Condivido un bellissimo articolo di Gian, per fare luce su quello che si cela dietro i tendoni dei circhi con animali.
Allevati in cattività, maltrattati, umiliati, sedati, costretti a vivere tutta la vita fuori dal loro habitat, …. Quella appena descritta è la vita degli animali usati nei circhi, quello che succede dietro le quinte quando si spengono le luci, quando la gente torna a casa e i bambini sono contenti per aver visto pinguini, foche, tigri, elefanti, leoni, ippopotami e molti altri animali esotici a pochi km da casa.
Nessuno che si ferma un attimo a pensare che forse un recinto in un parcheggio di una qualunque città italiana non assomiglia neanche lontanamente al polo sud che non basta prendere una gabbia e appoggiarla con il fondo sulla terra per far credere di essere nella savana?
Fin dalle scuole elementari ci hanno insegnato che l’uomo primitivo ha imparato a usare il fuoco per tenere distanti gli animali feroci ,cosa ci fa pensare che un leone o una tigre saltino volentieri dentro un cerchio di fuoco? Come si può credere che un cavallo o una zebra siano contenti di girare in cerchio ad alta velocità mentre vengono frustati? O che un elefante non soffra a stare su due zampe?
Ci sono due modi per addestrare un animale: con le buone o con le cattive maniere, usando il rinforzo positivo oppure picchiando l’animale. L’unica possibilità di costringere una tigre (ma anche un elefante o un leone) a fare qualcosa di innaturale e contro la sua volontà è quella di sedarla pesantemente e maltrattarla
(ad esempio potete vedere qui un'investigazione sotto copertura dell'associazione animalista essere animali https://www.essereanimali.org/2018/11/video-circhi-italiani/ )
Arrivati a questo punto dovrebbero esserci elementi sufficienti per non entrare più in un circo con gli animali.
In realtà c’è un ulteriore motivo, che tra l’altro non ha nulla a che fare con lo sfruttamento e la sofferenza: i circhi (tutti, anche quelli con animali) ricevono sostanziosi contributi dallo stato ogni anno ai sensi della legge 337 del 1968 come riportato sul sito della lav (ww.lav.it/aree-di-intervento) che riconosce alle imprese circensi “una funzione sociale”. Tale legge non è mai stata aggiornata per quanto riguarda l’uso degli animali e così, nonostante più del 70% degli italiani sia contrario al circo con animali (rilevazione eurispes), i circhi continuano a usufruire delle sovvenzioni pubbliche (nostri soldi !!!) erogate dal FUS (Fondo Unico dello Spettacolo) (1)
Questi contributi sono sacrosanti per quanto riguarda l’arte circense, tanto di cappello a chi mantiene viva una tradizione millenaria come giocolieri, acrobati, trapezisti, clown, maghi ecc. QUi (https://www.cirquedusoleil.com/bazzar) alcuni esempi
Quello che non mi sta per niente bene è continuare a pagare chi tortura animali, chi fa passare il messaggio che sono trattati bene e con rispetto, che lo fanno per far divertire adulti e soprattutto bambini.
La realtà è che gli animali vengono usati dai circensi per attirare la gente e giustificare in qualche modo le cifre che ricevono dallo stato ogni anno (secondo alcuni tra cui chi scrive non riuscendoci ma purtroppo, almeno per il momento, la realtà è diversa).
Ultimo (ma non certo per importanza) : secondo voi un animale trattato bene come dicono i circensi, che è contento di stare dove si trova e fare quello che fa, ucciderebbe appena può il suo aguzzino? Io dico di no...
https://www.greenme.it/informarsi/animali/tigre-uccide-domatore/
https://www.leggo.it/video/primopiano/choc_al_circo_la_tigre_sbrana_domatore_davanti_ai_bimbi-130660.html
https://www.ilmessaggero.it/video/primopiano/choc_al_circo_professoressa_entra_nella_gabbia_il_leone_l_attacca_e_le_salta_addosso-147565.html
https://video.corriere.it/leone-200-kg-attacca-domatore-lo-spettacolo-circo/813471dc-b7c5-11e6-a82f-f4dafb547583
https://www.nelcuore.org/?p=29867
"UE,CIRCHI :305 INCIDENTI IN 22 ANNI CON 608 ANIMALI COINVOLTI
Concludo con una citazione di Albert Einstein "solo chi è abbastanza folle da credere di poter cambiare il mondo lo cambia davvero" : cambiare si può e si deve, per gli animali ma anche per l'uomo, per le generazioni presenti e quelle future, per l'ambiente.
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