lunedì 30 dicembre 2019

GNOCCHI DI PATATE AMERICANE


Ciao a tutti!

 Oggi una rivisitazione dei classicissimi (e buonissimi) gnocchi di patate.

Non sò voi ma io amo le patate dolci (dette anche patate americane). 
Mi piacciono anche le batate (quelle arancioni) ... Ma le prime rimangono le mie preferite cremosissime e dolcissime.

L'impasto dei gnocchi rimane fedele all'originale:

-250 gr di patate americane
- 40/ 50 gr di farina
- un pizzico di sale

Lessare le patate oppure cuocere a vapore. Prova forchetta : che dovrà penetrare senza il minimo sforzo poichè siano perfettamente cotte. Scolare e appena non sono più ustionanti, tagliare a pezzi e schiacciare con lo schiaccia patate ( o se non lo avete con la forchetta). Non è necessario sbucciarle prima poichè tanto schiacciando in un modo o nell'altro la buccia si stacca dalla polpa.

Unire il sale e la farina. Impastare sino ad ottenere un amalgamo morbido ma compatto da cui si possono ricavare cordoncini (aiutandosi con una spolverata di farina), che successivamente saranno tagliati a tocchetti (i gnocchi).
Cuocere in abbondante acqua salata bollente per poco, sino a che non saranno loro a dire che sono cotti venendo a galla.

Essendo molto dolci io consiglio di abbinarli con un condimento a contrasto come : broccoli passati in padella col peperoncino (come nel mio caso), delle cime di rapa, del radicchio e cipolla con spolverata di noci...

venerdì 27 dicembre 2019

SCATOLE RICICLATE

Ciao a tutti,

A me capita spesso di comprare frutta/verdura in cassette, le trovo un buon compromesso tra l'evitare gli imballaggi plastici e il prezzo spesso elevato del prodotto sfuso.

Le cassette di plastica sono utilissime in orto, per riporre oggetti o anche per improvvisare un archivio. Ho notato che  anche quelle di carta o legno sono molto resistenti, anche se parliamo di semplice cartone o legno molto sottile, così ho pensato come renderle più graziose e riutilizzarle per piccoli cesti regalo o semplicemente come contenitore per riporre oggetti.

Non ho fatto altro che incollare (con colla stick o vinilica) delle immagini (carta da regalo, vecchie buste di carta, pagine di riviste..) per nascondere loghi e scritte regalando alla cassetta una nuova immagine.
Un'altra opzione è colorarle con colori acrilici; se posso dare un consiglio usate pitture piuttosto coprenti, specialmente se chiari, poichè è piuttosto noioso passare mani e mani di colore.

Magari per queste feste (e quelle future) facciamo sì che la confezione diventi parte del dono, personalizzandola unicamente per il destinatario che la conserverà e userà con affetto.



lunedì 23 dicembre 2019

ZUCCAMISU'

Ciao a tutti!


Io adoro la zucca, in tutte le sue declinazione.
Mi viene da ridere quando mia madre mi chiede (nessuno dei miei ama questo ortaggio): " Ma tu come la mangi la zucca?" ... La vera domanda sarebbe come non la mangio....

Oggi rivisitiamo il classico tiramisù, goloso e leggero in modo da poterselo gustare senza sensi di colpa.






Ingredienti per due porzioni:

- 3 o 4 fette biscottate sbriciolate grossolanamente (meglio integrali e di qualità)
- 1 tazza di purea di zucca (semplice zucca cotta in precedenza al vapore o al forno)
- 5 datteri
- latte di riso
- 2 tazzine di caffè
- cacao in polvere

Frullare la zucca con un pò di latte di riso e i datteri a pezzetti. Se non avete un frullatore potente meglio ammollare i datteri in un pò di latte tiepido per circa 15 minuti.
Otteniamo così una crema morbida dalla consistenza vellutata.

Disporre le fette sul fondo dei bicchierini o delle ciotoline( saranno monoporzione), versare una tazza di caffè su ognuno e ricoprire con la crema preparata in precedenza livellando la superficie.
Spolverare col cacao, rigorosamente amaro.

Io lo amo così con il caffè ancora tiepido, ma sicuramente avendo il tempo (e la pazienza) di farlo riposare alcune ore diventerà tutto più avvolgente.

venerdì 20 dicembre 2019

NEANCHE UN SOLDO PER LA VIVISEZIONE

Immagine di Wikipedia
Ciao a tutti,

oggi tocco un tema molto importante: la sperimentazione animale (come preferiscono rinominare la vivisezione ricercatori e professori).

"vivisezione" è "qualunque tipo di sperimentazione effettuata su animali di laboratorio che induca alterazioni a livello anatomico o funzionale, come l'esposizione a radiazioni, l'inoculazione di sostanze chimiche, di gas, ecc."

In questo periodo (come nel periodo di aprile- giugno con la questione 5*1000) fioccano spot pubblicitari, articoli su giornali e banchetti in ogni dove di associazioni per curare qualunque tipo di patologia in cerca di offerte più o meno libere, da devolvere alla ricerca.

Ma di che ricerca parliamo?

Dal punto di vista scientifico optare ancora per il modello animale è fallimentare. Lo sanno anche i sassi che ogni specie è diversa (molto diversa) , quello che per una può essere altamente tossico per l'altra può rivelarsi innocuo... Da questo si deduce che basarsi ancora sulla vivisezione non solo è inutile ma dannoso; poichè forviante per l'avanzamento della ricerca.

Molte ditte giocano con questi dati studiando volutamente su una specie (che sapranno darà loro il risultato voluto) per dimostrare la validità di una determinata sostanza.

Immagine di leal.it
Un altro punto su cui soffermarsi è l'alterazione. Come si può pensare che una patologia indotta in un organismo sano (anzichè sviluppata autonomamente) possa dare delle linee guida attuabili su un'altra specie ?
 Poi ci sarebbe da tenere conto che l'uomo di certo non vive in gabbia nei sottoscala insonorizzati, a temperature sempre uguali, con un cibo sempre uguale (ovviamente il più durevole possibile quindi secco), con luci artificiali nel panico e nel dolore pressochè continuo.

Molti se ne escono con la frase "preferiresti salvare un topo o un bambino?" cercando miratamente di colpire la nostra emotività, ma ragionandoci un secondo capiamo che condanniamo a morte entrambi continuando così. Non ha nessun senso. Oltre a sacrificare milioni di animali ogni anno, ne faranno le spese sia le persone che sono usate da cavia ( persone indigenti che vengono pagate per offrire il proprio corpo alla scienza) e persone così disperate che accettano di provare cure sperimentali perchè non hanno più niente da perdere.

Alcuni dati su cui riflettere o per saperne di più:
https://www.novivisezione.org/info/norme.htm
https://www.novivisezione.org/intro/vivis_faq.htm
https://www.terranuova.it/News/Stili-di-vita/Vivisezione-ecco-perche-c-e-chi-la-vuole

Prendere coscienza di quello che accade (e perchè accade), non solo in medicina o cosmetica, ma per lo studio di OGNI sostanza (o miscuglio di sostanze) prima di venire messa in commercio è una doccia ghiacciata (a fine gennaio, aggiungo) ma è fondamentale sapere, per poter fare scelte che portino altrove.

Scegliamo quindi di finanziare la vera ricerca, quella che opta per supporti tecnologici più avanzati e attendibili, invece di utilizzare animali come si faceva nell'ottocento.


Immagine di ricercasenzaanimali.org

Cosa possiamo fare ora?

- Rifiutare categoricamente di dare soldi (e mezzi) a chi utilizza ancora stabulari colmi di animali, scegliendo di destinare i nostri risparmi a chi non fà vivisezione (alcuni esempi :ANVLCT, LILT, I-CARE, LISM, ANPO, LILA).

- Sostenere (anche con attivismo non per forza con i soldi) le associazioni che si battono perchè queste inutili torture finiscano (LEAL, I-CARE, NOVIVISEZIONE, LAV... ) e le associazioni che riabilitano animali "usati" o destinati alla vivisezione ( I- CARE, LA COLLINA DEI CONIGLI).

-Ogni volta che ci imbattiamo con realtà dove questa pratica obsoleta e cruenta continua .. Diciamo che non ci stà bene ! A voce, con una mail, con ogni mezzo possibile. Dopotutto gli animali hanno bisogno di noi, di certo quelle creature innocenti non possono liberarsi da sole.

Materiale informativo gratuitamente consultabile:

https://www.agireoraedizioni.org/opuscoli-volantini/vivisezione/



Siti da cui attingere informazioni:

https://www.novivisezione.org/
https://www.lav.it/aree-di-intervento/vivisezione
http://www.lavocedeiconigli.it/vivisezione.htm
http://www.tvanimalista.info/video/vivisezione/motivazioni-no-vivisezione/




Libri da leggere:

- "I falsari della scienza" - Hans Ruesch
- " La medicina smascherata" - Hans Ruesch
- " Imperatrice nuda" - Hans Ruesch
- " La figlia dell'imperatrice"- Hans Ruesch
- "Vivisezione o scienza" - Pietro Croce
- "I diari di Michelle Rokke
- "Cavie umane" - Dottor X
- "Cavie animali" - Massimo Tettamanti
- "Olocausto" - Milly Schar-Manzoli


lunedì 16 dicembre 2019

PASTICCIO FERRARESE


 Ciao a tutti!



Conoscete il pasticcio ferrarese? E' una pasta al forno buonissima, che oggi prepariamo in versione vegan (ovviamente).

Se la dovessi descrivere direi che è un involucro di pasta frolla che racchiude della pasta al pomodoro (generalmente tagliatelle).


Ingredienti per 2 persone
 Per la frolla di copertura :

- 100 gr di farina integrale di grano tenero
-  50 gr circa d'acqua o latte vegetale
- 2 cucchiai d'olio evo
- la buccia grattata di mezzo limone (non trattata)
-  1 cucchiaino di zucchero di canna o malto
- un pizzico di sale
                          __________________________


- 120 gr di tagliatelle di semola

- una ciotolina di polpa di pomodoro
- cipolla, aglio, carota, sedano (base per soffritto classica)
- qualche cucchiaio di piselli (anche congelati)
- sale, pepe. peperoncino

Cominciamo a preparare l'involucro.
Impastare la farina, la buccia di limone, il sale, lo zucchero, l'olio e poco per volta aggiungere l'acqua fino a formare un panetto compatto e omogeneo. Lasciare riposare.

Mettere a bollire una pentola d'acqua e, intanto si cuocerà la pasta, possiamo preparare il condimento. Fare il soffritto (in acqua o in olio come preferite), aggiungere la polpa di pomodoro, i piselli e aggiustare con sale, pepe, peperoncino.
Lasciar cuocere qualche minuto a fiamma media sino a che il sugo non si sarà un pò ritirato. 
Nel frattempo le tagliatelle saranno pronte.
Condirle, aggiungere se necessario sale o altre spezie a piacere, il parmiveg e metterle da parte.

Dividere in due l'impasto che abbiamo preparato all'inizio e stendere entrambe le sfoglie sottili: dovranno leggermente sbordare dalla teglia in cui vogliamo metterle.

Oliare il fondo della pirofila (o mettere un pezzo di carta forno), stendere la prima sfoglia, distribuire le tagliatelle e ricoprire con l'altra sfoglia sigillando i bordi. Praticare dei piccoli tagli sulla superficie del pasticcio e infornare per circa 15 min a 200°C (modalità ventilata) o fino a che sarà bello colorato (a questo scopo è utile spennellare la superficie con una soluzione di latte vegetale, un goccio d'olio e un pizzico di curcuma). 

Servire tiepido.

venerdì 13 dicembre 2019

"SEI QUEL CHE MANGI"


Ciao a tutti !

Ecco un libro che secondo me và letto : Sei quel che mangi di Michael Greger .

Il dottor Greger fà morire da ridere, è spigliato, ironico e tremendamente diretto (e sono stati bravissimi i traduttori a mantenere questi toni).
Un uomo che ha fatto dell suo lavoro la sua passione: il cibo e i suoi effetti sull'organismo.
E' uno dei tanti medici (grazie al cielo!) che afferma che una dieta 100% vegetale coscenziosa è da preferire, per vivere bene e a lungo. E anche in armonia con flora e fauna (aggiungo io).

Il libro è diviso in due parti:

- La prima parte parla delle patologie più diffuse (tristemente diffuse perchè tutte portano a una morte prematura), dei test fatti (purtroppo a volte cita anche test su animali che a mio avviso non hanno alcun fondamento ne etico ne scientifico) in relazione allo stile di vita e alla dieta seguita.
E' una full immersion nelle malattie di cui tutti i giorni sentiamo parlare, ma di cui non sappiamo abbastanza.

- La seconda parte esamina i gruppi di alimenti, raccontando i fantastici doni che la natura ci porge.
Nessun piatto complicato, nessun cibo pronto ma ricette e dritte anche per chi ha poco tempo (e poca attitudine nella cucina).

Cosa ne penso io?

A me il libro è piaciuto molto, circa 600 pagine letteralmente divorate.
Mi ha aperto gli occhi su molte patologie che conoscevo solo di fama e mi ha anche dato uno spaccato del mondo medico (non ci sono tante buone notizie).
Devo però dire che non concordo con lui sulla validità dei test su animali, sulla quasi fissazione per gli antiossidanti (naturali contenuti nel cibo ovviamente) e a volte tende a ripetersi (forse per fissare meglio i concetti) un pò troppo, ma ripeto (si anch'io) a me il libro è piaciuto e penso sia una lettura MOLTO utile per chi ne sà, per chi ne sà qualcosa e anche per chi non ne sà niente del rapporto cibo- salute.

Per ulteriori approfondimenti (gestito dal team del dottor Greger)

lunedì 9 dicembre 2019

FORMAGGIO CREMOSO (STILE CHEDDAR)


Ciao a tutti!

Oggi prepariamo una crema formaggiosa, totalmente vegetale dove nessuna mucca deve soffrire per il nostro egoismo. Il gusto è dolce, molto saporito e allo stesso tempo affumicato; una crema "decisa" che non passa inosservata.

 Si sposa bene nei panini, nelle piadine ma anche sulle verdure (o sulle lasagne) gratinate al forno. Questa crema tenuta più morbida è ottima per condire la pasta effetto "mac and cheese".

Io, sinceramente, non ho mai assaggiato il formaggio cheddar da onnivora, ma il colore mi guida a etichettarlo così.

Ingredienti:

- 1 patata media  o una batata (in questo caso non aggiungere la carota)
- mezza carota ( o un pezzetto di zucca)
- 1 cipolla piccola
- una manciata di anacardi ammollati
- sale
- pepe
- paprica affumicata (facoltativo)

Lessare le verdure fino a che saranno molto morbide.

Frullare con il frullatore a immersione cipolla, patata, carota e anacardi aggiustando con un pò d'acqua sino a ottenere una consistenza cremosa. Aggiustare con sale e spezie.


Gustare nel modo che più vi aggrada.