venerdì 18 ottobre 2019

COME PROTEGGERE GLI ORTAGGI DALLE LUMACHE



Ciao a tutti,
chi ha o ha avuto un orto sà che le lumache sono tremende ... Divorano nel giro di poche ore le piccole piante appena messe a dimora, lasciando solo la parte centrale della foglia.
Scartando immediatamente le soluzioni cruente che uccidono la lumaca (chimiche o non chimiche non importa), noi abbiamo escogitato alcune soluzioni.

Per difendere le nostre culture abbiamo bisogno di una barriera "fisica" che limacee e chiocce non possano (o siano almeno in difficoltà a oltrepassare).

Possiamo creare uno strato uniforme di una decina di centimetri di spessore intorno a piante o zone seminate a spaglio di segatura, sabbia, trucioli di legno, sassetti ... materiali asciutti e spigolosi che non permettano di scivolare. Nei garden, a caro prezzo, vendono la bentonite (un'argilla) che assorbe i liquidi e dà molto fastidio alle lumache. Tutto questo dovrà essere rinnovato quando umido (ad esempio dopo una pioggia).

Quest'anno ripulendo i margini delle strade da un sacco di plastica, abbiamo adottato un altro metodo : tagliamo in due le bottiglie più grandi (quelle da 2 litri), eliminiamo anche il fondo e il collo. A questo punto appoggiamo "lo scudo" sopra la piccola pianta sul terreno, rincalzando leggermente i bordi per fermarla e non fare passare le piccole lumachine da sotto.



Un' altra opzione utile è utilizzare le piante a nostro favore. Ortica, menta e tagete tendono a essere sgradite ai parassiti del terreno.



lunedì 14 ottobre 2019

RAGU' DI LENTICCHIE


ragù vegetaleCiao a tutti!

Negli anni ho sperimentato vari ragù vegetali: il classico col seitan (tritato grossolanamente), quello con la soia (magari l'okara di soia "scarto" della bevanda vegetale), quello con sole verdure, con affettati vegetali a cubetti.. Ma il migliore per me rimane quello con le lenticchie.
Questo legume che non ha bisogno di ammollo cuoce in una mezz'ora scarsa (per le lenticchie decorticate anche molto meno.. circa 10 minuti), ha una granulometria gentile nè troppo grande ne troppo piccolo, dà consistenza e un sapore che si adatta splendidamente al soffritto e alla passata di pomodoro. Per i ragù bianchi (senza pomodoro) continuo a preferire l'okara di soia.



Ingredienti per circa 4-6 persone
ragù vegano con verdure ( o come facciamo noi una pasta per due e due vasetti da congelare pronti in un lampo per un'altra occasione)
- 1 cipolla grande
- 1 carota grande
- 2 spicchi d'aglio
- 1 gambo piccolo di sedano
- 1 piccola ciotola di lenticchie secche (meglio se piccole)
- mezzo bicchiere di vino rosso
- 1 bicchiere circa di passata di pomodoro oppure 2 bicchieri di pomodori a pezzi piccoli
- sale, pepe, spezie desiderate (per me un classico è macis, peperoncino e rosmarino)
- olio extravergine di oliva
- vino rosso (mezzo bicchiere circa)

In una padella versare un goccio d'olio e mettere a fiamma media a rosolare un trito di cipolla, aglio, carota e sedano (più o meno sottile secondo i gusti). Far soffriggere qualche minuto (per i contrari all'olio in cottura si può sempre ricorrere a semplice acqua e utilizzare l'olio a fine cottura direttamente prima di impiattare la pasta), aggiungere le lenticchie e farle amalgamare. Versare il vino e farlo evaporare quasi totalmente.
Ora non ci resta che aggiungere la polpa o il pomodoro fresco, sale, pepe, peperoncino, macis e un rametto di rosmarino che toglieremo a fine cottura. Mescolare un attimo, versare un pò d'acqua se necessario in modo da coprire le lenticchie, abbassare la fiamma al minimo e porre il coperchio sulla padella. Ora dovrà cuocere circa una ventina di minuti, ma ogni tanto diamo un'occhiata che l'intingolo rimanga abbastanza umido. Aggiustare di sale, pepe e quant'altro ci piaccia.
Se avete abbastanza tempo io consiglio di prepararlo in anticipo e farlo riposare, i sapori saranno molto più vividi.
Io di solito lo abbino alla pasta (anche le lasagne o cannelloni) magari con besciamella vegetale o parmigiano vegetale o ancora formaggio di anacardi, ma è ottimo anche abbinato a zucca/patate/batate al forno o lessate.




venerdì 11 ottobre 2019

RACCOGLIERE LA PORTULACA



Ciao a tutti

Oggi parliamo di questa pianta portentosa che cresce spontanea in varie zone italiane e ci regala un sacco di nutrienti importanti (come vitamina A e C).

Questa "erbaccia" è riconosciuta per le proprietà depurative, anti-batteriche, diuretiche e dissetanti, infatti è usata da millenni sia nella medicina tradizionale che in quella cinese.

Ricordo che anche Franco Berrino (esperto in nutrizione ed epidemiologo) la cita spesso, in quanto è uno dei pochi vegetali a racchiudere in sè anche i famosi omega3 (che aiutano a combattere colesterolo e trigliceridi ,prevenire diabete e malattie cardiovascolari)

E' ottima consumata cruda in insalata (se i rametti sono spessi tagliarli sottili) o spadellata o cotta al vapore per pochi minuti come contorno o condimento per pasta/cereali.

Il sapore è leggermente acidulo e molto rinfrescante. Da provare!


lunedì 7 ottobre 2019

STRUDEL SALATO DI FINE ESTATE


pasta sfoglia leggera e vegetaleCiao a tutti!
Oggi cuciniamo questo strudel salato con pesto, fagiolini e patate ottimo sia caldo che freddo, un ricordo dell'estate appena trascorsa.

Ingredienti per la pasta :
(se potete evitate le sfoglie già pronte)
- 120 gr di farina integrale
- 1 cucchiaio d'olio
- 60 gr circa d'acqua
- un pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno:
- 2 cucchiai di pesto (meglio se vegan e autoprodotto)
- 1 patata grande lessa
- una manciata di fagiolini già lessati
- sale, pepe, spezie a piacere



Impastare gli ingredienti per l'involucro, prima i secchi poi i liquidi, fino a ottenere un impasto morbido e compatto. Lasciare riposare coperto.
Tagliare le patate e i fagiolini a pezzetti piccoli, condire e aggiungere il pesto. Se il ripieno dovesse risultare troppo umido unire una spolverata di pangrattato.
Stendere la pasta il più sottile possibile dando una forma rettangolare. Inserire al centro le verdure preparate prima e richiudere lo strudel sigillando i bordi. Praticare dei tagli sulla superficie.
Infornare per 15/20 minuti a 200°C in forno modalità ventilata.

Ovviamente questa è solo un'idea, ma pensate con quanti ripieni potete creare un ottimo piatto da portare al sacco, da antipasto, o anche da aperitivo...Che ovviamente si può preparare con anticipo, si può congelare e si può consumare sia caldo che a temperatura ambiente. 


venerdì 4 ottobre 2019

ALTERNATIVE ALL'AMMORBIDENTE COMMERCIALE

Ciao a tutti!


ammorbidente con acido citrico, ammorbidente con acetoQuando ho incominciato a interessarmi alla cosmetica naturale la prima cosa che è stata depennata dalla lista della spesa è stato l'ammorbidente.
E' noto che crea un sacco di problemi cutanei e allergie perchè nel ciclo della lavatrice, dopo l'immissione dell'ammorbidente non viene realmente ben risciacquato e rimane sui tessuti "avvolgendoli" (altrimenti non avremmo quel senso di morbidezza e quel profumo così intenso).
Devo onestamente dire che quel profumo che si sente nell'aria di panni stesi è molto gradevole.. Ma vale la pena ? Per me no, preferisco un profumo più tenue e un pò meno morbidezza "gommosa" dei capi ma un abito che non dà fastidio ne a me ne al pianeta.



Opzioni di ammorbidente ecologico:

- 100 ml di aceto di vino o mele
Si versa nel vano per ammorbidente.
Sui panni non rimane odore di aceto, ma se proprio ci dà fastidio anche aprire la bottiglia...Possiamo o lasciare del normale aceto di vino in infusione un paio di settimane con scorze di agrumi (non trattate) e poi filtrare o utilizzare aceto di mele che è più delicato.

- 100 ml di soluzione con acido citrico (1 litro d'acqua + 200gr di acido citrico)
La soluzione avrà un lontano odore di succo di limone, possiamo aggiungere se vogliamo 10 gocce di olio essenziale (ottimo lavanda, tea tree o menta), ricordandosi di agitare il flacone prima di versarlo. Anche questa si mette sempre nel vano ammorbidente della lavatrice

Un'altra soluzione per i più attaccati all'ammorbidente è sceglierne uno ecologico (magari uno serio non la linea di grandi marchi ultrachimici che crea una versione semplicemente un pò meno chimica).  Il massimo sarebbe ricaricare i flaconi alla spina; alcuni negozi (specialmente bio) tengono una piccola gamma di detergenti sfusi.


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"Mammachimica mi ha spiegato che l'utilizzo dell'aceto nelle ricette non è poi così ecologico poichè tende ad essere corrosivo (specialmente nel lungo periodo) e ha bisogno di molta acqua per disperdersi nell'ambiente . Meglio, preferire l'uso dell'acido citrico.
Qui due link per approfondire l'argomento :


SOSTITUTO PER AMMORBIDENTE:

Ecco qui un sostituto per l'ammorbidente :


Servono:

800 gr di acqua

100/200 gr di acido citrico (dipende dalla durezza dell'acqua)



lunedì 30 settembre 2019

BUDINO D'UVA


ricetta budino d'uva senza zucchero fatto in casaCiao a tutti,
con non poca tristezza penso che anche quest'estate sia andata.. Mi auguro ci sia un bell'autunno tiepido che ci regali preziosi raggi di sole tra i colori ambrati che solo in questa stagione appaiono.
E' tempo d'uva e io ne adoro il succo ricavato con l'estrattore .. Lo definisco il vino analcolico.
Con il succo d'uva possiamo ricavare un budino buonissimo, naturalmente dolce.

Ci occorrono:
- 250 ml di succo d'uva 
- 25gr di farina o amido

In un pentolino mescolare (a freddo) l'amido e il succo, accendere la fiamma e rigirando continuamente con la frusta o col cucchiaio ottenere una crema densa e senza grumi. 
Travasare in un contenitore e far raffreddare. Servire a temperatura ambiente così com'è o ricavarne dei semi freddi intervallando fette biscottate o biscotti secchi al budino.
Io adoro il mix uva bianca e uva fragola, è delizioso!

venerdì 27 settembre 2019

INCI... QUESTO SCONOSCIUTO




Ciao a tutti!
Oggi volevo parlare degli ingredienti del mondo cosmetico (sia cosmetici decorativi che per la cura della persona) facendo un pò chiarezza su alcuni punti.
Preciso subito che io non sono ne chimica, ne estetista, ne niente di niente.. Ma negli anni.. cercando di studiare, capire e provare qualcosa penso di averlo portato a casa. Quindi condivido volentieri :)

Per prima cosa vorrei dire che molto di quello che ci viene sbattuto letteralmente in faccia tramite vari mezzi pubblicitari non ci serve. Esempio : vogliamo idratare la nostra pelle? non serve un prodotto apposito per ogni singola porzione del corpo (crema mani, crema viso, crema contorno occhi, crema per i piedi, ecc..) basterà una buona crema idratante di base oppure un burro o un olio. Uno non dieci.
Ognuno poi conosce i propri bisogni (o li impara a conoscere) e decide cosa gli serve o che che capricci vuole togliersi. L'importante è che siamo NOI a scegliere non i messaggi pubblicitari.

Ogni volta che si fà la spesa è come votare, scegliamo. Non solo una semplice crema... Ma chi finanziare.
Ricordiamo in oltre che la pelle assorbe tutto quello che ci spalmiamo sopra, trattenendo e portando all'interno. Quindi spalmarsi sostanze nocive è un pò come ingerirle.

Ogni prodotto deve avere l'INCI (Interational Nomenclature of Cosmetics Ingredients) riportato sulla confezione o alcune volte lo si trova stampato sull'espositore in negozio; qui troviamo in ordine decrescente tutti gli ingredienti che lo compongono, riportati in latino o in inglese.
E' importante leggerlo, anche se non conosciamo tutte le voci, per capire cosa realmente il prodotto contiene, o quantomeno averne un'idea. Quante volte magari vediamo una crema con un packaging accattivante che recita "con olio di argan"? Si magari l'olio di argan c'è, ma è in fondo alla lista... In pratica ne contiene una lacrima. E il resto? Se leggiamo lo possiamo sapere!
Quindi come i prodotti alimentari, si gira la confezione e si legge tutta l'etichetta non fermandosi allo slogan davanti.

CATEGORIE DI INGREDIENTI SU CUI SOFFERMARSI (E INFORMARSI) :

SOSTANZE GRASSE IDRATANTI
Ovviamente queste sostanze hanno lo scopo di creare un effetto barriera sulla pelle, in modo di proteggerla (ad esempio dal vento), di idratare, ma si potrebbero anche occludere i pori. In teoria la pelle dovrebbe essere autonoma, sviluppa già il suo sebo... Ma in pochi hanno la fortuna che questo materiale non sia nè in eccesso nè in difetto. 

Gli olii (che si riconoscono per il nome botanico dell'olio seguito da "oil" esempio : olio di ricino -ricinus communis seed oil)
I burri vegetali ( che si riconosco per il nome botanico seguita da "butter" esempio burro di karitè - butyrospermum parkii butter). Questi ingredienti possono essere anche idrogenati (hydrogenated) quindi trattati per attenuarne ad esempio i profumi forti e renderli più duraturi nel tempo, in questo caso sarebbe meglio evitarli .

Assolutamente da evitare il grasso animale (di solito bovino scarto di macellazione) indentificabile come tallow (ancora purtroppo diffusissimo il sodium tallowad nelle saponette).

Esistono molti "grassi" dannosi per la pelle di origine petrolchimica che fanno male alla pelle ma hanno il pregio di rendere molto, essere piacevoli al tatto ("effetto seta") ed essere economici. Li possiamo trovare con diversi nome : paraffanum liquidum, petrolatum, mineral oil. Io direi che è meglio evitarli.

Ancora una parola la dedico agli olii esotici come la palma o il cocco  frutto di deforestazioni, frodi ecologiche e maltrattamento di lavoratori, anche l'olio di soia o mais deve farci sorgere qualche dubbio in quanto è facilmente ogm in agricoltura convenzionale.

SILICONI, PARABENI E ALTRI INGREDIENTI DA EVITARE
Questi ingredienti sono ormai nel mirino da parecchio tempo, condannati senza riserve dalla cosmesi naturale. Alcuni affermano che non siano poi così dannosi (specialmente se a piccole dosi), ma perchè rischiare?
 I siliconi rendono creme e trucchi più setosi e duraturi (si riconoscono negli INCI poichè teminano con "one" o "xane" ad esempio gli onnipresenti dimethicone ciclopenthasyloxane).

I parabeni sono conservanti (si indentificano facilmente poichè finiscono con" paraben") da anni sotto accusa perchè penetrano nella pelle e rimangono intrappolati nei tessuti.

Altri conservanti accusati di essere cessori di formaldeide sono l'imidazolidinyl urea e il diazolidynl urea, la cocamide mea, tea o dea oltre a essere aggressiva è potenzialmente cancerogena.

Sicuramente i derivati plastici possiamo cercare di evitarli (ad esempio copolymer, acrylic, styrene)

Un pò di attenzione bisognerebbe prestarla in prodotti lavanti (come shampoo o bagnoschiuma) ai tensionattivi utilizziati ovvero la sostanza che permette la creazione di schiuma all'inizio dell'INCI. Ce ne sono di più aggressivi e di derivazione chimica come il sodium laureth sulfate e il sodium lauryl sulfate .Alcuni meno aggressivi derivati da materie prime di origine vegetale (seppur lavorate) come cocamidopropyl betaine e sodium coco sulfate

Sarebbe meglio evitare anche tutte le sigle con numeri o brevi scritte maiuscole (come PEG, BHA, EDTA, polyquaternum 11) poichè tutti ingredienti inquinanti e sintetici.

Un pò di attenzione andrebbe anche dedicata al triclosan un antibatterico molto potente, registrato come pesticida, tossico e cancerogeno. Mi è capitato anni fà di leggerlo su un dentifricio.

CERE E GOMME
Servono a legare, emulsionare e gelificare.
Le cere possono essere vegetali o di origine animale (come la cera d'api - cera alba) hanno un azione emulsionante e protettiva; sono indicate col termine cera o wax (ad esempio la cera carnauba - copernica cerifera cera). Nei prodotti molto idratanti (come i burri labbra) può anche esserci la lanolina (lonolin) secrezione del manto della pecora.
Le gomme rendono gel i liquidi, ce ne sono tante ... Tra le più famose la xantana, la guar, l'acacia... Attenzione perchè ne esistono anche di origine animale come la gocca lacca (secrezione di un insetto).

COLORANTI
Di origine vegetale (come la clorofilla, la curcuma, la barbabietola in polvere, il carbone) o animale (come la cocciniglia). Identificabili con CI (Color Index)e una serie di numeri.
Da 10.000 a 74.999 sono organici di sintesi, da 75.000 a 75.999 organici naturali, da 76.000 a 76.999 basi a ossidazione e da 77.000 a 77.999 pigmenti inorganici.
Consideriamo che in un prodotto decorativo (make up) sono ovviamente indispensabili, in una crema anche no.

PROFUMI E ALLERGIZZANTI
"Parfum" ovviamente indica una profumazione (di solito artificiale), più in alto è nell'inci più si sentirà e più il prodotto potrebbe essere aggressivo (o con ingredienti che fanno un odore spiacevole da coprire).
Gli allergeni di solito sono al termine della lista (esempio eugenol, limonene, cinnamal).
I prodotti possono anche essere arricchiti e profumati con olii essenziali, che troveremo riportati nell'INCI con il nome botanico della piante seguito da "essential oil (esempio : olio essenziale di limone - citrus essential oil)

SOSTANZE "PREZIOSE"
Queste sono sostanze solitamente messe in minima parte nei cosmetici, ma il solo fatto di averne una goccia rende possibile dichiararla a caratteri grandi e fare presa su tantissimi consumatori.
Inutile che io mi perda in chiacchiere sull'eticità di inserire in un cosmetico veleno d'ape, placenta di non sò quale bestiola o bava di lumaca.

Tra quelle che io personalmente ritengo utili ci sono :

- Olii e burri pregiati meglio se d'agricoltura biologica e solidali, non trattati
- Vit E (allunga la conservazione degli oli ed è idratante)
-  L'aloe vera (idratante e rimpolpante)
- vari estratti di origine vegetale, meglio se posizionati in alto nell'INCI

Possiamo anche definire una regola generale .. Un pò come per i prodotti alimentari: meno ingredienti ci sono e meglio è. L'idea che un prodotto con INCI lungo e complesso sia migliore è una favola che ci viene raccontata, molto meglio un prodotto con pochi ingredienti validi, ben riconoscibili e funzionali.

Mi è impossibile menzionare tutti gli ingredienti più diffusi (ce ne sono tantissimi!) , ma volevo semplicemente dare un'idea generale sulla formulazione di un cosmetico, su quante cose non conosciamo e compriamo senza farci troppe domande (spesso "a scatola chiusa").
Non serve essere un esperto del settore per avere un'infarinatura dell'argomento, basta un pò di ricerca e non cadere nell'acquisto compulsivo (avendo modo di verificare con calma se l'oggetto in questione è adatto alle nostre esigenze).

Voglio anche ricordare che dobbiamo fare massima attenzione ai prodotti cosmetici che applichiamo ogni giorno e stanno tante ore a contatto con la pelle (specie su zone molto sensibili come parti intime, ascelle, bocca, contorno occhi), possiamo invece essere meno rigorosi su prodotti a risciacquo o che utilizziamo saltuariamente o per poco tempo. Questo non vuol dire non controllare !


Per mia etica, nei prodotti che non riesco a creare a casa, scelgo formulazioni totalmente vegetali, non testate su animali e di ditte su cui mi informo e ritengo "serie".

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