti nuovi di lana o pelle ed evito cosmetici e prodotti per l’igiene testati su animali), ma non mi definisco vegan.
Non amo molto le etichette, che sono utili per non usare molti giri di parole, ma sono spesso limitanti e tendono a creare “barriere”. Non acquisto prodotti animali, ma mi capita di consumare derivati in alcune circostanze e credo che la realtà sia spesso più complicata di quanto le definizioni possano lasciare
intendere. Per esempio, nello specifico del mio contesto di vita, credo sia meno impattante sull’ambiente un miele di piccolissimo produttore della zona, rispetto a un malto di cereale coltivato intensivamente lontano da qui e poi trasformato e trasportato.

Che tipo di alimentazione segue la tua famiglia? Come cerchi di spiegare/avvicinare "gli altri" alla tua cultura alimentare? Come rapportarsi anche con i bambini che potrebbero non capire perchè hanno un alimentazione diversa dai compagni di scuola?

La mia famiglia in casa segue una alimentazione vegetale e integrale. Il più possibile scegliendo anche prodotti locali. I bambini in mensa seguono un menù vegetariano poiché quando hanno cominciato il percorso scolastico ho voluto che fosse loro la scelta sul tipo di menù.
Il fatto di non impormi è, per noi quantomeno, stato di grande aiuto nella gestione dei rapporti con i compagni e maestre, poiché entrambi i bimbi hanno sempre avuto ben chiare le loro motivazioni e sapevano quindi spiegarsi senza sforzo. 
Ora il mio bimbo grande è alle medie e per sua volontà vuole chiedere un menù completamente vegetale!
Non abbiamo mai avuto problemi con altri bimbi o genitori, ma io non vado in giro cercando di cambiare le altrui abitudini se non mi viene esplicitamente richiesto (e sì, lo ammetto, vorrei tantissimo poter far cambiare abitudini alimentari alle persone, ma mi sono semplicemente convinta del fatto che attaccare non funziona, pertanto mi limito a offrire un esempio e fare informazione se c’è uno spiraglio di dialogo sull’argomento).

 Cibi fermentati. Cosa sono e a cosa servono? E' facile autoprodurli in casa? Da cosa iniziare? Ci sono "regole" da rispettare?

I cibi fermentati sono divertentissimi! Io li amo perché sono quanto di più distante dal cibo industriale e omologato. Il cibo fermentato è vivo, mutevole ed i risultati in termini di gusto e consistenze sono sempre diversi!
Alcuni sono facilissimi da fare in casa, altri richiedono un po’ di pazienza e lavoro in più. Consiglio agli interessati di cercare il gruppo facebook Wild Fermentation Italia e di partire con qualche libro come traccia inspirazione (Sandor Katz è l’autore considerato guru sull’argomento).
La preparazione con cui consiglio di partire, a meno di essere in piena estate, sono i crauti. Ma anche la paste madre è un perfetto punto di partenza per prendere famigliarità con batteri e lieviti selvatici.

Hai dei consigli da dare per mettere nel carrello della spesa cibi che fanno bene alla nostra salute e sono il risultato di un lavoro senza sfruttamento (nè animale nè umano) non spendendo una follia, in modo che sia un'alimentazione del tutto sostenibile?

Il primo consiglio che mi viene in mente, sia dal punto di vista nutrizionale che ambientale,
sono i legumi! Riscoprire le infinite ricette (dall’antipasto al dolce, spaziando anche da un continente all’altro con ricette etniche) che si possono fare con ceci, lenticchie e fagioli vari.
Sono economici, non richiedono refrigerazione o imballaggi, migliorano il terreno di coltivazione
anziché impoverirlo. Sono sazianti, ricchi in fibre, minerali e antiossidanti.
Erano il cardine della vera alimentazione mediterranea e tutti dovremmo ridare loro il giusto spazio in
cucina, anche se non si desidera abbandonare del tutto i prodotti animali.
Anche riscoprire le erbe spontanee mangerecce, se si ha accesso a una campagna pulita. Ma serve un poco di esperienza e non si può improvvisare, mentre il fagiolo è veramente alla portata di tutti!
Con un poco di organizzazione la preparazione non è poi così lunga, ma voglio scriverlo subito: per chi crede davvero di non avere tempo di cucinare, vanno bene anche precotti, basta sceglierli nel vetro!

alimentazione vegetale integrale Cosa ne pensi dei movimenti di decrescita/ semplicità volontaria ? Come cerchi di ridurre l'impatto
ambientale nella vita quotidiana? Ci sono state delle scelte che sono state più difficili di quello che
credevi o viceversa?

Apprezzo molto i movimenti di semplicità volontaria, soprattutto quelli che stanno partendo tra i più
giovani, anche se spesso proprio il tema del cibo che scegliamo di portare in tavola è tra i meno discussi.
Nel mio quotidiano cerco di minimizzare l’impatto ambientale della famiglia coltivando (ovviamente
senza pesticidi o concimi di sintesi) quello che posso nell’orto di casa, autoproducendo qualcosa (pane, marmellate, yogurt di soia) e muovendoci a piedi per tutti gli spostamenti in paese.
Ci sono settori in cui trovo in effetti difficilissimo portare avanti una scelta etica ed ecologica, per
esempio il vestiario! Capi in materiali ecologici certificati, di produzione artigianale, sono difficili da
trovare e spesso con prezzi proibitivi. Giusti probabilmente, ma per noi che viviamo con poco pur sempre proibitivi. Vorrei riuscire a evitare le grandi catene, ma non riesco a farlo, in particolar modo per i bambini che crescono in fretta. Prendiamo usato tutto quello che troviamo, ma alcuni acquisti rimangono inevitabili.
Anche cercare di evitare del tutto gli imballaggi in plastica è qualcosa che non sono riuscita ad attuare:
non abbiamo negozio leggero nelle vicinanze, per cui ce la caviamo per quanto riguarda l’ortofrutta
acquistando direttamente dal produttore, alcune cereali e legumi li trovo online in confezioni di grande formato in carta, ma alcune cose le compro ancora imballate (scelgo imballi riciclabili, almeno).

Come è entrato lo yoga nella tua vita? E' una pratica che tutti possono svolgere ? Che benefici dà a
livello mentale e fisico?

Lo yoga mi ha sempre attratta, così come il buddhismo, a pelle. Con curiosità direi quasi scientifica.
Nel tempo avevo accumulato letture, tentativi poco riusciti di inserire una pratica quotidiana di
meditazione e qualche lezione di yoga. Ma non riuscivo a trovare la giusta energia per farne davvero una pratica.
Poi ho trovato uno stile di yoga, l’ashtanga yoga e forse soprattutto una insegnate, che mi hanno dato quel lavoro di disciplina e autocontrollo che mi serviva. Una routine, che richiede impegno e presenza.
Srotolare il tappetino è come aprire uno specchio sulla propria vita in quel momento: sono centrata o
distratta? Cerco il confronto con gli altri o meno? Il mio corpo è bloccato da qualche parte? E’ un
momento in cui essere nel qui e ora e osservare quel che succede (in noi, prevalentemente) nel tentativo di raggiungere o nello stare in una certa posizione. Così pian piano imparo a resistere anche quando vorrei mollare, a respirare quando verrebbe da irrigidirsi, a lasciar andare quando contraggo. Insomma, è un lavoro sul corpo fisico che consente di trasporre quanto imparato sul piano mentale. O quantomeno di provarci!
Io sono convinta possa essere estremamente benefico per tutti, ma come per tutte le cose belle della vita, serve dedizione.

Cosa ne pensi della produzione e dell'utilizzo del miele?

Eh, argomento miele è uno di quelli in cui per me c'è una differenza abissale tra industria e persona con un paio di arnie per passione/favorire impollinazione.
C'è tutta una branca di apicoltura naturale che prevede per esempio di non togliere tutto il miele sostituendolo con zucchero, ma preleva solo l'eccedenza rispetto a quello che serve per passare l'inverno. Ho diversi amici che si occupano di api e che per esempio mai e poi mai hanno tolto le ali alla regina. 
Ovviamente mi dicono che può capitare -sebbene raro facendo attenzione- l'ape che punge e quindi muore, ma davvero non vedo come una monocoltura di riso o mai o orzo per fare il malto possa comportare la morte di meno insetti...
Mi piace anche l'idea che nelle campagne, dove è diffuso il piccolo allevamento di api, si fa attenzione a non usare pesticidi.
Forse se abitassi in piena pianura e conoscessi produttori piccoli di cereali che fanno produzione artigianale di malto, la mia scelta cadrebbe sui loro prodotti! Ma per me è più km0 e meno lavorato e trasportato altro. Credo davvero che a volte dipenda...
Del resto è un consumo del tutto marginale nell'alimentazione, non è un alimento di base!
Se,invece,  abitassi in città e dovessi scegliere un prodotto in supermercato o naturasì prenderei il malto!
Insomma, è complesso

Quale è la tua posizione sull'integrazione della vitamina b12 in un alimentazione vegetale?
Io sono per l'integrazione di b12, specialmente nei bambini.
Ora dirò una cosa che può sembrare buffa, ma è la pura verità: animali del tutto vegan sono ben rari. Immaginate un ruminante che bruca l’erba di un prato: forse scarta formiche, bruchi, parti sporche di terra? Un primate, apre la frutta per controllare che non contenga ospiti?
Certo che no.
La verità è che la questione è talmente lapalissiana che non serve nemmeno spenderci sopra troppe parole.
Nel mondo moderno è possibile raggiungere un grado di “purezza” nella scelta di nutrirsi esclusivamente a base di alimenti vegetali che era impensabile in “natura”. Ed a questo fatto aggiungiamo anche la “purezza” raggiunta intesa come condizioni igieniche, degli alimenti, ma anche -più tristemente- dei terreni.
Può non essere divertente sottolinearlo, ma -ancora una volta- è la semplice verità: i primati e molti altri animali consumano le proprie feci più che volentieri e molti popoli hanno concimato e concimano le proprie coltivazioni con feci umane. E sì che il nostro colon è in effetti ricco di batteri produttori di B12.
Solo che questa viene assorbita prima lungo il tratto intestinale e necessita -per essere “catturata” e assorbita, di essere legata ad una glicoproteina prodotta nello stomaco, il fattore intrinseco.
Non è questione di avercela o meno con gli integratori o di credere nel complotto medico per boicottare l’alimentazione vegetale.
E’ questione di natura e di vita innaturale.
Ora io, avendo fatto anche delle scelte etiche, preferisco acquistare un integratore naturale (B12 prodotta da ceppi batterici selezionati su melassa, un po' come avviene con il lievito alimentare in scaglie, ma con ceppi produttori di b12, che viene poi "isolata"), che non è nemmeno un “farmaco” e quindi non finanzia vivisezione, piuttosto che assumerla tramite lo sfruttamento di animali.

lunedì 9 settembre 2019

LIEVITO ISTANTANEO FATTO IN CASA


lievito fatto in casa con due ingredienti, aceto bicarbonatoCiao a tutti!

Questa polvere lievitante facilissima di realizzare ci libererà dall'acquisto di lieviti istantanei industriali. Lo possiamo utilizzare per tutte le preparazioni "veloci" come torte, biscotti, pancake, torte salate, ecc..E' facilissimo da realizzare.

Per 500 gr di farina servono:
- 4 gr di bicarbonato (cucchiaini)
- 1 cucchiaino di aceto

In un piccolo contenitore mettere il bicarbonato, aggiungere l'aceto, mescolare (godendoci l'effervescenza della reazione acido-basica), e unire per ultimo ingrediente all'impasto che dobbiamo preparare, lavorandolo come di consueto.

venerdì 6 settembre 2019

COME CREARE UNA PIANTA DA TALEA

Ciao a tutti!

Oggi parliamo di piante, di come creare nuove piantine da porzioni di quelle già esistenti.
Non sono un'esperta ma ci stò prendendo gusto, imparando dai miei errori e seguendo altre persone che lo fanno con successo.

La tecnica è abbastanza semplice (anche se a dire il vero ci sono eccezioni con cui la tecnica non mi è ancora riuscita... Ma non demordo!), dobbiamo innanzitutto procurarci un rametto (di almeno 15 cm) della pianta che ci interessa "riprodurre" sano, non legnoso, non troppo sottile. Togliamo delicatamente le foglie sottostanti la punta del rametto, lasciandone al massimo quattro o cinque. Questo servirà a far concentrare la piante nella formazione di radici e non disperdere troppa energia nella parte aerea.

A questo punto possiamo :

- Immergere lo stelo in un vasetto d'acqua e aspettare metta radici, potrebbe volerci del tempo ma se le foglie rimangono verdi e vitali, non preoccupatevi. Una volta che le radichette saranno ben formate trasferire in un vasetto con terriccio morbido stando tantissimo attenti a non danneggiare le fondamenta della pianta (le radici), bagnare e aspettare la pianta si assesti e riparta a crescere e fare nuove foglie.

- Preparare un vaso non molto grande (in questa fase possono essere utili le basi della bottiglia di plastica così terremo d'occhio sia l'umidità che il lavoro delle radici) con del terriccio morbido e non compatto (meglio aggiungere una parte di sabbia), inserire il rametto e bagnare abbondantemente. Aspettiamo che la pianta lavori tenendo sempre umido il terreno.

In ogni caso lasciare la talea in una zona luminosa ma non a sole diretto.

E' consigliato fare questo lavoro dopo la fioritura (quando i fiori saranno secchi), oppure nelle stagioni di mezzo dove il clima è più temperato.
Una volta che la giovane piantina comincerà a crescere le regole base sono le stesse delle piante adulte: bagnare solo quando il terreno è asciutto e assicurasi di dare temperatura e luce necessarie (ogni pianta ha le sue esigenze).

Possiamo moltiplicare anche le piante succulente o grasse, le piante verdi, ecc... buona propagazione!

lunedì 2 settembre 2019

GELATO IN STECCO FAI DA TE (GUSTO SNICKERS)

nicecream veganCiao a tutti!

Siamo agli sgoccioli coi caldi estivi e vi propongo un gelato sano, fatto in casa e senza zuccheri aggiunti. Il "gusto" in questo caso vuole ricordare la barretta (non vegan, non salutare, non prodotta da un'azienda etica) snickers.

Non sò se capita anche a voi ma spesso quando faccio la spesa trovo confezioni di banane maturissime molto scontate, così ne approfitto e le compro, difficilmente altrimenti acquisto questo tipo di frutti. La trovo un'ottima azione di economia ed ecologia (poichè altrimenti andrebbe tutto buttato ..Un pò come per i prodotti scontati che sono in scadenza) sia per il venditore che per il consumatore.
Ci sono molte ricette che permettono di utilizzare banane mature (oltre ovviamente a mangiarle tal quali!) come il banana bread, il nice cream, i biscotti con l'avena (magari essiccati), ecc..

gelato di banana veloce cacao Ingredienti per circa 3 gelati* :
* io ho gli stampini di ikea che sono piuttosto piccoli

- 2 banane medio/piccole
- 2 cucchiaini di cacao
- una manciata di arachidi tritate grossolanamente

Schiacciare delle banane ben mature con la forchetta, unire il cacao e le arachidi. Non frullarle e specialmente non aggiungere del liquido (bevanda vegetale o acqua che sia) poichè il risultato altrimenti è piuttosto ghiacciato.
Versare il tutto nello stampino e mettere in congelatore per almeno 6/8 ore. Finito !

Se volete dare uno sprint in più, una volta congelato, potete ricoprire lo stecco con del cioccolato fondente fuso.

Al momento di consumare il vostro gelato attendete circa 1 minuto in modo che si scongeli un pochino, vi stupirà la cremosità ottenuta semplicemente da un frutto.
No olii strani, no panne, no emulsionanti,  niente trucchetti.

venerdì 30 agosto 2019

MACERATO DI ORTICA


Ciao a tutti!

macerato orto, repellente e fertilizzanteNoi abbiamo deciso ormai da tempo di non utilizzare chimica nell'orto, nè fertilizzanti nè trattamenti vari. Anche sul letame abbiamo molte riserve (negli allevamenti gli animali vengono imbottiti di schifezze e le condizioni igieniche sono molto precarie dubito possano evitare di riversarli nelle deiezioni).
Quando in orto si presenta un problema o uno squilibrio, cerchiamo una soluzione naturale nel rispetto dell'ambiente e se possibile che non uccida i parassiti ma li allontani; sperando che nel lungo termine queste scelte portino a una maggior ricchezza, autonomia ed equilibrio di terreno, dei batteri e di tutti i piccoli abitanti.



Validi alleati che possiamo crearci da soli a costo zero sono i macerati o i decotti.
Oggi parliamo del macerato di ortica.

A cosa serve?
E' un validissimo fertilizzante, allontana pidocchi (afidi), lumache e formiche.

Come si realizza?
Macerazione delle ortiche. 
Io utilizzo un secchio, lo si riempe di ortiche (tagliandole e non strappandole in modo possano facilmente ricrescere), schiacciando in modo che il materiale vegetale sia veramente tanto e lo si ricopre con l'acqua, appena necessaria a coprire le ortiche.
Coprire il secchio con un telo di cotone o una zanzariera fermata con un elestico.
Ogni giorno per circa una settimana (o anche meno se fà caldo) si apre e si mescola. E' pronto quando girando col bastone non produce più schiuma. Lo si può quindi filtrare e riporre in taniche o in secchi ben chiusi e utilizzarlo quando ci occorre.
Puzza tantissimo, ma la sua efficacia è stupefacente. Si dice di aggiungere circa 100gr di bentonite per sfavorire la formazione di cattivi odori.. Ho provato ma sinceramente non ho trovato particolare efficacia.

Come si utilizza?
Si può utilizzare diluito 1 a 5 ( una parte decotto cinque di acqua) per fertilizzare. 1 a 10 nebulizzato sulle foglie contro gli afidi.
 Trattare a seconda delle esigenze ogni 10- 15 giorni la sera. Non ha tempo di carenza ma puzza molto, quindi non raccogliete i vostri ortaggi immediatamente dopo ^_^ lasciatelo decantare un pò!
Alcuni dicono di non utilizzare su cavoli, cetrioli e pomodori. Sui cavoli ho letto (e verificato) tende ad attirare la farfalla cavolaia... Ma sul resto non ho trovato fonti utili che mi spiegassero il perchè non andasse somministrato.

lunedì 26 agosto 2019

3 IDEE PER UTILIZZARE L'OKARA (DI SOIA)


Ciao a tutti!

Tempo fà parlando di latte vegetale (o bevanda vegetale per i precisetti) autoprodotto, abbiamo accennato fatto che non si butta niente e oggi vi dò qualche esempio di come riutilizzare l'okara (buccia) in questo caso di soia.

Nell'opera di filtraggio del liquido ci ritroveremo con una bella quantità di polpa nel colino, ecco 3 idee per utilizzarla:


Crackers di soia e frumento

ricetta con scarto okara, grissini scarto latte soia
- 100 gr di okara
- 100 gr di farina di grano tenero integrale (o un altra farina a vostro gusto, anche senza glutine)
- un pizzico di sale
- 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
- 100 ml circa d'acqua
- semini, aglio in polvere, erbe aromatiche (quello con cui volete aromatizzare, altrimenti lascateli al naturale che sono comunque ottimi)

Mescolare gli ingredienti secchi poi unire l'olio e l'acqua sino a ottenere un impasto omogeneo e compatto. Andate adagio ad aggiungere l'acqua poichè la quantità dipende anche da quanto umida è la vostra okara. Stendere delle sfoglie abbastanza sottili con l'aiuto di un pò di farina e il mattarello.
Cuocere al forno per circa 15 minuti a 180°C in modalità ventilata.



Tartufi dolci alla frutta secca e okara

tartufi vegani con scarto latte soia- qualche cucchiaio di okara
- qualche cucchaio di frutta secca tritata finemente (mandorle, noci, nocciole,ecc..)
- 1 cucchiaio di malto (o un cucchiaio di uvetta o 3 datteri ammollati e frullati)
- un pizzico di cacao e di cannella
- un cucchiaino di vino Porto o Marsala

Le dosi di questa ricetta sono totalmente a occhio in quanto preferisco farne sempre dosi piccole poichè devono essere conservati in frigo per pochi giorni. Altrimenti, se ne fate tanti, meglio congelare. 
In pratica, unire tutti gli ingredienti, trovare la giusta consistenza (morbida ma manipolabile) e formare delle palline o utilizzare dei piccoli stampini . Riporre in frigo per qualche ora prima di consumare in modo si compattino.
Il mio esempio di aromatizzazione vuole ricordare in qualche modo il gusto del cannolo siciliano.
Ma ovviamente potete farli come più preferite (vaniglia, cacao, carruba, ecc ..)




Polpette di okara e ortiche

polpette con scarto latte soia- 100 gr di okara
- 2 cucchiai di parmiveg (o anacardi tritati o lievito alimentare)
- Una manciata di ortiche al vapore frullate sottili (o anche biete, spinaci, erbette miste)
- sale, pepe, olio
- pangrattato

Impastare l'okara con le ortiche, aggiungere il parmiveg, regolare di sale e pepe. Unire un filo d'olio.
Se l'impasto vi sembra troppo morbido o le volete più fragranti aggiungere qualche cucchiaio di pangrattato. A questo scopo anche una patata lessata e schiacciata è ottima (giusto per da un'idea gluten free).
Dorare in padella o al forno (gratin) per una decina di minuti.
Nella foto li ho realizzati con carote e patate, ma ovviamente le combinazioni sono infinite.








Un'altra idea jolly è quella di essiccare l'okara di soia (nell'essiccatore o in forno a bassissima temperatura e sportello un pò aperto) e conservarla in dispensa...
Oppure darne qualche cucchiaio ai vostri animali più o meno domestici :)





venerdì 23 agosto 2019

CONIGLIO DOMESTICO (CURA DEL)


Ciao a tutti!

Oggi parliamo di lapini, i miei adorati.
Devo premettere che si amo tutti gli animali, ma i conigli hanno un posto speciale nel mio cuore. Honey (il mio piccino che oggi ha 11 anni) mi ha insegnato molto e mi ha avviato verso il percorso veg. Ricordo che in alcune discussioni sui forum sui conigli pensavo tra me e me : " Perchè dovrei mangiare maiale, pollo, manzo, ecc... Se ho tanta cura e rispetto per il coniglio?"
 Non aveva senso e mi sentivo un'ipocrita. Così è iniziato tutto. Grazie mio caro Honey.

Si stima che il coniglio è il terzo animale d'affezione più presente nelle case, ovviamente dopo cane e gatto. Così ci tenevo a fare una breve guida con qualche precisazione. Cerco di condensare quello che ho imparato in undici anni di convivenze.

UNO O PIU'

Evitiamo di comprare un coniglio. Non è un soprammobile! Ci sono molte associazioni che gestiscono dei trovatelli e molti privati che se ne vorrebbero disfare. Troveremo certamente un piccino che verrà a casa con noi. Nani, arieti, teste di leone, giganti.. Troveremo quello che vorremo avere al nostro fianco e quello che ne avrà davvero necessità. I figli non si scelgono, dopotutto.

Queste stupende pallette di pelo non sono così innocue come si crede. Se non vanno d'accordo si danno delle gran botte. E bisogna fare attenzione.
La coppia che di solito funziona meglio è maschio - femmina entrambi sterilizzati. Due maschi difficile vadano d'accorso .. Anche se sono fratelli potrebbe essere che crescendo qualcosa si incrini e anche per due femmine ... Che dire? Non è facilissimo.
Io oltre a Honey, ho due coppie di femmine e alternano periodi di dormite e mangiate vicine guancia-a-guancia a liti e strappi di pelo ...Hanno trovato più o meno un equilibrio, ma non è sempre stato rose e fiori.
D'altro canto uno si annoia e si sente solo.
Si può anche considerare la convivenza tra un coniglio e uno o più  porcellini d'india, di indole più pacifica e esigenze simili, che spesso dà dei buoni risultati.

Per quanto riguarda le spese di vitto e alloggio da uno a due davvero cambia poco.
Le spese veterinarie, si quello un pò cambia ... Poi dipende anche da che necessità avranno nella vita.. E chi può saperlo?

ALIMENTAZIONE

Il coniglio come tutti sanno è un erbivoro, questo significa che il suo cibo d'elezione è l'erba. Per farlo stare bene in salute (soprattutto per la continua limatura di denti e corretto funzionamento dell'intestino) bisogna raccogliere erbette (in posti non contaminati da continui passaggi di cani e gatti o vicino alle strade o vicino a cambi coltivati intensivamente).
Se non abbiamo a disposizione posti dove effettuare la raccolta o in inverno con neve e gelo possiamo acquistare del fieno, che lasceremo a disposizione lungo tutto l'arco della giornata. Consiglio di non acquistare i pacchi piccoli dei pet store ma trovare qualcuno che o li produce in formati rettangolari (contadini o rivenditori) o rivolgersi a maneggi e scuderie (di solito appunto è cibo per i cavalli di primo taglio in gergo). E' più ecologico (zero plastica), spesso (ma non sempre) di migliore qualità e più economico (tantissimo più economico, specialmente per cho ha diverse boccucce da sfamare).
Le erbe per lui commestibili sono molte, ma è necessario conoscerle (qui un link molto ben fatto). Le più comuni sono tarassaco, graminacee, trifoglio, erba medica, borsa del pastore, piantaggine, asprelle,ecc ... In abbinata a queste possiamo proporre verdure e poca frutta (causa fermentazione). Tra i vegetali che mi sento di proporre ci sono tutte le insalate, radicchi, carote (ciuffi compresi), cetrioli, pomodori, peperoni, prezzemolo (poco come tutti gli alimenti ricchi di calcio in quanto possono creare problemi ai reni), mele, arance, bucce dell'anguria.
Sono tossici i legumi (anche i fagiolini), l'avocado, le parti verdi dei pomodori, le patate, aglio, cipolla.


Non consiglio di acquistare mangimi in pellet se non per esigenze particolari come animali con problemi ai denti o debilitati e nel caso molta attenzione poichè non devono contenere tra gli ingredienti nè farine di cereali nè zuccheri.
Invece divieto assoluto per pane o mix di semi e granaglie, non è loro cibo, crea problemi, li fà solo ingrassare (a questo proposito che cibi usano secondo voi negli allevamenti!?).
A proposito di animali che fanno fatica a mangiare o hanno problemi, è molto utile tagliare a pezzi molto piccoli i vegetali preferiti o anche frullare (come nel caso di mele o carote).

Come premio (quindi in piccole dosi) possiamo offrire rondelle di banane o uvetta passa. Vi adoreranno. Lasciate perdere snack, drops o porcherie varie.

Acqua pulita e fresca sempre a disposizione. Il beverino la mantiene più pulita, la ciotola è più immediata. A voi la scelta.
Se potete offrite loro un acqua valida, non tutte le acque del rubinetto così come scendono sono buone nè per noi nè per loro.

coniglio domesticoSISTEMAZIONE

Il coniglio ha bisogno di muoversi, saltare, allungarsi, ecc... quindi la gabbia è da evitare (anche se fosse un coniglio nano).
L'ideale sarebbe predisporre una stanza con alcune lettiere dove il piccolo farà i bisogni e la gabbia aperta con il cibo. La stanza a sua disposizione dovrà essere sicura. Senza fili da rosicchiare a vista (o almeno sopra al metro di altezza),  oggetti pericolosi o tossici (attenzione anche ad alcune piante come la stella di natale o l'oleandro) e dobbiamo tenere presente che alcuni conigli rosicchiano (non tutti), specialmente gli angoli. Per deviare l'attenzione possiamo dare rametti da rosicchiare di legni di alberi per loro non nocivi come faggio, salice, ulivo e molti altri. Mettiamo anche un tappeto di cotone (anche vecchio tanto lo potrebbero mangiucchiare) adorano sdraiarsi sopra.

Mi chiedono spesso se il coniglio sporca. Io rispondo che di certo non pulisce. Ma a parte le battute idiote, generalmente i conigli tendono a fare i bisogni negli angoli e dove mangiano. Quindi una volta assicurati questi posti con delle lettiere saremo tranquilli. Può capitare che facciano qualche cacchina fuori, ma avete mai visto la cacchina di un coniglio? è una pallina totalmente secca e inodore che nemmeno sporca se la si schiaccia, semplicemente si appiattisce.
Quindi credo non ci siano grossi problemi a passare la scopa una volta al giorno.

Il fondo delle lettiere dove il coniglio si recherà dovrà essere assorbente e non deve recare danno alle zampe. Io utilizzo del truciolo (non segatura che è troppo polverosa e irriterà l'apparato respiratorio), ma ci sono anche altre valide alternative come il pellet, il tutolo di mais, la paglia tritata sottile o altre ancora fatte di legno triturato, giornali a striscioline o canapa.
L'importante è assicurarci non ci siano legni tossici, resinosi (come il pino per esempio) o peggio ancora trattati con vernici e solventi. Ovviamente quando è sporca e bagnata và sostituita (e buttata nel compost).

alimentazione coniglio, coniglio malato,SALUTE

Anche se non sembra il coniglio è un animale abbastanza delicato, di solito quando ci si accorge che qualcosa non và è grave. Non voglio fare allarmismo! Ma è giusto non prenderla alla leggera.
Se smettono ad esempio di mangiare i motivi possono essere molti... I principali: un blocco intestinale o problemi ai denti. Vi è un alimento che si trova nei pet-store che si chiama "critical care" e ci è molto d'aiuto in circostanze come queste. Si tratta di una polvere d'erba essiccata che mischiata ad acqua (o succo di frutta non zuccherato) crea una pappetta con la quale potremmo alimentare il pargolo offrendola in una ciotolina o con una siringa molto grande (chiedete in farmacia una siringo per alimentazione forzata detta schizzettone) direttamente in bocca, piano e poco per volta. E' necessario che il coniglio non si debiliti e continui a mangiare. Se lo osservate quando è in salute infatti, se non dorme, è difficile non vederlo smangiucchiare fieno o erba, perchè il suo organismo funziona così. Continuamente.
Bisogna andare da un vet specializzato (già individuato in precedenza per evitare di andare dal primo che si trova e rischiare di peggiorare le cose..) facendo visitare il coniglio a dovere. Sarà lui a dirci dove è il problema e come risolverlo.
Ascessi e masse di varia natura sono abbastanza frequenti, le orecchie delicate da tenere controllate specialmente nei conigli che le hanno all'ingiù, i denti vanno monitorati poichè non crescano troppo e danneggino l'interno della bocca.
Anche i disturbi neurologici sono frequenti. Nella mia esperienza ho avuto animali che da un momento all'altre erano parzialmente paralizzati, altri (Honey e Alice) hanno sviluppato l'encefalite (malattia che partendo da un problema neurologico altera l'equilibrio del coniglio che si presenterà con la testa più o meno inclinata a seconda di quanto forte è il disturbo) in maniera molta diversa, in alcuni casi molto difficile da gestire.. Ma con l'aiuto del vet, un pò di inventiva e tanta pazienza siamo riusciti a riportare un minimo di tranquillità nelle loro vite. Siamo una famiglia è così che si fà.
Le cure di routine che consiglio sono il taglio delle unghie (potete farlo voi se siete sicuri o meglio farsi spiegare come fare se non lo siete o le unghie della bestiola sono scure e non si vedono i capillari), pesarlo frequentemente in modo da capire subito se qualcosa non và e se al coniglio piace spazzolarlo per agevolare la muta. Un coniglio in salute ha pelo e occhi lucidi e si dimostra vitale e goloso.
E' consigliato il vaccino annuale che in teoria copre per le due malattie principali (la paramixomatosi e la malattia emorragica virale), come per cani e gatti non esiste alcun obbligo legale, la scelta e le valutazioni del caso stanno sempre a noi affidatari.
Diciamo che vaccino o no una visitina all'anno sarebbe meglio farla.

Mi sento anche di parlare un attimo di sterilizzazione. Per le femmine è consigliata per questioni di salute (tumore ovaie molto frequenti in animali interi), per i maschi è consigliata in caso di aggressività (mai vista personalmente), monta compulsiva (raccontata da un 'amica) o pipì per colonizzare i territori (vista e pulita tante volte).

Alcuni link per saperne di più:




Non credo di aver detto tutto, nel caso voleste chiedere qualcosa rimango a disposizione :)