Ciao a tutti,
ecco una ricetta semplice che piace davvero a tutti.
Si tratta di sfoglie al gusto di pomodoro e origano, ottime come merenda, per spalmarci creme salate e dà sgranocchiare un pò in tutte le situazioni.
Ingredienti:
- 200 gr di farina semi integrale ( o anche integrale)
- 5 gr di sale fino integrale
- 15/20 gr di olio extravergine di oliva
- due cucchiai di origano secco sminuzzato
- un cucchiaio scarso di aglio in polvere
- un pizzico di peperoncino
- un pizzico di bicarbonato
- passata di pomodoro liscia
Unire in una terrina gli ingredienti secchi mescolandoli, aggiungere l'olio e cominciare a lavorare con le mani l'impasto per spargere uniformemente l'unico liquido aggiunto.
Unire la passata sino a che non avremo formato un impasto ben omogeneo morbido, ma sodo, un pò come quello della pasta fresca fatta in casa. Si può anche scegliere di mettere metà acqua e metà salsa di pomodoro per avere un gusto meno pieno. Lavorare per qualche minuto.
Se abbiamo tempo facciamo riposare l'impasto 15-20 minuti coperto, altrimenti procediamo a stenderlo.
Io lavoro con la macchinetta per la pasta perchè ottengo con poco sforzo sfoglie sottili e tutte uguali (imposto lo spessore medio); ma nulla vieta di procedere col mattarello.
Tagliare quadrati, strisce, rettangoli, tondi, stelline o la forma che volete dare alle schiacciatine e volendo punzecchiatele con la forchetta.
Infornare a 180 °c modalità ventilata per circa 10-15 munti. Ovviamente dipende dallo spessore dato, tenetele d'occhio e fate in modo non siano troppo colorate o saranno terribilmente secche.
In contenitore ermetico si conservano una settimana o più.
"Ma cosa mangi? solo insalata?!" La frase che perseguita ogni veg! Qui propongo piatti vegetali gustosi, preparati con amore e rispetto. Condivido anche quello che imparo e penso possa essere utile sull'orto/giardinaggio, sulla cosmesi naturale e sul fai da te in genere... Cercando di riutilizzare il più possibile.
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lunedì 8 giugno 2020
lunedì 18 maggio 2020
FOCACCIA BARESE CON LIEVITO MADRE
Ciao a tutti!
Oggi prepariamo un'ottima focaccia dal sapore mediterraneo. Dalla consistenza asciutta ma morbida, che solo il grano duro sà dare. Noi la prepariamo con il lievito madre, ma si può preparare anche con il lievito di birra (fresco o secco che sia).
Squisita appena sfornata ma buonissima anche riscaldata.
Ingredienti:
- 250 gr di semola integrale (o anche farina integrale di grano tenero ma non avrà la consistenza originale)
- 50 gr di lievito madre rinfrescato
- 1 patata lessa piccola
- 25 gr di olio extravergine d'oliva
- 150/200 gr di acqua
- 5 gr di sale
- pomodorini, olive, origano
Sciogliere il lievito madre con l'acqua tiepida, poi unire la patata lessa schiacciata e l'olio. Aggiungere gradualmente la semola, mescolando inizialmente col cucchiaio poi (quando l'impasto prende consistenza con le mani. Aggiungere il sale e impastare (a mano o con una macchina) per almeno dieci minuti.
![focaccia barese con lievito madre](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBlJd0oCfhSyMLWQt5c2fwhrttcysZ_f4aDs3spe0sAFE56V7v_0PBHLKjtr7R4II8dm3py7X2LDCNyveOaCMsfgg89UpTUe6eywvPL_rGPI8xBA1_wQd8LwJSDI4nCMR8hFLSDeWlk90Q/s320/IMG_20200512_202846.jpg)
Oliare una teglia e porre al centro il panetto di impasto.
Lasciare lievitare almeno 8 ore, se si vuole coperto con un coperchio o una terrina capovolta.
A questo punto finire di stendere l'impasto (che durante la lievitazione si sarà già espanso agevolandoci il lavoro) e farcire con pomodorini, olive, origano e sale grosso.
Infornare a forno caldissimo (massimo della temperatura) per circa 20/25 minuti circa.
Se amate l'effetto tostato sulla base porre, alla fine, la teglia per altri 2-3 minuti sulla base inferiore del forno.
Oggi prepariamo un'ottima focaccia dal sapore mediterraneo. Dalla consistenza asciutta ma morbida, che solo il grano duro sà dare. Noi la prepariamo con il lievito madre, ma si può preparare anche con il lievito di birra (fresco o secco che sia).
Squisita appena sfornata ma buonissima anche riscaldata.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisWmG04ly7avBZOi-B2AosEYI8SInPAAhHqduJC8O0aVPFWcTNqNbbGRTn5CpoCgvKveAtDiBmzogQoi7g05QeEF2GVMRqFychrtUUiSVov-0nmzYCp_KsHNWPVX7IkvXkeqqjf4_mwfId/s320/IMG_20190814_201649.jpg)
- 250 gr di semola integrale (o anche farina integrale di grano tenero ma non avrà la consistenza originale)
- 50 gr di lievito madre rinfrescato
- 1 patata lessa piccola
- 25 gr di olio extravergine d'oliva
- 150/200 gr di acqua
- 5 gr di sale
- pomodorini, olive, origano
Sciogliere il lievito madre con l'acqua tiepida, poi unire la patata lessa schiacciata e l'olio. Aggiungere gradualmente la semola, mescolando inizialmente col cucchiaio poi (quando l'impasto prende consistenza con le mani. Aggiungere il sale e impastare (a mano o con una macchina) per almeno dieci minuti.
![focaccia barese con lievito madre](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjBlJd0oCfhSyMLWQt5c2fwhrttcysZ_f4aDs3spe0sAFE56V7v_0PBHLKjtr7R4II8dm3py7X2LDCNyveOaCMsfgg89UpTUe6eywvPL_rGPI8xBA1_wQd8LwJSDI4nCMR8hFLSDeWlk90Q/s320/IMG_20200512_202846.jpg)
Oliare una teglia e porre al centro il panetto di impasto.
Lasciare lievitare almeno 8 ore, se si vuole coperto con un coperchio o una terrina capovolta.
A questo punto finire di stendere l'impasto (che durante la lievitazione si sarà già espanso agevolandoci il lavoro) e farcire con pomodorini, olive, origano e sale grosso.
Infornare a forno caldissimo (massimo della temperatura) per circa 20/25 minuti circa.
Se amate l'effetto tostato sulla base porre, alla fine, la teglia per altri 2-3 minuti sulla base inferiore del forno.
lunedì 6 aprile 2020
CRESPELLE CON ACQUA FABA
Ciao a tutti,
L'acqua faba (l'acqua di cottura dei ceci) è un'alleato incredibile in cucina, considerato anche il fatto che normalmente è uno scarto. E' ottimale per mille preparazioni come sostituire gli albumi delle uova, aiutare le lievitazioni e rendere tutto più soffice.
Se si comprano i legumi in scatola pronti all'uso sarebbe meglio sceglierli senza sale per potere utilizzare il liquido di governo, se si cuociono i ceci (dopo reidratazione) aggiungere poco più l'acqua necessaria a coprirli e procedere alla normale cottura in modo da ricavare una faba ristretta ricca di saponine che non ci darà problemi.
In questa ricetta l'ho messa alla prova per preparare delle crespelle.
Le ho trovate ottime da farcire sia con ripieni salati che dolci, morbide e spugnose più o meno come i pancake. Ottime così o anche gratinate al forno.
Ingredienti per 4 crespelle (non troppo sottili di circa 20 cm di diametro):
- 200 gr di acqua faba a temperatura ambiente senza sale
- 6 cucchiai di farina integrale di farro (ma penso vada bene qualunque farina)*
- un goccino di olio extravergine di oliva
Montare a neve l'acqua faba con l'aiuto di un frullino elettrico, non è necessario sia particolarmente ferma. Ci vorrà qualche minuto. Stupitevi di quanto cresce e quanto assomiglia agli albumi.
Pian piano, inglobare la farina necessaria per ottenere una pastella, rimarrà molto spumosa e morbida. Aggiungere anche l'olio (circa un cucchiaino).
Scaldare una padella antiaderente in perfetto stato, ungere appena aiutandosi con un foglio di carta da cucina, e mettere la prima mestolata di impasto. Ruotare la padella in modo che l'impasto si espanda prima di rapprendersi (con agile mossa).
Girare la crespella con una palettina in legno e far cuocere anche l'altro lato. Sono molto veloci da preparare, se le lasciate in cottura troppo risulteranno più secche.
A noi sono piaciute molto, ci ricordavano molto le injera eritree.
* con la farina di ceci per esempio possiamo ricavare un piatto senza glutine
lunedì 3 febbraio 2020
PIZZA SEMI INTEGRALE
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEik3WbohzD7TMDbvoGk72U4jwRcJIix1jYGqkqVF0vmAVNUcEESmO-4jtLKONNH0yfUKvlJo1OsoSWmeYUJ_rjUmRHGPOIKR5oHaUP6PixNKju2dazX1t9-V7n_HSxjDo-ZgyOuT3grIJk4/s320/IMG_20190601_202418.jpg)
Avevo già parlato in passato della preparazione della pizza qui e qui, ma non posso non pubblicizzare il più possibile (riceverei una maledizione) la tecnica di Gian (che ha a sua volta preso spunto da qui... perchè non si nasce "imparati") per preparare una pizza fragrante e digeribile con poca spesa e pochi ottimi ingredienti.
In questa versione sensazionale (che ci ha eliminato la voglia di pizzeria da tanti mesi) utilizziamo il lievito madre, ma aggiustando dosi e tempistiche (tempi di lievitazione più brevi) si può fare anche col lievito di birra (fresco o secco che sia).
L'ultizzo del lievito madre và capito e provato. E'
un'alternativa diversa a quello pronto e indistruttibile a cui la grande
distribuzione ci ha abituati. Qui un post dove parlo appunto di questo lievito
antico e stupefacente.
- 55/60 gr di lievito rinfrescato
- 250 gr di farina (per me una rustica semi integrale e
grano duro semi integrale)
- 1 cucchiaino di malto o di zucchero di canna integrale
- 5 gr di olio extravergine di oliva
- 170/180 gr di acqua a temperatura ambiente
- 6 gr di sale fino integrale
IMPASTO
Sciogliere il lievito in un pò d'acqua e aggiungere il malto.
Iniziare a unire la farina e piano piano l'acqua che ci occorre a ottenere un
impasto morbido, ben idratato e elastico. Aggiungere l'olio e per ultimo il
sale.
E' necessario impastare bene per 10/15 minuti (a mano o con
una macchina a vostra discrezione).
PIEGHE (consigliate ma non obbligatorie)
Lasciare riposare mezz'oretta l'impasto e fare tre giri di
pieghe a circa dieci- quindici minuti l'una dall'altra. Semplicemente dalla
ciotola si tirano i lembi e si ripiegano verso l'interno ricompattando
l'impasto con una forma tondeggiante alla fine.
PRIMA LIEVITAZIONE
Aspettare poi fino al raddoppio (con la stagione calda un
paio di ore bastano, col freddo circa otto).
SECONDA LIEVITAZIONE
Rovesciare delicatamente l'impasto su una teglia oleata (o
su un piano infarinato magari con la semola nel caso vogliate cuocere su una
pietra refrattaria) e allargarla delicatamente con le dita (abolito il
mattarello) fino ad avere la dimensione (e l'altezza) desiderata, coprire con
un canovaccio. Attendere un altro paio d'ore.
COTTURA
Se avete una pietra refrattaria bisogna metterla a scaldare
in forno almeno 30/40 minuti prima con temperatura al massimo in modalità
statica.
Condire a piacere la pizza (per me un must è la marinara col
formaggio di anacardi o il vegan cheddar) e far scivolare sulla pietra rovente.
Cuocere in modalità statica nel ripiano centrale del forno per 7/10 minuti
indicativamente. Controllare sempre di tanto in tanto il fondo della pizza che
sia tostato ma non bruci. Far raffreddare leggermente su una graticola (in modo
che passi aria da sotto e non si inumidisca togliendo fragranza all'impasto),
servire.
Se utilizzate una comune teglia basta accendere il forno una
decina di minuti prima al massimo modalità ventilata (versione consigliata in
estate).
Condire e infornare i primi 5 minuti sul fondo del forno (non
il ripiano proprio la base), una volta ben tostata sotto mettere sul ripiano centrale
per 4/5 minuti.
Servire la pizza o farla un poco raffreddare sempre su una
griglia (non in teglia altrimenti prende umidità e ciao ciao fondo croccante).
I tempi sono indicativi in quanto ogni forno lavora a suo
modo, l'umidà dell'impasto e dell'ambiente è pressochè unica e l'altezza e la
croccantezza della pizza sta a voi deciderla.
lunedì 25 novembre 2019
CIME DI RAPA
Ciao a tutti!
![orecchiette cime di rapa vegan](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjfx-0aXhANZQZcWcxB-tXUnj-Pl3fAhajm26VTR9OFf94DUdoDouJgZAr2_JmOhhffU6yRN9IPb_1NeFWDc_CxRdS4a_6aOwI9E5z_5gQpAGbAP4TibEtp5LGOVcGJewRcyYuhxtVl9_wQ/s320/IMG_20191021_104333.jpg)
Le cime sono ormai di stagione, nell'orto crescono bene e al
mercato costano poco.
Ingredienti per la preparazione del ripieno:
- Un mazzo di cime di rapa (avendo cura di lavarlo e
togliere i gambi più duri)
- due spicchi d'aglio
- una manciata di uvetta ammollata
- sale , peperoncino
- olio evo
Per prima cosa lessare velocemente le cimette. Io utilizzo
una vaporiera, ma si può tranquillamente tuffarle nell'acqua (dove poi cuocerete
la pasta nel caso vorrete realizzare la prima ricetta). Bastano pochi minuti, la verdura deve essere
morbida non molle.
Scolare le cime, eliminando più acqua possibile, tagliarle a
piccoli pezzi a coltello oppure con un mixer dare qualche impulso per sminuzzare
le erbe senza renderle una purea.
In una padella mettere le cime, l'aglio a pezzetti e un
goccino d'olio. Far soffriggere il tutto per qualche minuto. Aggiustare di sale e
peperoncino a piacere. Unire l'uvetta.
Se a questo punto vogliamo utilizzarlo con sugo per la pasta
basterà preparare a parte del pangrattato tostato (come ricetta pugliese
impone), da spolverare al di sopra come fosse formaggio, mettendo in una padella
3-4 cucchiai di pangrattato e un goccino di olio evo, mescolare per amalgamare bene
e cuocere per qualche minuto a fiamma medio-alta. E' pronto quando il
pangrattato si è un pò colorato. Toglietelo subito dalla padella poichè
altrimenti si brucerà. Se piace si possono unire anche delle mandorle tagliate
grossolanamente e tostate. E' uno dei miei primi piatti preferiti.
Se optiamo per la torta salata dobbiamo preparare l'impasto.
Sconsiglio l'utilizzo della pasta sfoglia pronta anche se si trova facilmente
vegetale, poichè ha ingredienti ripugnanti.
- 150 gr di farina integrale
- 20 gr di olio evo
- 70/80 gr d'acqua
- un pizzico di sale
- un pizzico di bicarbonato
Impastare per bene gli ingredienti sino a ottenere un
panetto morbido e compatto (ci vorranno circa 10 minuti). Lasciare riposare
qualche minuto.
Dividere in due l'impasto e stendiamo due sfoglie uguali,
della grandezza della teglia che andremo a utilizzare. Oleare la teglia (o
rivestirla con carta forno), adagiare la prima sfoglia, tirando su i bordi,
praticare dei buchini con una forchetta per agevolare la cottura. Porre il
ripieno e procedere con l'altra sfoglia avendo cura di chiudere bene i bordi
sigillandoli con lo strato di pasta sottostante.
Ora delicatamente con la mani
uniformare lo strato di ripieno per evitare che si concentri tutto al centro, tamponando e stendendolo uniformemente al di sotto della sfoglia.
Spennellare con una soluzione di acqua e olio e infornare a
forno caldo a 200°c per una ventina di minuti.
Ottima tiepida!
lunedì 4 novembre 2019
MUFFIN SALATI DI ZUCCHINE
Ciao a tutti,
Se si vogliono utilizzare i semi di lino (che daranno una marcia in più all'impasto), porli in una ciotolina con un pò d'acqua in modo che si idratino e gonfino.
Intanto, in una terrina porre le zucchine, l'olio, la farina, il
lievito, gli aromi a nostro piacere (consiglio aglio e origano con un pò di
salsa di pomodoro riducendo poi la quantità d'acqua per l'impasto per un muffin dal sapore mediterraneo squisito) e mescolare.
questa è una ricetta davvero sfiziosa che mi
ritrovo a fare d'estate quando le zucchine dell'orto hanno un abbondante
produzione. Le zucchine sono ancora (anche se per poco) di stagione:approfittiamone!
I muffin possono essere preparati con anticipo per
poi essere riscaldati qualche minuto prima di consumare, possono
essere tranquillamente congelati e sono davvero sfiziosi come stuzzichini o
merende per grandi e piccini.
- 100/150 gr di zucchine grattugiate (con la grattugia a fori
larghi)
- 250 gr di farina integrale
- 2 cucchiai di olio extravergine
- 1 cucchiaio di semi di lino tritati (consigliati ma non obbligatori)
- lievito istantaneo autoprodotto * o lievito istantaneo pronto all'uso
- acqua
- sale
- spezie ed erbe a piacere
Aggiungere gradualmente l'acqua, i semi di lino (che avranno prodotto la loro mucillagine),e alla fine il sale.
Girare energeticamente col
cucchiaio per non lasciare grumi. L'impasto deve risultare abbastanza morbido, come quello delle torte per intendersi. Versare nei pirottini per muffin o
tortine.
Infornare a forno caldo a 180 °C per 15- 20 minuti, fino a che non saranno colorati ma morbidi. Fate la prova stecchino e
non sbaglierete.
* ricetta del lievito istantaneo autoprodotto. Per questa preparazione servono 2 gr di bicarbonato e un cucchiaino di aceto.
lunedì 7 ottobre 2019
STRUDEL SALATO DI FINE ESTATE
Oggi cuciniamo questo strudel salato con pesto, fagiolini e
patate ottimo sia caldo che freddo, un ricordo dell'estate appena trascorsa.
Ingredienti per la pasta :
(se potete evitate le sfoglie già pronte)
- 120 gr di farina integrale
- 1 cucchiaio d'olio
- 60 gr circa d'acqua
- un pizzico di sale
Ingredienti per il ripieno:
- 2 cucchiai di pesto (meglio se vegan e autoprodotto)
- 1 patata grande lessa
- una manciata di fagiolini già lessati
- sale, pepe, spezie a piacere
Impastare gli ingredienti per l'involucro, prima i secchi
poi i liquidi, fino a ottenere un impasto morbido e compatto. Lasciare riposare
coperto.
Tagliare le patate e i fagiolini a pezzetti piccoli, condire
e aggiungere il pesto. Se il ripieno dovesse risultare troppo umido unire una
spolverata di pangrattato.
Stendere la pasta il più sottile possibile dando una forma
rettangolare. Inserire al centro le verdure preparate prima e richiudere lo
strudel sigillando i bordi. Praticare dei tagli sulla superficie.
Infornare per 15/20 minuti a 200°C in forno modalità
ventilata.
Ovviamente questa è solo un'idea, ma pensate con quanti
ripieni potete creare un ottimo piatto da portare al sacco, da antipasto, o
anche da aperitivo...Che ovviamente si può preparare con anticipo, si può congelare e si può consumare sia caldo che a temperatura ambiente.
lunedì 26 agosto 2019
3 IDEE PER UTILIZZARE L'OKARA (DI SOIA)
Ciao a tutti!
Tempo fà parlando di latte vegetale (o bevanda vegetale per
i precisetti) autoprodotto, abbiamo accennato fatto che non si butta niente e
oggi vi dò qualche esempio di come riutilizzare l'okara (buccia) in questo caso
di soia.
Nell'opera di filtraggio del liquido ci ritroveremo con una
bella quantità di polpa nel colino, ecco 3 idee per utilizzarla:
- 100 gr di okara
- 100 gr di farina di grano tenero integrale (o un altra
farina a vostro gusto, anche senza glutine)
- un pizzico di sale
- 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva
- 100 ml circa d'acqua
- semini, aglio in polvere, erbe aromatiche (quello con cui
volete aromatizzare, altrimenti lascateli al naturale che sono comunque ottimi)
Mescolare gli ingredienti secchi poi unire l'olio e l'acqua
sino a ottenere un impasto omogeneo e compatto. Andate adagio ad aggiungere
l'acqua poichè la quantità dipende anche da quanto umida è la vostra okara.
Stendere delle sfoglie abbastanza sottili con l'aiuto di un pò di farina e il
mattarello.
Cuocere al forno per circa 15 minuti a 180°C in modalità ventilata.
Tartufi dolci alla frutta secca e okara
- qualche cucchaio di frutta secca tritata finemente
(mandorle, noci, nocciole,ecc..)
- 1 cucchiaio di malto (o un cucchiaio di uvetta o 3 datteri
ammollati e frullati)
- un pizzico di cacao e di cannella
- un cucchiaino di vino Porto o Marsala
Le dosi di questa ricetta sono totalmente a occhio in quanto
preferisco farne sempre dosi piccole poichè devono essere conservati in frigo
per pochi giorni. Altrimenti, se ne fate tanti, meglio congelare.
In pratica, unire tutti gli ingredienti, trovare la giusta
consistenza (morbida ma manipolabile) e formare delle palline o utilizzare dei piccoli stampini . Riporre in frigo per qualche ora prima di consumare in modo si compattino.
Il mio esempio di aromatizzazione vuole ricordare in qualche modo il gusto del cannolo siciliano.
Ma ovviamente potete farli come più preferite (vaniglia, cacao, carruba, ecc ..)
Il mio esempio di aromatizzazione vuole ricordare in qualche modo il gusto del cannolo siciliano.
Ma ovviamente potete farli come più preferite (vaniglia, cacao, carruba, ecc ..)
Polpette di okara e ortiche
- 2 cucchiai di parmiveg (o anacardi tritati o lievito
alimentare)
- Una manciata di ortiche al vapore frullate sottili (o
anche biete, spinaci, erbette miste)
- sale, pepe, olio
- pangrattato
- pangrattato
Impastare l'okara con le ortiche, aggiungere il parmiveg,
regolare di sale e pepe. Unire un filo d'olio.
Se l'impasto vi sembra troppo morbido o le volete più
fragranti aggiungere qualche cucchiaio di pangrattato. A questo scopo anche una
patata lessata e schiacciata è ottima (giusto per da un'idea gluten free).
Dorare in padella o al forno (gratin) per una decina di
minuti.
Nella foto li ho realizzati con carote e patate, ma ovviamente le combinazioni sono infinite.
![okara essiccata](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHvaJ_IYsxWtkpNOUcilIcQSoCS_p4BqVZeEKIw77YaWK0YYSf3BX032tSDWvdzapc8tt-YphSWGSrVnuqq4tFr32QSfnRM4vFqKEu6CmT6DqwhuozVUozwtRMFrK9jOwwkKskZuD8TWCJ/s320/IMG_20190807_162706.jpg)
Oppure darne qualche cucchiaio ai vostri animali più o meno domestici :)
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lunedì 5 agosto 2019
PIADINE INTEGRALI BUONISSIME
Oggi parliamo del tipico piatto romagnolo, ovviamente in
chiave vegan.. Quindi niente strutto e salumi ma largo a olio extravergine di
oliva, verdure grigliate, tofu, seitan, creme e salse delziose.
Ho trovato qui la ricetta che faccio con successo da più di
un anno ormai e non ho alcuna intenzione di prendermene il merito. Federica è
una splendida donna romagnola che sà il fatto suo, ho imparato e imparo molto
dal suo blog e dal suo canale yt.
Ingredienti base per 3 piadine:
- 150 gr di farina a vostra scelta (io adoro farle di farro
integrale, semola o semplicemente di grano tenero semi integrale)
- un pizzico di sale
-15 gr di olio extravergine di oliva
- 70/80 gr circa d'acqua
Amalgamare la farina, il sale, l'olio ed eventuali
ingredienti facoltativi (semi di sesamo, semi di finocchio, aglio in polvere,
ecc..), aggiungere l'acqua un pò per volta fino a ottenere un bell'impasto
morbido e compatto. Occorrerà lavoralo almeno dieci minuti.
Formare le tre palline e se si ha tempo farle riposare
almeno una mezz'oretta, altrimenti procedere alla stesura.
Stendere le sfoglie col mattarello e l'aiuto di un pò di
farina, sino a renderle molto sottili (almeno 20/25 cm di diametro) e poi cuocerle
su una padella antiaderente molto calda.
Appena appoggiata la sfoglia si formeranno le bolle,
abbassare la fiamma, mettere il coperchio e attendere qualche minuto.
Controllare come procede la cottura e se la parte sotto è cotta e magari un pò
sbruciacchiati, girare e procedere allo stesso modo.
Idee per la farcitura ? melanzane/ peperoni/cipolle/ funghi
grigliati o arrostiti, carciofini sott'olio, pomodori secchi rinvenuti, tofu/seitan/
tempeh marinati e piastrati, crema di zucca, hummus di ceci, guacamole,
maionese vegetale, formaggio di anacardi... la lista è davvero molto lunga.
Basta un pò di inventiva e avremo il nostro piatto sano e gustoso senza
provocare sofferenza a nessuno.
lunedì 29 luglio 2019
LIEVITO MADRE
Il lievito madre è un alleato con cui però occorre fare
amicizia; solo perchè si chiama lievito non è come quello di birra fresco o
quello secco in bustina e nemmeno come il finto lievito madre secco dei banconi
del supermercato.
E' un alimento vivo che và nutrito, và conservato a dovere,
a cui occorre dare tempo per lavorare.
E' un alimento naturale che non è niente altro che acqua e
farina che fermenta (tanto semplice quanto magico), che non dobbiamo comprare
ogni volta che dobbiamo cucinare un lievitato, che si mantiene più digeribile,
che possiamo gestire a nostro piacimento rendendolo più o meno forte e che non
inquina poichè non ha confezioni o lavorazioni chimiche o marchi ..Ed è pure
gratis *.
*Io sinceramente sconsiglio di farselo in casa da zero, poichè ci vuole tempo per raggiungere una maturità gestibile e si rischia di accumularne troppo per il normale consumo domestico. Meglio conoscere una persona nella nostra zona che ce ne darà volentieri un pezzetto, qui la mappa dei contatti. Sono davvero tanti ormai gli spacciatori/spacciatrici di pasta madre!
Una volta ottenuto il nostro pezzetto di lievito desideroso
di panificare possiamo iniziare a conoscerlo.
Per mantenere vivo e attivo il lievito occorre quello che
in gergo è detto "rinfresco" che consiste nell'aggiunta di farina
nello stesso peso del panetto iniziale e metà peso in acqua. Quindi se ho 70 gr
di lievito da rinfrescare, unisco 70 gr di farina e 35 gr di acqua circa. Si
scioglie la parte di lievito madre con l'acqua e si aggiunge poi la farina,
impastando sino a ottenere una palla di una consistenza morbida e omogenea. Io
aggiungo sempre qualcosina in più d'acqua perchè mi piace più morbido e
idratato. Un pò più molliccio insomma.
Dopo di che si lascia a temperatura ambiente per un tempo che và all'incirca dalle tre alle otto ore. Tre ore in piena estate, otto magari in inverno nel caso aiutato da un ambiente protetto e leggermente riscaldato come potrebbe essere il forno chiuso con la lucina accesa.
Dopo di che si lascia a temperatura ambiente per un tempo che và all'incirca dalle tre alle otto ore. Tre ore in piena estate, otto magari in inverno nel caso aiutato da un ambiente protetto e leggermente riscaldato come potrebbe essere il forno chiuso con la lucina accesa.
Il momento perfetto in cui utilizzare il lievito è quando è
cresciuto circa di due volte e mezzo. Quindi è molto utile farlo lavorare in un
contenitore alto di vetro trasparente (esempio un vecchio barattolo), coperto
ma non sigillato;per verificare l'effettiva crescita.
Il tempo della lievitazione della pasta madre non c'entra
con la lievitazione della preparazione che vogliamo fare (pane, pizza,
panettone, ecc..) ; è tempo ulteriore che dovremmo considerare per la nostra
preparazione.
Le farine con cui possiamo fare il rinfresco sono molte. Se
vogliamo un lievito più forte utilizzeremo farine più "glutinose"
come la farina manitoba, la 0, la 00... O farine considerate forti in cui è
espressa la forza sulla confezione con la W (che sinceramente non conosco e non
voglio nemmeno conoscere in quanto le trovo inutili se non dannose), se
vogliamo utilizzare farine più pesanti ( meno forti poichè ricche di fibre e
altri nutrienti oltre agli amidi di cui si cibano i batteri del nostro lievito)
come l'integrale o la semi integrale dovremmo rinfrescare un pò più spesso e
aspettarci un lievito un pochino meno efficace. Tutto dipende dalla preparazione
che vogliamo fare e dalle aspettative che abbiamo. Qui ho parlato di farine di
frumento ma tutti i cereali sono idonei. Io una volta, sbagliando, ho usato la
farina di riso integrale... Ed è lievitato comunque perfettamente.
Non trovo molta soddisfazione personalmente a utilizzare
farine raffinate e molto lavorate solo per vedere grandi bolle nell'impasto e
avere quel sapore gommoso e finto che tutti noi bene conosciamo delle normali
pizzerie, preferisco meno "effetti speciali" ma avere gusto e sostanza.
Poi a ognuno le sue scelte (l'importante è sapere poi si è totalmente e realmente liberi).
Poi a ognuno le sue scelte (l'importante è sapere poi si è totalmente e realmente liberi).
Come conservarlo?
Io consiglio di conservare le eccedenze (intendo dopo rinfresco e utilizzo) in
frigorifero; cosa che ci permetterà di rallentare il suo lavoro per circa una
settimana (settimana in cui possiamo evitare di mantenerlo vivo e quindi
effettuare rinfreschi).
In teoria si potrebbe anche conservare fuori frigo ma
occorrerebbe effettuare rinfreschi circa una volta al giorno... Quindi o siete
panettieri e fornai o in breve tempo ne avrete un quantità esorbitante.
In che quantità si utilizza? Intorno al 20/30 % sui
grammi di farina (esempio 200 gr di farina 40/60 gr lievito madre). Nelle
ricette quando si dice "lievito madre" o "pasta madre" si
intende sempre rinfrescato (a meno che non venga specificato).
![schiacciatine lievito madre ricette esubero pasta madre, scarto lievito naturale](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZSzVTuat2Hk6COtdsdJipMQTm3eTisArmdnlH5bRKwErXtGHEs39ozRYKDFp2cykYDYwf1Yh3paSJm5SN7lmEMF3UXivyrasXqonM7PshYb9SfYNLB53ECgVY6p-AifonBbQD6IjTkXg7/s320/IMG_20190715_131219%255B1%255D.jpg)
Io solitamente rinfresco al massimo 60/80 gr di pasta acida
(che raddoppierà o poco più con durante il processo) e con la rimanenza faccio
ricette semplici e veloci che non richiedono lievitazione come grissini o
schiacciatine; giusto per non buttare acqua e farina. Amalgamo circa una parte
di lievito, una parte di farina e aggiungo gli altri ingredienti (olio, sale,
acqua, ecc...)
L'esperienza e le note delle ricette ci faranno capire
quanto deve essere forte il nostro lievito per avere delle buone realizzazioni,
se occorre effettuare più rinfreschi (dando ulteriore forza al lievito), se il
lievito deve essere più o meno liquido, ecc..
E' molto importante annusare il nostro vasetto di lievito
per riconoscerne l'acidità quando è vecchio (sà tipo di aceto) e il profumo di farina quando è
appena rinfrescato.
Esistono anche i licoli. Pasta madre allo stato liquido. Io
di questo non ne so molto e non saprei dare indicazioni, in quanto mi trovo
molto bene con il panetto. Se avete nozioni in merito sono sempre ben accette !
Arrivata questo punto per le ricette che faccio solitamente
(pane, pizza , focaccia)
non trovo necessarie lunghe lievitazioni(ho sentito parlare anche di più giorni tra frigo e temperatura ambiente); generalmente 4/6 ore bastano col caldo un pò di più col freddo.
non trovo necessarie lunghe lievitazioni(ho sentito parlare anche di più giorni tra frigo e temperatura ambiente); generalmente 4/6 ore bastano col caldo un pò di più col freddo.
In questo post ho cercato di racchiudere tutto quello che sò sulla pasta madre, ma se avete dubbi contattatemi e cercherò di chiarirli :)
martedì 29 maggio 2018
CHIPS DI MAIS
Buongiorno
La cosa che più mi ha colpito di questa ricetta è il fatto che anche se sono fatte al forno sono buonissime, croccanti e si mantengono per almeno una settimana in un recipiente ermetico.
- 150gr di farina di mais gialla
- 60gr farina di frumento integrale
- 100ml di acqua circa
- sale (un pizzico abbondante)
- due cucchiai di olio evo
- aroma a piacere (aglio in polvere, paprika, pepe nero, rosmarino ecc..)
Lascio riposare circa 30 minuti.
Stendo l'impasto tra due fogli di carta forno aiutandomi col mattarello, sino ad ottenere una sfoglia il più possibile omogenea e supersottilissima. Taglio con la rotella delle sagome irregolari (dei triangoli se volete essere dei precisetti) e se spennello con pochissimo olio le chips, disponendole poi su un foglio di carta forno, leggermente unto d'olio anch'esso.
Cuocio in forno per circa 15 minuti a 180°C in modalità ventilata.
Se utilizzate più farina di mais e meno di frumento l'impasto sarà più difficile da stendere e ancor più croccante.
domenica 8 aprile 2018
TRECCIA DI PANBRIOCHES
Ciao a tutti!
![panbrioches dolce vegan pane dolce vegan fatto in casa](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhwFFIQ8wLd4R8dBA8tH1FzkzGg6zxMpSMOPSQRw549O4UpHHKtnhw1e5fz12PcWknckTR-UWOcC5b_S-pGLiC-iZJIBif90hA5rBV2eJ9NN53FQExGPdfhG70EJ5m1scthlYv_vufg3qX2/s320/Foto-0213.jpg)
Ingredienti:
- 400gr di farina integrale
- 10gr di lievito di birra fresco
- 50gr di olio extravergine di oliva o olio di semi spremuto a freddo
- 250/300ml di bevanda di soia tiepida
- 100gr di uvetta ammollata
- vaniglia in polvere e/o buccia di limone (non trattato ovviamente)
- qualche cucchiaio di marmellata densa (nel mio caso di susine)
Preparo il "lievitino" sbriciolando il lievito in un pochino di bevanda di soia tiepida, aggiungendo qualche cucchiaiata di farina per creare una specie di pastella.
Nel frattempo metto nell'impastatrice (oppure procedo a mano) la farina, buccia di limone e/o vaniglia e l'uvetta sultanina. Aggiungo l'olio e per ultimo il lievitino. Poco per volta verso anche la bevanda sino ad ottenere un bell'impasto morbido e idratato ma allo stesso tempo compatto e non appiccicoso.
Lascio lievitare almeno due ore in un luogo tiepido coperto con pellicola o un canovaccio umido.
Riprendo l'impasto e lo stendo aiutandomi col mattarello e un pò di farina, ricercando una forma tondeggiante. Spalmo la marmellata scelta e arrotolo. Taglio il cilindro ottenuto in due parti uguali nel senso della lunghezza e intreccio, tenendo la parte dove c'è la marmellata sempre verso l'alto.
Lascio lievitare ancora due ore al tiepido coprendo lo stampo (nel mio caso da plumcake) con pellicola. Inforno (a forno già caldo) il dolce a 180 c° per 30/minuti.
Ottimo tiepido!
mercoledì 6 dicembre 2017
PANE INTEGRALE MORBIDO
Buongiorno!
Oggi propongo una ricetta veramente utile .
Ormai sono mesi che cerco di fare in casa un pane con farina integrale veramente buono.
Lievito secco, lievito fresco, vari tipi di frina, lievitazioni medio o lunghe. Il risultato era sempre scarso. Alla fine, presa dallo sconforto, ho cercato in tutti i forni della mia zona se ci fosse un pane (il più possibile integrale) di buona qualità. Inutile dirlo tentativo fallito. Miseramente fallito.
Noi a casa lo utilizziamo per la prima colazione o per farci i panini e la ricetta che ho trovato si rivela perfetta per entrambe le situazioni. Davvero un bel pane morbido dentro e fragrante fuori, dal sapore intenso della buona farina utilizzata e il profumo dell'olio.
Ovviamente non è mia e ve la segnalo calorosamente!
Di seguito spiego come ho fatto io, cambiando pochissimi accorgimenti.
Ingredienti :
- 400gr di farina integrale (io ho utilizzato 300 farina integrale grano tenero e 100 farina integrale grano duro ovvero semola)
- 10 gr di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaio di malto di riso
- 250/300 ml di acqua tiepida o latte vegetale o anche metà e metà
- 40 gr di olio evo
Sciolgo il lievito in un pochino di acqua/latte tiepida aggiungendo il malto e un pò di farina creando una crema. Lascio riposare 5- 10 minuti e intanto metto nella macchina del pane (lascio a lei l'ingrato compito dell'impasto; ma potete tranquillamente procedere manualmente) il resto degli ingredienti, aggiungendo ovviamente anche il "lievitino" creato in precedenza .
Con l'acqua/latte andate per gradi, non tutte le farine assorbono nello stesso modo. Dobbiamo comunque ottenere un bell'impasto morbido, elastico, ben idratato ma non particolarmente appiccicoso.
Lascio lievitare almeno due ore in un luogo tiepido (perfetto in inverno il forno chiuso con la lampadina accesa) l'impasto in una terrina capiente (tenete conto raddoppierà) coperta con pellicola da cucina.
![pane integrale morbido pane integrale fai da te morbido vegan](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNF3SlbYkRxj3R6p1rQlGdB9Xtl7prDnaKjoojUY406qw5CeM1VsawAudctpYS_0How9X5TqJcUxhl2EmuklZHzzvxQZ79D31kC67xiCsGo7DsnK0tVhecjAi1X-tAv8kxvQv5RPEVkOzU/s320/Foto-0158.jpg)
Lascio lievitare ancora una o due ore l'impasto sempre coperto con pellicola (o un canovaccio umido) che non dovà toccare le forme create, ma stare "sospeso"per lasciare lievitare ancora e al tempo stesso far rimanere ben idratato il tutto.
Ora accendo il forno a 180-190 °C in modalità ventilata e inforno il pane solo quando il forno sarà a temperatura per 25-30 minuti (il tempo dipende dal forno e dalla grandezza dei pezzi creati).
![pane integrale morbido pane integrale fai da te morbido vegan](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEha_bKu2bJ2vXk8ho26ggR9aimN0sabjQrAkm7tYalvnCTDl0lmtb84C5y1K5UdO6gY2VJRy7ymwB5vEdTF92sng71z74CEHIKnjI6uL37ErNk-eiSDJ63c13ltekTUSfGtTPh9w6GT659w/s320/Foto-0160.jpg)
Spero di essermi spiegata bene, perchè davvero la ricetta merita!
giovedì 5 ottobre 2017
TORTINO DI ZUCCHINA
Ciao a tutti!
Quest'anno il nostro orto ha fatto una maxi produzione di zucchine e pomodori! fantastico!
Così propongo un idea provata e riprovata in tantissime varianti a base di zucchina.
Andremo a realizzare un tortino, in questo caso salato ma ho provato anche varie volte a fare dei muffin dolci e il risultato è sempre stato molto buono.
Basterà "correggere" l'impasto in versione dolce ovvero oltre la farina un pò di dolcificante a piacere (zucchero, malto, uvette ammollate..), un pochino di lievito istantaneo per dolci, vaniglia, cacao, limone...
Quest'anno il nostro orto ha fatto una maxi produzione di zucchine e pomodori! fantastico!
Così propongo un idea provata e riprovata in tantissime varianti a base di zucchina.
Andremo a realizzare un tortino, in questo caso salato ma ho provato anche varie volte a fare dei muffin dolci e il risultato è sempre stato molto buono.
Basterà "correggere" l'impasto in versione dolce ovvero oltre la farina un pò di dolcificante a piacere (zucchero, malto, uvette ammollate..), un pochino di lievito istantaneo per dolci, vaniglia, cacao, limone...
venerdì 28 aprile 2017
CROSTINI DI FARINA DI CECI
Ciao!
Oggi propongo dei crostini "proteici" che io trovo davvero ottimi. Una sorta di farinata croccante.
Hanno tanti pro a loro favore: sono senza glutine, sono sfiziosi, ottimi se volete omettere dal vostro pasto i carboidrati ma sgranocchiare qualcosa o anche se semplicemente volete provare un alternativa ai crostini "di pane". Ottimi nelle insalate e nelle zuppe.
Ci serve:
- tre cucchiai di farina di ceci
- un cucchiaino d'olio
- acqua
- un pizzico di sale
-un pizzico di bicarbonato
- semini, erbe aromatiche o qualunque cosa per insaporire (opzionale)
Impasto prima col cucchiaio poi con le mani la farina, l'olio e l'acqua che mi serve a ottenere un panetto solido e lavorabile.
Stendo col mattarello fino a raggiungere lo spessore di mezzo centimetro o anche meno.
Riscaldo una padella antiaderente su cui spargo bene un goccino di olio (magari con l'aiuto di un foglio di carta da cucina), metto la "sfoglia" ottenuta e faccio cuocere da entrambi i lati a fiamma moderatamente alta,
A questo punto ottengo una sorta di schiacciatina un pò morbida, o comunque non abbastanza croccante; la spezzetto con le mani grossolanamente (attenzione a non scottarvi)
e rimetto i quadrottini ottenuti sulla padella calda, che in breve tempo diventeranno croccanti.
Oggi propongo dei crostini "proteici" che io trovo davvero ottimi. Una sorta di farinata croccante.
Hanno tanti pro a loro favore: sono senza glutine, sono sfiziosi, ottimi se volete omettere dal vostro pasto i carboidrati ma sgranocchiare qualcosa o anche se semplicemente volete provare un alternativa ai crostini "di pane". Ottimi nelle insalate e nelle zuppe.
![crostini di farina di ceci crostini senza glutine vegan farina di ceci](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhv0Vx9iWGRSOSXDp2V6T-pFZtdVL6XiWO8Z0MizBoK7Mz4nfo0cnVcLlph_oburnO4jvXPt7QuaF1O8Inm17U55CDkrwjViIH69_BwPv7jhUAmwHaXTEmIWO26mwA0bJXYEmZhb84yvERl/s400/Foto-0400.jpg)
- tre cucchiai di farina di ceci
- un cucchiaino d'olio
- acqua
- un pizzico di sale
-un pizzico di bicarbonato
- semini, erbe aromatiche o qualunque cosa per insaporire (opzionale)
Impasto prima col cucchiaio poi con le mani la farina, l'olio e l'acqua che mi serve a ottenere un panetto solido e lavorabile.
Stendo col mattarello fino a raggiungere lo spessore di mezzo centimetro o anche meno.
Riscaldo una padella antiaderente su cui spargo bene un goccino di olio (magari con l'aiuto di un foglio di carta da cucina), metto la "sfoglia" ottenuta e faccio cuocere da entrambi i lati a fiamma moderatamente alta,
A questo punto ottengo una sorta di schiacciatina un pò morbida, o comunque non abbastanza croccante; la spezzetto con le mani grossolanamente (attenzione a non scottarvi)
e rimetto i quadrottini ottenuti sulla padella calda, che in breve tempo diventeranno croccanti.
sabato 19 dicembre 2015
PIZZA CON LIEVITO MADRE
Ciao a tutti!
E' passato un secolo dall'ultimo post eppure tra una cosa e l'altra non mi sono nemmeno accorta del tempo che è scivolato via. Letteralmente . Mi scuso con tutti coloro che seguono il blog.
Tornando all' utilità del post (si spera eh) oggi vi do la ricetta che trovo perfetta per una pizza alta e focacciosa (non che non si possa utilizzare anche per quella bassa.. ma alta.. beh è paradisiaca).
Ho provato davvero tante versioni, anche cambiando piccoli dettagli.
E sono arrivata qui:
Ricetta per una pizza da 22/25 cm di diametro.
- 70 gr di lievito madre
(lo rinfresco sempre il giorno prima)
qui la ricetta che ho seguito io per far nascere la mia pagnotella di lievito madre.
-150 gr tra acqua frizzante e latte vegetale
(di solito metà e metà, ottimo il latte d'avena).
- 1 cucchiaio di malto o zucchero di canna
- 250 gr di farina
(dopo vari mix, sono arrivata a una mistura in parti uguali di integrale e semola di grano duro. Superba anche con quella di kamut).
-1 cucchiaio di olio evo
- opzionale un pizzico di sale
(la preferisco 'sciapa', il sale magari lo aggiungo alla fine).
Sciolgliamo il lievito madre (magari con l'aiuto del mixer a immersione) nell'acqua e latte veg, aggiungiamo lo zucchero e pian piano la farina. Ogni farina assorbe a modo suo e ora dovrete regolarvi ad occhio, l'impasto dovrà risultare abbastanza morbido ed elastico.
Aggiungiamo anche l'olio evo. Impastiamo per bene qualche minuto.
Ora facciamo tre serie di pieghe, allungando un lato per volta, richiudendo, senza schiacciare mai l'impasto, lasciamo riposare una ventina di minuti e riprendere con la seconda piegatura.. e così via.
Stendiamo l'impasto nella teglia (ben oleata o con carta forno), avvolgiamo con la pelliccola o con un panno umido e mettiamo nel frigo una notte (ho letto che c'è chi protrae l'operazione anche per una giornata intera).
Estraiamo la teglia la mattina seguente, posizioniamola in un posto tiepido e lasciamo riposare- lievitare tutto il giorno.
Ora togliamo la pellicola e non ci rimane che condire la nostra pizza, porla nel forno caldo a 200°C nel ripiano più basso per una ventina di minuti.
Consiglio poi di mettere 5 minuti in modalità grill nel piano più alto, a maggior ragione se avete messo un vegformaggio che fonde.
Buona pizzata!
E' passato un secolo dall'ultimo post eppure tra una cosa e l'altra non mi sono nemmeno accorta del tempo che è scivolato via. Letteralmente . Mi scuso con tutti coloro che seguono il blog.
Tornando all' utilità del post (si spera eh) oggi vi do la ricetta che trovo perfetta per una pizza alta e focacciosa (non che non si possa utilizzare anche per quella bassa.. ma alta.. beh è paradisiaca).
Ho provato davvero tante versioni, anche cambiando piccoli dettagli.
E sono arrivata qui:
Ricetta per una pizza da 22/25 cm di diametro.
- 70 gr di lievito madre
(lo rinfresco sempre il giorno prima)
qui la ricetta che ho seguito io per far nascere la mia pagnotella di lievito madre.
(di solito metà e metà, ottimo il latte d'avena).
- 1 cucchiaio di malto o zucchero di canna
- 250 gr di farina
(dopo vari mix, sono arrivata a una mistura in parti uguali di integrale e semola di grano duro. Superba anche con quella di kamut).
-1 cucchiaio di olio evo
- opzionale un pizzico di sale
(la preferisco 'sciapa', il sale magari lo aggiungo alla fine).
Sciolgliamo il lievito madre (magari con l'aiuto del mixer a immersione) nell'acqua e latte veg, aggiungiamo lo zucchero e pian piano la farina. Ogni farina assorbe a modo suo e ora dovrete regolarvi ad occhio, l'impasto dovrà risultare abbastanza morbido ed elastico.
Aggiungiamo anche l'olio evo. Impastiamo per bene qualche minuto.
Ora facciamo tre serie di pieghe, allungando un lato per volta, richiudendo, senza schiacciare mai l'impasto, lasciamo riposare una ventina di minuti e riprendere con la seconda piegatura.. e così via.
Stendiamo l'impasto nella teglia (ben oleata o con carta forno), avvolgiamo con la pelliccola o con un panno umido e mettiamo nel frigo una notte (ho letto che c'è chi protrae l'operazione anche per una giornata intera).
Estraiamo la teglia la mattina seguente, posizioniamola in un posto tiepido e lasciamo riposare- lievitare tutto il giorno.
Ora togliamo la pellicola e non ci rimane che condire la nostra pizza, porla nel forno caldo a 200°C nel ripiano più basso per una ventina di minuti.
Consiglio poi di mettere 5 minuti in modalità grill nel piano più alto, a maggior ragione se avete messo un vegformaggio che fonde.
Buona pizzata!
venerdì 6 marzo 2015
TARALLI(NI) PUGLIESI
Penso che tutti li abbiamo assaggiati, sono buonissimi. Golosi e fragranti.
Li compro da anni e mi sono detta ... Perchè non provare a farli a casa?
Ne ho trovate diverse versioni anche con utilizzo di lievito madre, ma guardando l'etichetta di quelli che compravo il lievito (di birra o madre) non compare tra gli ingrendienti..
Ho proseguito la ricerca e mi si è aperta questa pagina.
Pura e schietta.
Le uniche cose che ho fatto di diverso sono ridurre i dosaggi (da un kg di farina a 250 gr), aggiungere un goccino di vino in più e aromatizzarli a mio gusto.
Ingredienti:
- 250 gr di farina
- 60 ml di vino bianco
- 50 ml di olio extravergine di oliva
- un pizzicone di sale
- aromi vari ( io ho utilizzato cipolla granulare secca e concentrato di pomodoro + origano)
Io ho diviso in due il mio impasto: ad una parte ho aggiunto la cipolla (1 cucchiaio circa di cipolla granulare secca) e all'altro due cucchiaini rasi di concentrato di pomodoro e origano.
Lasciamo riposare le pallette ottenute una mezz'ora.
Tagliamo le striscioline in più segmenti da circa 6-7 cm ognuno e formiamo il tarallo (ovvero un cerchio avendo cura di premere bene con le dita sui punti di congiunzione).
Continuiamo così fino ad esaurire l'impasto.
Mettiamo sul fuoco una pentola d'acqua e portiamo a bollore. Tuffiamo pochi taralli alla volta mescolando delicatamente, attendiamo vengano a galla (proprio come i gnocchi!) e li raccogliamo col mestolo forato adagiandoli su uno strofinaccio.
Disponiamo nella teglia (ricoperta con carta forno) i taralli e facciamo cuocere nel ripiano centrale del forno per circa 30- 40 minuti. Controllate di tanto in tanto i taralli dovranno apparire leggermente colorati.
Mangiateli da freddi.
venerdì 20 febbraio 2015
INJERA OVVERO PANE ERITREO
Buonasera!
Mi è sempre piaciuto mettere il naso nelle altre culture. Sono curiosa per natura.
Capire, ascoltare e sperimentare io stessa.
Qualche sera fà siamo stati in un ristorantino che proponeva anche qualche piatto tipico eritreo.
Sono rimasta affascinata dai profumi, dai colori e dal pane che loro usano come base alle pietanze.
Le injera sono dischi simili alle crepes, ma più morbidi e spugnosi...Vengono usati da "piatto" sul quale sono adagiati vari intingoli ; se ne strappa un pezzetto e si mangia. Che bello essere liberi dalle forchette no?!
Ho trovato su internet varie ricette, e ho assemblato questa:
( per circa 6-7 injera)
- 130 gr di farina integrale
- 130 gr di farina di mais ( io ho usato la fioretto)
- 70 gr di semola di grano duro
- 25 gr di lievito madre (o 6 gr di lievito di birra)
- 200 ml circa di acqua tiepita
Impastare le farine con il lievito e l'acqua, fino a ottenere un composto abbastanza morbido. Io ho utilizzato un pò più di acqua, ma ogni farina assorbe in maniera diversa quindi aggiungete piano piano tutta quella che occorre.
Mettere l'impasto in un recipiente coperto con pellicola (forata con la forchetta) per 3 giorni a temperatura ambiente.
Recuperare l'impasto (trascorsi i giorni necessari) e aggiungere acqua fino a ottenere una pastella simile a quella delle crepes.
Ora viene il bello, scaldare una padelllina bassa,piatta e antiaderende con un filo d'olio (ben spalmato per tutta la superfice, quando è calda versare un mestolo di impasto, rotando con la mano la padella in modo che la pastella rivesta uniformemente il tegame tenendo uno spessore di circa 2-3 mm.
Quando si è un pò asciugata (ci vorrà al massimo qualche minuto) staccate pian piano con una paletta di legno i bordi e rivoltatela dall'altro lato ... ancora un minuto ed è pronta.
Ri-ungiamo leggermente la padella e ripartiamo con la seconda injera.
Tradizionalmente viene servita con lo zighinì (uno spezzatino che noi faremo in versione vegetale), legumi stufati e verdure (crude e cotte).
Largo spazio alla fantasia e alle spezie (cumino, coriandolo, peperoncino ecc..). Loro utilizzano un mix che si chiama berberè. Ma nulla vieta se non lo troviamo di cercare di replicarlo o plasmarlo al nostro gusto.
Mi è sempre piaciuto mettere il naso nelle altre culture. Sono curiosa per natura.
Capire, ascoltare e sperimentare io stessa.
Qualche sera fà siamo stati in un ristorantino che proponeva anche qualche piatto tipico eritreo.
Sono rimasta affascinata dai profumi, dai colori e dal pane che loro usano come base alle pietanze.
Le injera sono dischi simili alle crepes, ma più morbidi e spugnosi...Vengono usati da "piatto" sul quale sono adagiati vari intingoli ; se ne strappa un pezzetto e si mangia. Che bello essere liberi dalle forchette no?!
Ho trovato su internet varie ricette, e ho assemblato questa:
( per circa 6-7 injera)
- 130 gr di farina integrale
- 130 gr di farina di mais ( io ho usato la fioretto)
- 70 gr di semola di grano duro
- 25 gr di lievito madre (o 6 gr di lievito di birra)
- 200 ml circa di acqua tiepita
Impastare le farine con il lievito e l'acqua, fino a ottenere un composto abbastanza morbido. Io ho utilizzato un pò più di acqua, ma ogni farina assorbe in maniera diversa quindi aggiungete piano piano tutta quella che occorre.
Mettere l'impasto in un recipiente coperto con pellicola (forata con la forchetta) per 3 giorni a temperatura ambiente.
Quando si è un pò asciugata (ci vorrà al massimo qualche minuto) staccate pian piano con una paletta di legno i bordi e rivoltatela dall'altro lato ... ancora un minuto ed è pronta.
Ri-ungiamo leggermente la padella e ripartiamo con la seconda injera.
Tradizionalmente viene servita con lo zighinì (uno spezzatino che noi faremo in versione vegetale), legumi stufati e verdure (crude e cotte).
Largo spazio alla fantasia e alle spezie (cumino, coriandolo, peperoncino ecc..). Loro utilizzano un mix che si chiama berberè. Ma nulla vieta se non lo troviamo di cercare di replicarlo o plasmarlo al nostro gusto.
giovedì 12 dicembre 2013
PANE PSEUDOTOSCANO
![pane toscano fatto in casa pane toscano fatto in casa ricetta](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgtJgE_W1Fobgcaw_TNBuzJ2AKERw8OuznwjruGXkL9g09KetRpm2SohodxUY3-xkZnvNJdiDevju_smoJ_QI1qGn0gzlNgxhTJhh1JtuzLWHSgVLG9HgUzCWDIgqgjgFa8GEgqRjqIY7Mr/s320/panetoscano.jpg)
Lo scorso fine settimana siamo stati a Siena con le due pelosone e un rattino che aveva appena subito un operazione e aveva bisogno di assistenza; si è un pò stressato come ipotizzabile, ma abbiamo preferito comunque tenerlo d'occhio e dargli gli odiati farmaci da post-operatorio attenendoci scrupolosamente alle istruzioni veterinarie.
Torniamo al post.
Il pane toscano è una cosa assurda. Buonissimo. E mai e poi mai riusciremo a ricrearlo uguale. Ci si fanno delle bruschette da paura.
Gian, che in un altra vita secondo me è stato panettiere (tutto bello "sporco" di farina :*), ha dato il suo contributo alla causa provando la seguente ricetta :
(presa dal libbriccino "Fare il pane" Ecolibri)
- 650 gr di farina 0 in totale
- 450 ml (circa) di acqua tiepida
- olio extravergine di oliva (un terzo di bicchiere)
- 12 gr di lievito (divisi in due "porzioni")
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg20TFDryKG-psXOu5_UMl-fV_iOXYpFjrLzVEaDBGR66bwBjcs67sTndjvirf3z2plsBfyWI-lwKYGMsU1CZJzEuDE8APui3NAn6Ydzk_DSN5B-fHkPYjkxDTCePve45yELt9BsS8-6qYR/s320/sophie1.jpg)
Ora (per noi la mattina successiva), prendere i 250 gr di farina rimasti, circa 150 ml d'acqua, i 5 gr di lievito, l'olio e la pagnotta lievitata a pezzetti (della sera prima) e iniziare a impastare.
L'impasto deve risultare ben uniforme ma parecchio appiccicoso.
Mettere la carta forno sulla teglia e formate due maxipagnotte ovaleggianti.
La teglia deve essere inserita a forno già caldo e occorre cuocere per 10 minuti a 220°C, poi abbassare a 180°C per altri 40 minuti.
Per agevolare la cottura, una volta che esternamente il pane è cotto spostare le pagnotte sulla grata.
Buona panificazione!
PS: notare la faccia da sonno di Lilly ^-^
giovedì 10 ottobre 2013
PANE ALLA ZUCCA
Ciao a tutti!
La zucca secondo me è la regina della stagione fredda. A me piace tantissimo ^-^, le varie forme sono splendide, i colori (sia il giallo della polpa sia la buccia) ...
Oggi prepariamo il pane con la zucca ^-^
Questa è la versione "salata", ma ho la netta impressione che se aggiungete qualche cucchiaio di zucchero di canna o malto viene un panbrioche da paura !
La ricetta l'ho presa (modificandola veganizzandola) da un libriccino che ho a casa.
( "Fare il pane" ecolibri)
Ingredienti:
- 500 gr di zucca cotta tritata (o passata nello schiacciapatate)
- 550 gr circa di farina (un mix di integrale e manitoba sarebbe il massimo)
- 1 cubetto di lievito di birra fresco
- mezzo bicchieri d'extravergne di oliva
- farina per impastare, sale
- semini (perfetti se li avete di zucca... Io ovviamente non li avevo a casa così ho messo girasole e papavero)
- latte vegetale
- acqua tiepida
Impastare la zucca con la farina, aggiungere l'olio e il lievito sbriciolato... E piano piano acqua... Non lasciatevi ingannare altrimenti verrà troppo appiccicoso e dovrete aggiungere farina a non finire. Unire un pizzico di sale.
Quando avrete ottenuto una bella pagnottona uniforme e morbida mettere in un luogo tiepido a lievitare per almeno un ora e mezza.
A questo punto, formare le pagnotte, una treccia, quello che più vi aggrada e riporre nel forno.
Spennellare un pò di latte vegetale sulla superficie e mettere i semini.
Io ho badato (con il pane come con la pizza) che facendo riposare-lievitare ancora un pò (una mezz'ora) il pane già "formato" nel forno spento lo fà dventare ancora più morbido e digeribile.
Infornare a 200°C per circa 30- 40 minuti. Sul fondo del forno mettere una teglia colma d'acqua .
![pane alla zucca pane colorato, pane morbido](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0Z7q9_Z0i4mwx7J9nEDnQebzFhednCfpqpW7UGGBUV2p2Rqe84l_nfqedE19jG-nkke3CU_ko4w_FmQHt11N9VMNx7RBV6yFeqn7o5vqOylnaRIGarQJM8Er1_Rx251H8Y0l1zbkdVrmr/s400/PA090291.jpg)
Oggi prepariamo il pane con la zucca ^-^
Questa è la versione "salata", ma ho la netta impressione che se aggiungete qualche cucchiaio di zucchero di canna o malto viene un panbrioche da paura !
La ricetta l'ho presa (modificandola veganizzandola) da un libriccino che ho a casa.
( "Fare il pane" ecolibri)
Ingredienti:
- 500 gr di zucca cotta tritata (o passata nello schiacciapatate)
- 550 gr circa di farina (un mix di integrale e manitoba sarebbe il massimo)
- 1 cubetto di lievito di birra fresco
- mezzo bicchieri d'extravergne di oliva
- farina per impastare, sale
- semini (perfetti se li avete di zucca... Io ovviamente non li avevo a casa così ho messo girasole e papavero)
- latte vegetale
- acqua tiepida
Impastare la zucca con la farina, aggiungere l'olio e il lievito sbriciolato... E piano piano acqua... Non lasciatevi ingannare altrimenti verrà troppo appiccicoso e dovrete aggiungere farina a non finire. Unire un pizzico di sale.
Quando avrete ottenuto una bella pagnottona uniforme e morbida mettere in un luogo tiepido a lievitare per almeno un ora e mezza.
A questo punto, formare le pagnotte, una treccia, quello che più vi aggrada e riporre nel forno.
Spennellare un pò di latte vegetale sulla superficie e mettere i semini.
Io ho badato (con il pane come con la pizza) che facendo riposare-lievitare ancora un pò (una mezz'ora) il pane già "formato" nel forno spento lo fà dventare ancora più morbido e digeribile.
Infornare a 200°C per circa 30- 40 minuti. Sul fondo del forno mettere una teglia colma d'acqua .
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