Ciao a tutti!
Sono sempre stata rapita dal fascino dei bazar etnici ... Quei profumi che sembra vengano da lontano, le cose esposte alla bene e meglio senza curarsi dei fronzoli, i gestori che ti sorridono sempre ...
E' un altro mondo rispetto al freddo glaciale del supermercato ... Anche quello piccolo di paese ... è comunque "diverso".
Stavo pensando seriamente di rinunciare ai prodotti bio del "supermercato della natura" pieno di eco-fighetti che riempono i loro cestini di cose ben impacchettate dai prezzi eco-proibitivi. Io con il mio modesto portafoglio se voglio ogni tanto ci posso andare (non sempre perchè altrimenti mi servirebbe anche il 3° lavoro!) ... Ma ODIO quando le cose basilari (non parlo di telefoni ultima generazione o filetti aromatizzati di seitan) non possono permetterseli tutti.
Capisco bene che il Bio e la paga onesta dei lavoratori poi sul prezzo finale si senta bene ... Ma secondo me è più il ricavo che le aziende con un nome di prestigio tengono per loro, e poi siamo sicuri in fondo in fondo che facciano tutto per bene?? Non lo sò. Ognuno fà le sue scelte.
Tornando alla ragione del post, qualche giorno fà sono andata al negozietto indiano vicino a casa mia come di consueto e ho visto una stupenda padellina in ghisa per fare chapati e simili ... l'ho presa al volo e oggi ho sperimentato!
Chapati dell'ultimo minuto:
- farina ( io ho usato integrale)
- semini misti piccoli (nel mio caso sesamo, papavero e lino)
- semi di finocchio
- due pizzichi di sale
- olio per ungere la padellina di tanto in tanto
Si amalgamo i semini, la farina (io ne avrò messa circa una tazza) e il sale, si aggiunge un pochino d'acqua come a formare un impasto simile a quello della pizza. Ora qui qualcuno dice di lasciarlo riposare, io l'ho cucinato direttamente ed è venuto buono lo stesso.
L'ho steso con il mattarello ben sottile (con l'aiuto di un pò di farina) e passato nella padellina (stile piadina) fino a che non era leggerissimamente bruciacchiato da entrambi i lati.
E' ottimo insieme a intingoli dal gusto orientale, ma anche con i mie fagioli al pomodoro ha fatto la sua figura.
Divagando ancora (non mi scuso neanche tanto chi legge i mei post sà che apro mille discorsi e siamo fortunati se ne chiudo metà) ho letto il libro di Marinella Correggia Il balcone dell'indipendenza (che straconsiglio perchè è piccino, costa poco e da due milioni di idee) dove si parla, tra le altre cose, di cuocere il pane esseno al sole e costruire da soli con pochissima spesa un forno solare da usare in estate ... Voi sapete qualcosa ? se si vi sarei gratissima se mi deste qualche dritta!!!